F2 | Nuova gen veloce come le auto 2023, ma cambia la preparazione
La Formula 2 vedrà l'introduzione di una nuova monoposto nella stagione 2024, la quale andrà a sostituire la vecchia F2 2018. Gli ingegneri hanno lavorato duramente dietro le quinte per arrivare preparati con numerose sessioni di test: secondo i piloti che l'anno provata, le sensazioni e le prestazioni non sono molto differenti dalle auto di vecchia generazione, ma cambierà il modo di lavorare per gli ingegneri, che dovranno trovare nuove vie per preparare le macchine ed estrarre il massimo potenziale, facendo anche dei compromessi.
Il 2024 della Formula 2 rappresenterà un anno significativo per la categoria propedeutica, non solo perché vedrà tanti nuovi talenti fare il proprio debutto, ma anche perché inizierà un nuovo ciclo tecnico. I test post-stagionali di Abu Dhabi 2023 sono infatti stati gli ultimi con la monoposto di vecchia generazione, la F2 2018, l'auto che aveva che aveva fatto il proprio debutto nel 2018, come indicato dal nome della stessa.
Al tempo gli organizzatori della serie cadetta cercarono di adattarsi anche ai dettami stilistici della Formula 1, con ali più grandi e basse, mentre successivamente arrivarono anche le gomme da 18 pollici, in anticipo rispetto ai tempi della massima categoria come un banco di prova.
Anche per la nuova generazione che farà il proprio debutto nel 2024, gli ingegneri della Federazione che hanno contribuito a dare vita al progetto hanno cercato di ripescare alcuni concetti e idee visive dalla Formula 1, ma non senza un tocco di originalità. La zona del muso, il fondo e l’ala posteriore sono state completamente riviste per tentare di ridurre le turbolenze in scia, il che dovrebbe permettere duelli più ravvicinati, che comunque non sono mai mancati in Formula 2. Tuttavia, l’ala posteriore presenta un mix di idee, tra l’approccio senza endplate visto in F1 e i concetti visti sulle vetture giapponesi di Super Formula.
Photo by: Prema Powerteam
La vettura di vecchia generazione negli ultimi test di Abu Dhabi
Per arrivare pronti ai nastri di partenza del nuovo campionato, dietro le quinte la Formula 2 ha svolto numerose sessioni di test in giro per tutto il mondo, anche se, per motivi economici, le prime prove si sono svolte in Europea: tutto ha preso il via con lo shakedown in Italia, a cui sono seguiti test a Magny-Cours in Francia e al Circuito di Jerez in Spagna. Per avere dei riferimenti anche con temperature più alte, gli ingegneri si sono spostati anche in Bahrain, dove hanno potuto verificare il funzionamento e l’efficacia dei sistemi di raffreddamento, raggiungendo circa 5000 km percorsi in totale.
Diversi piloti hanno preso parte ai test di sviluppo per garantire agli ingegneri più feedback con differenti prospettive, tra cui Tatiana Calderon e Felipe Drugovich, campione 2022 di Formula 2. "La sensazione è molto simile a quella della vettura precedente in termini di prestazioni pure, ma la sensazione dello sterzo e il modo in cui la vettura gira nelle diverse configurazioni rendono questa l'area di miglioramento maggiore rispetto alla vecchia vettura”, ha spiegato la pilota colombiana in un’intervista rilasciata dalla F2.
"Le gare di F2 sono già le più divertenti da vedere e si vedono molti sorpassi. Credo che sarà interessante vedere l'effetto della nuova vettura. Si apriranno opportunità per tutti i team e i piloti per rendere la competizione ancora più serrata! Seguirò il prossimo anno con grande interesse e spero di poter correre con questa nuova vettura in futuro".
Photo by: Formula Motorsport Ltd
Monoposto F2 2024
Dal punto di vista tecnico, per quanto si tratti di una rivoluzione alcuni aspetti rimarranno in linea con le monoposto del passato, a partire dalla massa minima imposta dalla FIA, fissata ancora in 788kg, non certo un peso piuma. Secondo i piloti anche le sensazioni e le prestazioni sono comparabili con quelle della vecchia generazione, mentre a cambiare sarà soprattutto il lavoro degli ingegneri, che dovranno comprendere ancor più a fondo come estrarre carico aerodinamico dalla parte inferiore della vettura.
Per quanto già in passato si cercasse di viaggiare bassi, tanto che negli anni si sono viste delle squalifiche per il pattino troppo consumato, allo stesso tempo con le auto di nuova generazione questo aspetto sarà ancor più cruciale.
"Penso che la sensazione sia molto simile, il telaio è simile, anche i livelli di aerodinamica. Si tratta di un nuovo modo di produrre carico, quindi i team devono studiarlo meglio e capire come ottenere più carico con la vettura, regolando l'altezza da terra al punto giusto. La vettura sarà probabilmente veloce come quella del 2022 [identica a quella 2023]. Speriamo che le gare siano un po' migliori. Di solito con questo tipo di aerodinamica si perde un po' meno carico [in scia], quindi la gara dovrebbe essere migliore", ha spiegato Drugovich, che si attende livelli di performance simili a quelle degli anni passati.
L'attenzione alla generazione di carico al di sotto la vettura, rispetto alla metodologia attuale, potrebbe rappresentare una chiave fondamentale per stabilire l’ordine della classifica. Come già avvenuto in F1, anche in F2 potrebbero cambiare diversi aspetti nella gestione degli pneumatici in tratti specifici, così come nella ricerca del miglior compromesso tra molteplici elementi di setup. Ci potrebbero essere piloti che, magari, preferiscono assetti leggermente più morbidi che potrebbero aiutare anche sui cordoli, mentre altre squadre opteranno per setup più rigidi mantenendo una piattaforma quanto più stabile possibile.
"È un bene per il campionato, potrebbe creare un po' di confusione. Il telaio è simile nel modo in cui viene gestito, ma a causa dell'aerodinamica, le squadre dovranno capire il nuovo concept e trovare i migliori compromessi tra l'assetto meccanico e quello aerodinamico. Le cose cambieranno, le squadre dovranno reimparare come impostare e utilizzare questa vettura, anche il degrado degli pneumatici potrebbe essere diverso perché si potrebbe essere in grado di seguire un po' più da vicino i ragazzi davanti".
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