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Gara 2: Jordan King trionfa sul bagnato, ma che spettacolo Giovinazzi

In una gara resa insidiosa dall'asfalto reso scivoloso dalla pioggia, il britannico coglie il successo precedendo i connazionali Rowland e Lynn. Grande prova degli italiani con Marciello quarto e Giovinazzi quinto dopo una rimonta spettacolare.

Jordan King, Racing Engineering

Foto di: GP2 Series Media Service

Jordan King, Racing Engineering
Jordan King, Racing Engineering makes a pit stop
Jordan King, Racing Engineering leads Arthur Pic, Rapax
Alex Lynn, DAMS
Alex Lynn, DAMS
Alex Lynn, DAMS
Oliver Rowland, MP Motorsport
Sergey Sirotkin, ART Grand Prix
Oliver Rowland, MP Motorsport
Oliver Rowland, MP Motorsport

Il tracciato bagnato del Red Bull Ring ha regalato una Gara 2 spettacolare, con numrosi duelli in pista tra piloti impegnati nel guidare al limite dell'aderenza le proprie monoposto e ad avere la meglio è stato Jordan King.

Il pilota della Racing Engineering ha colto il successo senza mai commettere una sbavatura nonostate le condizioni difficili che hanno suggerito alla direzione gara di far partire la corsa dietro la safety car.

La vettura di sicurezza è rientrata ai box all'inizio del quarto giro lasciando ai piloti la possibilità di sfidarsi in pista. King ha mantenuto il comando grazie alla pole ottenuta per la griglia invertita, seguito da Nato, Rowland, Eriksson, Marciello e Ghiotto.

L'italiano del Russian Time si è subito reso protagonista di una gara tutta all'attacco risalendo sino alla quarta posizione, imitato da Luca Ghiotto, bravo a superare Eriksson e portarsi in quinta posizione, mentre alle loro spalle Giovinazzi, scattato dalla diciassettesima casella, è subito risalito in undicesima posizione.

La safety car è stata nuovamente chiamata in causa al termine del quarto giro per consentire ai commissari di rimuovere la vettura di Gelael rimasta ferma nella ghiaia.

Riprese le operazioni si è assistito ad un crollo vertical di Norman Nato, retrocesso dalla seconda posizione sino a terminare fuori dalla top ten.

Se nelle posizioni di testa nulla è cambiato, con King e Rowland stabilmente al primo e secondo posto, lo spettacolo è andato in scena per la conquista dei punti residui, ed il grande mattatore è stato Antonio Giovinazzi

Il pilota del team Prema, dopo aver rimontato nelle fasi iniziali ed aver commesso un errore che lo ha rispedito in undicesima posizione, nel finale di gara ha messo in mostra un ritmo pazzesco con l'asfalto che andava asciugandosi ed è riuscito ad infilare nell'ordine Gasly, Evans, Sirotkin e Luca Ghiotto per concludere in scia a Raffaele Marciello in quinta posizione.

Davvero una prova di forza quella di Giovinazzi, ma anche Marciello e Ghiotto vanno lodati per aver messo in mostra una performance di altissimo livello in condizioni di aderenza critica.

L'italiano del Russian Time ha corso con una maturità invidiabile, senza commettere mai una sbavatura, pensando a portare a casa punti fondamentali in ottica campionato. Anche Ghiotto è stato autore di una corsa condotta con una maturità invidiabile nonostante sia un rookie. Peccato solo per l'errore commesso all'ultima curva dell'ultimo giro che lo ha visto retrocedere dalla sesta alla nona posizione finale.

Allo sventolare della bandiera a scacchi il podio del Red Bull Ring è stato monopolizzato da piloti britannici con King sul gradino più alto davanti a Rowland ed Alex Lynn, autore di una rimonta decisamente intensa.

Alle spalle dei due italiani hanno chiuso Sirotkin, Gasly, ed Evans che hanno approfittato così dell'errore commesso nel finale da Luca Ghiotto.

Al termine di questo round, Marciello mantiene ancora il comando della classifica piloti con 66 punti seguito da Mitch Evans con 56 ed il duo Rowland - Markelov a 54. Giovinazzi smuove la prorpia classifica, confermandosi al quarto posto ma aumentando il bottino di punti sino a 52.

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