F2 | Monza a due facce per Vesti, Pourchaire vicino al titolo
Nel bene e nel male, a Monza Frederick Vesti è il protagonista del weekend. Dopo aver vinto la sprint race, il giovane pilota della Prema è stato costretto al ritiro nella Feature Race, dando l'opportunità a Theo Pourchaire di allungare in classifica a un solo appuntamento dalla fine del campionato. Tra i protagonisti anche Oliver Bearman, dominatore della Feature Race nonostante le numerose Safety Car.
Con un solo appuntamento ancora sul calendario, Theo Pourchaire si avvicina sempre di più al titolo di Formula 2. La tappa di Monza ha infatti segnato un momento decisivo nel corso del campionato, con Frederick Vesti protagonista nel bene e nel male. Dopo aver vinto la sprint race al sabato, la domenica il pilota junior della Mercedes è stato costretto dopo un contatto nelle prime fasi di gara.
Riuscendo a massimizzare il weekend grazie a un terzo e un quarto posto nelle due gare, il francese è riuscito ad allungare il vantaggio in classifica a 24 punti, quasi una gara di vantaggio.
A vincere la Feature, invece, è stato Oliver Bearman, ora al sesto posto della classifica, ma con la prospettiva di poter risalire di qualche altra posizione nel caso di un buon weekend ad Abu Dhabi.
Ayumu Iwasa, DAMS
Photo by: Red Bull Content Pool
Sprint Race: Vesti apre il weekend vincendo
Nella sprint race, è arrivato un altro successo per Frederik Vesti, il quale ha respinto un'agguerrita sfida da parte di Victor Martins. Schieratosi terzo, il pilota della Prema, attualmente secondo in campionato, ha completato una buona partenza, lottando con il poleman Ralph Boschung per la testa della corsa.
Il pilota della Campos ha tentato inizialmente di chiudere in curva uno, ma a causa di un grosso bloccaggio è arrivato lungo alla prima staccata a ruote fumanti, lasciando di fatto il comando a Vesti, con Verschoor in seconda posizione. La Safety Car è intervenuta per la prima volta dopo che Cordeel si è fermato in pista in seguito a un contatto con Zane Maloney.
Alla ripartenza, Victor Martins ha superato Jak Crawford e il suo compagno di squadra Pourchaire al sesto giro, prima di prendere la terza posizione da Maini all'interno della curva 1 qualche passaggio più tardi. Vesti poteva contare su un vantaggio di circa 1,2 secondi su Verschoor, ma il distacco sul francese si è poi ridotto a 0,9 secondi al decimo giro.
Martins è riuscito a superare Verschoor alla curva 2 per il secondo posto al dodicesimo giro, prima che la Safety Car intervenisse nuovamente dopo che Roy Nissany della PHM si è fermato alla Roggia dopo un contatto. La gara è ripresa al sedicesimo giro, con soli cinque passaggi prima della bandiera a scacchi, con Pourchaire che ha passato Maini per la quarta posizione alla seconda chicane.
Ayumu Iwasa, DAMS
Photo by: Red Bull Content Pool
Dennis Hauger, ai margini della top ten, è finito nella ghiaia all'Ascari dopo un duello con Hadjar e ha rischiato di entrare in contatto con Oliver Bearman (Prema) quando è tornato in pista. Martins ha provato a chiudere il gap su Vesti a due giri dalla fine, ma non è riuscito a raggiungere il danese, che si è così aggiudicato la vittoria.
Pourchaire si è accontentato del quarto posto, utile comunque per la classifica, Maini del quinto e Crawford del sesto dopo che Hadjar ha ricevuto una penalità di cinque secondi per aver lasciato la pista traendo un vantaggio. Bearman ha concluso al settimo posto davanti ad Arthur Leclerc della DAMS, Roman Stanek della Trident e Jack Doohan.
Feature Race: Bearman centra la vittoria, ritiro per Vesti
Ollie Bearman ha conquistato la sua quarta vittoria stagionale in Formula 2 a Monza, in una gara caotica che ha visto il contendente al campionato Frederik Vesti costretto al ritiro.
Il rookie della Prema si è piazzato secondo prima di superare il poleman e leader della classifica Theo Pourchaire in curva 3, per poi doversi confrontare con ben cinque Safety Car, il che lo ha spesso costretto a dover ricostruire il margine riguadagnato in condizioni di bandiera verde.
Infatti, Vesti è stato costretto al ritiro già nel primo giro dopo un contatto con Roman Stanek della Trident, il che lo ha lasciato senza punti e lo ha allontanato ancor di più dal sogno di vincere il titolo, dato che si trova a ben venticinque lunghezze dal capoclassifica con il solo finale di stagione ad Abu Dhabi ancora da disputare. Ciò ha causato anche la prima Safety Car durata quattro tornate, quantomeno prima che la vettura di sicurezza fosse costretta a tornare in pista dopo tre giri, con Arthur Leclerc fermo nella via di fuga in curva uno.
La maggior parte dello schieramento si è fermata in condizioni di Safety Car per risparmiare tempo, con Jehan Daruvala che ha ereditato il comando davanti a Jack Doohan e al pilota della DAMS Ayumu Iwasa, il quale ha approfittato della situazione confusionaria per recuperare 12 posizioni con la strategia alternativa.
Theo Pourchaire, ART Grandprix
Photo by: Formula Motorsport Ltd
Sebbene la vettura di sicurezza sia entrata ai box prima del dodicesimo giro, è tornata quasi immediatamente in pista dopo che Zane Maloney è arrivato al contatto con Roy Nissany alla ripartenza, causando un grosso incidente sul rettilineo di partenza, per cui si è reso necessario anche pulire la pista dai detriti. Da quel momento in poi è iniziata la rimonta di Bearman, bravo nel passare Doohan, quantomeno prima che la quarta Safety Car della gara spingesse Daruvala e Iwasa a fermarsi, restituendo la testa della corsa al giovane talento della Ferrari Driver Academy.
Pourchaire ha passato Doohan alla curva 1 per il secondo posto al diciottesimo giro, mentre più indietro il compagno di squadra Victor Martins è stato costretto al ritiro a causa di un problema al DRS che lo ha fatto rimanere in posizione aperta, con la direzione gara che si è vista costretta ad esporre la bandiera nera e arancione.
Al 23° giro si è scatenato altro caos: Kush Maini, che era quinto, si è scontrato con il retrotreno della vettura Hitech di Jak Crawford prima della seconda chicane della Roggia in un tentativo di sorpasso, mettendo fine alla corsa del pilota Campos fermo nella via di fuga della prima Lesmo, il che ha richiesto un’altra volta l’ingresso della Safety Car.
La gara è ripresa a pochi giri dal termine, con Iwasa bravo nel sopravanzare Pourchaire con una mossa audace in curva 1, il che gli ha permesso di conquistare la seconda posizione, poi mantenuta fino al termine anche grazie all’ennesimo intervento della vettura di sicurezza. Enzo Fittipaldi ha concluso al quarto posto per la Rodin Carlin, mentre Dennis Hauger della MP Motorsport si è piazzato quinto davanti a Doohan. Daruvala ha ottenuto settimo il settimo posto, davanti a Amaury Cordeel della Virtuosi, Ralph Boschung (Campos) e Stanek.
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