F2, Silverstone, Gara 1: Shwartzman domina, Zhou sbaglia
Il russo della Prema, autore di una partenza perfetta, ha conquistato il secondo successo stagionale ed è riuscito a rilanciarsi in campionato grazie ad un gravissimo errore commesso da Zhou poco dopo il via.
È un podio pieno di talento quello che ha accolto i primi tre classificati della Sprint Race 1 di Silvertone e ad occupare il gradino più alto è stato un Robert Shwartzman assolutamente perfetto oggi ed al secondo successo stagionale.
Il russo della Prema ha conquistato una vittoria netta, costruita con una grande partenza al via, e mai messa in discussione nonostante ben tre neutralizzazioni con safety car.
Shwartzman è scattato come una molla quando i semafori si sono spenti approfittando dell’avvio al rallentatore di Vips e Lundgaard. Il pilota della ART Grand Prix non è riuscito a sfruttare la pole ed è retrocesso in terza posizione, mentre l’estone della Hitech GP è stato in grado di mettere una pezza e mantenere il secondo posto.
Poche curve dopo il via si è pero assistito ad un colpo di scena che potrebbe determinare in modo decisivo le sorti del campionato. Guanyu Zhou ha commesso un errore gravissimo andando in testacoda in maniera totalmente autonoma per poi restare piantato con la sua vettura ferma a metà pista.
Uno zero in classifica che rischia di essere replicato anche questo pomeriggio quando il cinese della UNI-Virtuosi dovrà scattare dal fondo della griglia per cercare una rimonta impossibile.
Shwartzman, invece, è stato semplicemente impeccabile. Mai una ruota fuori traiettoria, mai una sbavatura, il russo può solo recriminare per il giro più veloce soffiato alla fine dal suo compagno di team Piastri.
Chi ha cercato di mettere pressione al portacolori della Prema è stato Juri Vips. L’estone, però, non ha mai avuto il passo per tentare l’attacco al russo ed è stato frenato nella sua rimonta dalle tre safety car intervenute in pista.
Nei giri conclusivi di Gara 1 Juri ha anche dovuto controllare negli specchietti un Lundgaard sempre più minaccioso. Il pilota della ART Grand Prix è finalmente riuscito a disputare una gara priva di inconvenienti ed ha conquistato 10 punti che fanno morale e possono offrire un boost importante in vista di Gara 2.
In casa UNI-Virtuosi ci si attendeva un risultato ben diverso da quello odierno. L’unico in grado di tenere alta la bandiera del team è stato Felipe Drugovich, quarto, ma il brasiliano non è mai sembrato incisivo ed ha chiuso con un ritardo di 5 secondi da Shwartzman.
Positivo il quinto posto di Theo Pourchaire. Il rookie francese, reduce dall’infortunio al polso rimediato a Baku, ha corso con grande lucidità e nel finale ha tentato di mettere sotto pressione Drugovich portandosi a mezzo secondo dal brasiliano.
Chi ha sfruttato al meglio il ritiro di Zhou è stato Oscar Piastri. L’australiano è riuscito a chiudere in sesta piazza grazie al caos iniziale e subito dopo la seconda ripartenza ha dato spettacolo per domare un Lawson durissimo da superare.
Nel finale Piastri ha corso con intelligenza. Piuttosto che rischiare un contatto con Pourchaire per la quinta piazza ha deciso di prendere spazio e andare all’attacco del tempo all’ultimo passaggio conquistando così i punti in palio per il giro più veloce.
Lawson è stato abile a sfruttare gli errori dei suoi colleghi in partenza per rimontare dalla undicesima alla sesta piazza, ma ha poi dovuto alzare bandiera bianca contro un Piastri oggi davvero irresistibile.
Il pilota della Hitech GP ha poi controllato con grande lucidità Ticktum ed Armstrong alle sue spalle. Il neozelandese della DAMS è stato bravissimo ad entrare in zona punti dopo una qualifica disastrosa e questo pomeriggio potrà scattare dalla prima fila al fianco di un Verschoor autore di una strategia azzeccata.
Il pilota della MP Motorsport è entrato al pit in occasione dell’ultimo ingresso in pista della safety car per montare gomme medie e grazie al vantaggio di mescola è riuscito a risalire posizioni in classifica sino a chiudere in decima piazza.
Cla | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Robert Shwartzman | Prema Powerteam | 21 | - | 15 | |||
2 | Jüri Vips | Hitech Racing | 21 | 0.900 | 0.900 | 0.900 | 12 | |
3 | Christian Lundgaard | ART Grand Prix | 21 | 2.500 | 2.500 | 1.600 | 10 | |
4 | Felipe Drugovich | UNI-Virtuosi | 21 | 5.000 | 5.000 | 2.500 | 8 | |
5 | Théo Pourchaire | ART Grand Prix | 21 | 5.500 | 5.500 | 0.500 | 6 | |
6 | Oscar Piastri | Prema Powerteam | 21 | 8.400 | 8.400 | 2.900 | 4 | |
7 | Liam Lawson | Hitech Racing | 21 | 11.600 | 11.600 | 3.200 | 2 | |
8 | Dan Ticktum | Carlin | 21 | 12.300 | 12.300 | 0.700 | 1 | |
9 | Marcus Armstrong | DAMS | 21 | 12.700 | 12.700 | 0.400 | ||
10 | Richard Verschoor | MP Motorsport | 21 | 13.600 | 13.600 | 0.900 | ||
11 | Lirim Zendeli | MP Motorsport | 21 | 14.200 | 14.200 | 0.600 | ||
12 | Jehan Daruvala | Carlin | 21 | 16.600 | 16.600 | 2.400 | ||
13 | David Beckmann | Charouz Racing System | 21 | 17.200 | 17.200 | 0.600 | ||
14 | Ralph Boschung | Campos Racing | 21 | 19.300 | 19.300 | 2.100 | ||
15 | Matteo Nannini | Campos Racing | 21 | 20.100 | 20.100 | 0.800 | ||
16 | Bent Viscaal | Trident | 21 | 21.000 | 21.000 | 0.900 | ||
17 | Jack Aitken | HWA Racelab | 21 | 22.600 | 22.600 | 1.600 | ||
18 | Marino Sato | Trident | 17 | 4 laps | ||||
19 | Guilherme Samaia | Charouz Racing System | 11 | 10 laps | ||||
20 | Alessio Deledda | HWA Racelab | 3 | 18 laps | ||||
21 | Roy Nissany | DAMS | 0 | |||||
22 | Guan Yu Zhou | UNI-Virtuosi | 0 | |||||
Guarda i risultati completi |
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.