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Analisi

F2 | Pourchaire, Hauger, Doohan: chi sarà l'erede di Piastri?

La stagione 2022 di Formula 2 che scatterà la prossima settimana in Bahrain vedrà molti nomi di primo piano andare alla caccia del trono lasciato libero da Oscari Piastri.

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Formula Motorsport Ltd

La caccia al trono lasciato libero da Oscar Piastri inizierà la prossima settimana in Bahrain. Sul tracciato che ha ospitato la prima sessione di test, infatti, prenderà il via una stagione di Formula 2 ad altissimo tasso di talento dove sono numerosi i nomi di spicco in grado di potersi mettere in luce agli occhi dei team principal di Formula 1.

Veterani e debuttanti avranno la possibilità di disputare un campionato tornato finalmente alla normalità dopo il pessimo tentativo visto lo scorso anno caratterizzato da un format stravolto ed un calendario con pause esageratamente lunghe tra un round e l’altro.

Via le tre corse per weekend, si torna adesso alle classiche Sprint Race al sabato e Feature Race la domenica, con la griglia invertita applicata soltanto per la gara breve.

Chiuso il 2021 con il dominio netto ed incontrastato di Piastri, la domanda che ci si pone è chi riuscirà ad emergere in questo 2022. Abbiamo suddiviso i nostri favoriti in due gruppi: piloti con esperienza e rookie.

I veterani

Théo Pourchaire

Francese, classe 2003, già membro della Academy Sauber, Théo Pourchaire inizierà la sua seconda stagione con i gradi del favorito per la vittoria finale.

Pourchaire è riuscito ad attirare l’attenzione già nell’anno di debutto in Formula 3, arrivando a giocarsi il titolo all’ultima gara. L’ottimo 2020 ha consentito al transalpino di meritare la promozione in Formula 2 sempre con i colori della ART Grand Prix, e nel 2021 Théo ha confermato tutto il suo talento cristallino.

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

Se è vero che contro il rullo compressore Piastri c’è stato ben poco da fare, è altrettanto vero che quanto messo in mostra da Pourchaire nell'appuntamento di Monaco ha lasciato tutti senza parole. Una pole conquistata con mezzo secondo di vantaggio sul primo degli inseguitori ed una vittoria in Feature Race mai messa in discussione hanno dato la certezza a Fred Vasseur di avere tra le mani qualcosa di speciale.

Quest’anno Pourchaire dovrà necessariamente migliorare il quinto posto conclusivo ottenuto nel 2021. La conoscenza della categoria, della vettura e del team saranno senza dubbio un vantaggio da dover sfruttare.

Liam Lawson

Genio e sregolatezza. Quando si parla di Liam Lawson non si può non notare come il pilota neozelandese alterni weekend da fenomeno ad altri dove prevale l’istinto all’autodistruzione. Nel 2021, stagione in cui il pilota del vivaio Red Bull si è diviso tra Formula 2 e DTM, Lawson è riuscito a brillare nella prima parte di stagione per poi accusare alcune battute a vuoto figlie anche di una Hitech GP non al livello dei top team.

Liam Lawson, Carlin

Liam Lawson, Carlin

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Per il 2022 Lawson è stato dirottato dalla Red Bull in Carlin. Un’occasione unica per il neozelandese di lavorare con una squadra capace di lottare per il titolo. Riuscirà Liam a disputare l’intera stagione senza perdere la calma e mantenere il sangue freddo?

Juri Vips

Altro diamante grezzo del vivaio Red Bull, Juri Vips è chiamato alla stagione della consacrazione se vuole evitare di perdere l’ultima flebile chance di arrivare in Formula 1. L’estone è uno dei piloti più talentuosi visti in circolazione negli ultimi anni, ma nel 2021 in più occasioni è stato letteralmente preso di mira dalla cattiva sorte.

Il weekend di Baku lo ha riportato al centro della scena grazie alla vittoria sia in Sprint Race 2 che nella Feature Race, ma dopo quel fine settimana di gloria per Vips sono arrivati soltanto bocconi amari.

Juri Vips, Hitech Grand Prix

Juri Vips, Hitech Grand Prix

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Juri affronterà il 2022 vestendo ancora i colori della Hitech GP, team non di primissima fascia e da poco tornato in pieno possesso di Oliver Oakes dopo l'addio obbligato di Dmitry Mazepin e dello sponsor Uralkali. L'obiettivo è trovare una costanza di rendimento che possa far brillare il suo talento.

Rookie

Dennis Hauger

Abbiamo rischiato di perdere per strada un talento vero. Quando Dennis Hauger è arrivato in Formula 3 nel 2020, dopo la conquista del titolo in Formula 4 italiana, tutti si aspettavano grandi cose dal norvegese, ma il rapporto con la Hitech GP non è mai decollato.

Un solo podio, in Ungheria, poi il nulla. Hauger, come ammesso alla fine della passata stagione, ha iniziato a dubitare delle sue potenzialità, ma poi è arrivata l’ancora di salvezza di nome PREMA a salvarlo dal baratro. Con il team della famiglia Rosin, Dennis si è ritrovato ed ha mostrato a tutto il mondo di avere un piede destro estremamente pesante.

Dennis Hauger, Prema Racing

Dennis Hauger, Prema Racing

Photo by: Formula Motorsport Ltd

4 vittorie, 3 pole, 205 punti ed il titolo di campione in Formula 3 conquistato all’ultimo round di Sochi hanno garantito il diritto al norvegese di passare in F2 sempre restando legato ai colori PREMA. Anche nella sua stagione di debutto in Formula 2 vedremo l'Hauger Power?

Jack Doohan

Una delle più belle sorprese del 2021 è stata senza dubbio Jack Doohan. Il figlio d’arte ha trovato nel team Trident l’ambiente ideale dove esprimersi al meglio in Formula 3, ed essere riuscito a contrastare lo strapotere di Hauger sino al round conclusivo ha fatto capire tutto il valore dell’australiano.

Tuttavia non sono state soltanto le 4 vittorie e le 2 pole centrate in F3 ad impressionare del 2021 di Jack, quanto la sua rapidità ad adattarsi alla monoposto di F2 nei due appuntamenti conclusivi della stagione.

Jack Doohan, UNI-Virtuosi

Jack Doohan, UNI-Virtuosi

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Colta al volo l’opportunità di correre a Jeddah ed Abu Dhabi con MP Motorsport (senza conoscere realmente la vettura), Doohan ha lasciato tutti a bocca aperta in qualifica a Yas Marina quando ha rischiato di ottenere la pole prima che il “cannibale” Piastri decidesse di ristabilire l’ordine gerarchico.

Quest’anno Doohan, che nel frattempo ha abbandonato la Academy Red Bull per passare a quella Alpine, disputerà tutto il campionato con il team Virtuosi. Una scelta che lo pone come uno dei potenziali pretendenti al titolo.

Logan Sargeant

Si fa un gran parlare della necessità di avere un pilota americano in Formula 1, e spesso di fa il nome di Colton Herta come prima opzione. Eppure sembra essere Logan Sargeant la speranza più concreta per gli USA di poter avere daccapo un proprio portacolori nella massima serie.

Dopo un 2020 di altissimo livello in Formula 3 col team PREMA, nel 2021 Sargeant ha rischiato di appendere il casco al chiodo per mancanza di budget. All’ultimo momento è arrivato l’accordo con il Charouz Racing System per disputare nuovamente la terza serie e Logan ha mostrato tutto il proprio potenziale nonostante un team non di primissimo piano.

Logan Sargeant, Carlin

Logan Sargeant, Carlin

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Per capire quanto bene abbia fatto Sargeant nel 2021 basta guardare la classifica riservata alle squadre. Il Charouz Racing System ha chiuso la stagione in quinta piazza con 127 punti. Di questi, ben 102 sono stati portati a casa dall’americano che ha terminato l’anno in settima posizione.

Anche Sargeant, così come Doohan, ha avuto modo di assaggiare la F2 alla fine dello scorso anno quando ha preso parte al weekend di Jeddah con il team HWA Racelab.

Per questa stagione lo statunitense potrà contare sul supporto di una squadra ben più competitiva come il team Carlin oltre che quello della Academy Williams che ha capito il potenziale di un ragazzo forse fin troppo sottovalutato.

Frederick Vesti

La più grande incognita di questa stagione è sicuramente Frederick Vesti. Il danese del vivaio Mercedes è arrivato in Formula 3 nel 2020 dopo aver dominato nella neonata - ma con pochissimi partecipanti - Formula Regional Europen, ed al primo anno nella categoria si è messo in luce attirando le attenzioni del team di Toto Wolff.

La seconda stagione in Formula 3, questa volta con la ART Grand Prix, non è stata alle altezze delle aspettative e Vesti ha chiuso l’anno in quarta piazza senza mai entrare seriamente nella lotta per il campionato.

Frederik Vesti, ART Grand Prix

Frederik Vesti, ART Grand Prix

Photo by: James Gasperotti / Motorsport Images

Il 2022 dovrà rappresentare per Frederick l’anno del definitivo salto di qualità. Restare legato alla ART Grand Prix è un vantaggio, ma la convivenza con Pourchaire non sarà delle più semplici per il junior Mercedes.

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