Gasly: "L'incidente? Non è stata colpa mia"
Il pilota del programma Red Bull si è giustificato dopo l'incidente di Gara 2 a Monza. Sarà comunque penalizzato
A distanza di due giorni dall'incidente che ha aperto Gara 2 della GP2 sul tracciato di Monza, Pierre Gasly è tonato sul misfatto e ha dato la propria versione dei fatti di quanto accaduto sul rettilineo che collega la Variante Ascari e la Curva Parabolica del tracciato brianzolo.
Il contatto che ha messo fuorigioco il francese e Artem Markelov dopo pochi chilometri di corsa è stato giudicato dai commissari di gara un errore di Gasly e la penalizzazione è arrivata puntuale poche ore dopo il termine della seconda manche: saranno cinque le posizioni di arretramento in griglia del prossimo appuntamento della GP2.
Gasly, però, ha voluto togliere da sé ogni possibile responsabilità di quanto accaduto: "I piloti che avevo davanti erano molto lenti a causa di quanto accaduto poche centinaia di metri prima, alla Variante Ascari. Io ho solo cercato di spostarmi per sorpassarli. A quel punto ho trovato Markelov al mio fianco e non ho potuto fare nulla per evitare l'incidente. C'erano circa dieci auto nello spazio di dieci metri!".
"Fortunatamente sto bene - ha proseguito il grancese - ma è stato un indicdente davvero molto brutto e l'impatto è stato forte. Io non ho avuto danni ma la macchina è stata pesantemente danneggiato".
Gasly ha ammesso che la gara di Monza è stata davvero un "battesimo di fuoco" in GP2, chiuso però nel peggiore dei modi. "Il team mi ha chiamato all'ultimo e ho avuto molte cose da imparare in pochissimo tempo. Le World Series non possono essere paragonate per nulla alla GP2, le vetture sono completamente differenti, così come le gomme e lo svolgimento delle gare. Devo fare esperienza il più velocemente possibile".
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