Giovinazzi: "Si è avverato un sogno"
In sole due settimane il suo futuro è passato da un punto interrogativo ad un programma in GP2 con Prema.
Antonio Giovinazzi
Audi Communications Motorsport
Mai dire mai. Nel Motorsport ci sono spesso storie di carriere spezzate, di piloti che per motivi economici devono rinunciare ai loro sogni anche a dispetto di risultati di tutto rispetto. Fa piacere constatare che svolgere un buon lavoro in pista può ancora essere determinante per farsi strada in un contesto molto difficile come quello delle formule propedeutiche. La storia di Antonio Giovinazzi ne è un esempio.
Nei primi giorni di gennaio il pilota pugliese è volato in Thailandia per partecipare alla Asian Le Mans Series, in coppia con il suo amico Sean Gelael. Il padre del pilota indonesiano, Ricardo, ha finanziato per anni la carriera di Giovinazzi, ma in vista del 2016 c’erano meno certezze. "Quando sono arrivano in Asia abbiamo parlato – ha raccontato Giovinazzi – e Ricardo mi ha confermato che dopo la positiva stagione 2015 sarebbe stato un peccato non proseguire in monoposto. Dopo i buoni riscontri arrivati nella Formula 3 Europea (campionato che Giovinazzi ha concluso in seconda posizione) l’unica categoria da fare era la GP2".
Deve essere stato un gran momento sentire quelle parole…
"Ovviamente si! Mi hanno chiesto in quale squadra mi sarebbe piaciuto andare, e non ho avuto dubbi nell’indicare la Prema, con cui avevo già avuto un contatto, ed anche Gelael ha avvallato la mia scelta. I tempi erano stretti, c’era anche una certa concorrenza sul mercato, ma in meno di una settimana ci siamo accordati su tutti i fronti".
Sei partito per l’Asia con un futuro nebuloso e tornerai in Italia con la certezza di un programma di vertice...
"Si, un sogno che si è avverato! Non posso che ringraziare Ricardo e Sean Gelael per il supporto che continuano a garantirmi, gli devo molto. Ora non vedo l’ora di iniziare, e appena tornerò in Italia dopo la conclusione dell’Asia Series, andrò in Prema per incontrare la squadra e fare il sedile"
Nel primo test in assoluto in GP2 ti eri mostrato molto contento del feeling con la monoposto...
"Ho avuto l’opportunità di provare la vettura nei test post-campionato ad Abu Dhabi, e sono stato entusiasta! Nei giorni successivi ero quasi pentito di aver fatto quella prova, perché ero elettrizzato pensando al feeling che avevo subito trovato con la vettura, ma non avevo una concreta prospettiva di poter partecipare al campionato. Poi le cose sono cambiate di colpo, ed eccomi qui".
Lo scorso autunno nel tuo futuro sembrava esserci il DTM nelle fila dell’Audi...
"Si, ma non c’era una vettura disponibile per me. Ho capito che non è stata una bocciatura, ma una scelta legata ad altre circostanze. L’Audi resta sempre un mio obiettivo. Voglio restare legato a questo grande gruppo, e mi piacerebbe rientrare nei loro programmi futuri. Io darò il massimo nella mia stagione in GP2, poi vedremo strada facendo quali saranno le migliori prospettive".
Ti sei già posto degli obiettivi?
"La GP2 è una categoria difficile per gli esordienti, e al momento nella lista degli iscritti siamo solo in due a non aver mai corso una gara nella categoria. Non sarà semplice, ma essere in un team come Prema mi tranquillizza, so che mi metteranno nelle migliori condizioni possibili per emergere".
di Roberto Chinchero
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