F2 | Hauger risorge a Monaco, Drugovich tenta la fuga
Il brasiliano della MP Motorsport ha ottenuto il quarto successo stagionale nella Feature Race del Principato ed adesso è in fuga in classifica. Il pilota della PREMA finalmente si sblocca e conquista la prima vittoria nella categoria in modo netto.
Chi fermerà Felipe Drugovich? È questa la domanda che tutti si sono posti al termine del round di Monte Carlo nel quale il brasiliano della MP Motorsport è riuscito ad ottenere la quarta vittoria stagionale ed estendere ulteriormente il proprio vantaggio in classifica.
Drugovich, reduce dal doppio successo in Spagna, non ha vissuto un weekend lineare. In pole al venerdì, ma con una toccata a muro che ha creato ripercussioni sulla classifica finale con la penalizzazione di Lawson ed Iwata rei di non aver alzato il piede in regime di bandiera gialla, nel pallone nella Sprint Race del sabato, complice anche la scelta di montare le rain con asfalto asciutto dopo una foratura alla posteriore destra, Felipe è riuscito a riscattarsi nell’appuntamento clou della domenica al termine di un duello intenso con Théo Pourchaire.
Nel weekend di Monaco, però, si è assistito anche alla rinascita di Dennis Hauger. Il campione 2021 della Formula 3, autore di un avvio di stagione troppo brutto per essere vero, è stato finalmente baciato dalla fortuna ed è riuscito a sfoderare una prestazione clamorosa nella Sprint Race mostrando a tutti il peso specifico del suo piede destro.
Formula 2, Monaco: il riscatto di Hauger
Serviva un weekend senza intoppi per risollevare il morale di Dennis Hauger e sul tracciato più complicato della stagione il norvegese è riuscito finalmente a conquistare la prima vittoria in Formula 2 a modo suo, dominando.
L’inversione della griglia per la Sprint Race ha consentito ad Hauger di prendere il via dalla seconda casella, ma il pilota della PREMA, subito dopo il via, si è trovato in maniera inattesa in prima posizione quando il poleman Jake Hughes ha stallato vanificando il lavoro dei meccanici costretti a fare le ore piccole per ricostruire la vettura del Van Amersfoort Racing demolita in qualifica.
Una volta preso il comando si è rivisto l’Hauger martello della Formula 3. Veloce, incisivo, perfetto, Dennis ha costantemente girato su tempi record facendo segnare ad ogni passaggio cronologici di riferimento.
Dennis Hauger, Prema Racing
Photo by: Red Bull Content Pool
Ciò che ha colpito maggiormente, però, è stata la totale fiducia tra Hauger e la sua vettura. Se negli scorsi appuntamenti sembrava che il norvegese fosse un semplice passeggero della monoposto, questo weekend, su un tracciato dove Dennis non aveva mai corso, si è visto un Hauger in totale controllo del mezzo.
Serve una prova numerica per dimostrare quanto il norvegese sia stato devastante? Basta guardare il gap pagato da Jehan Daruvala, giunto in seconda posizione: 6 secondi e 7 decimi. Una infinità.
“Ad essere onesti è come un sogno. È la prima volta che corro qui e riuscire a vincere è una bella sensazione. Ho fatto una buona partenza e da quel momento ho cercato di controllare la situazione. Sono molto contento”, sono state queste le prime parole di Hauger in conferenza stampa.
Che Monaco rappresenti per il campione F3 2021 l’episodio chiave per dare un senso alla stagione? La speranza è stata espressa proprio dallo stesso Hauger.
“Barcellona è stata una delusione. Sono molto contento di essere riuscito ad ottenere la prima vittoria. Spero che questo successo possa rappresentare un punto di svolta”.
Se Hauger ha vissuto una giornata perfetta, lo stesso non si può dire di Drugovich. Il brasiliano della MP Motorsport, vittima di una foratura alla posteriore destra nel corso del primo giro, ha deciso di montare al pit le gomme da bagnato nella vana speranza che la pioggia arrivasse da un momento all’altro.
La scelta si è rivelata completamente errata e dopo varie richieste da parte del team, Drugovich ha deciso di imboccare la via dei box per ritirarsi e ritrovare le energie in vista dell’appuntamento della domenica.
Formula 2, Monaco: Drugovich e Pourchaire regalano spettacolo
La delusione del sabato è stata immediatamente riscattata alla domenica da Felipe Drugovich. Ancora una volta il brasiliano è riuscito ad occupare il primo gradino del podio conquistando il quarto successo stagionale, ma in questo caso ha dovuto faticare davvero tanto per avere la meglio su Théo Pourchaire.
I due, subito dopo la sosta obbligatoria, hanno regalato spettacolo offrendo una sfida di intensità elevata.
Il francese della ART Grand Prix ha mostrato un passo notevolmente più rapido del brasiliano e nell’ultimo stint di gara ha spinto al massimo cercando di indurre in errore il portacolori della MP Motorsport.
Il gap tra i due è sempre stato all’interno dei 5 decimi, ma Drugovich non ha mai sbagliato nulla. Traiettorie perfette, trazione in uscita di curva impeccabile, millimetrico nello sfiorare i guard rail, Felipe ha tenuto a bada un Pourchaire apparso stremato a fine gara confermando uno stato di forma incredibile che in pochi avrebbero previsto ad inizio stagione.
Anche in questo caso per capire il capolavoro di gara messo in mostra dai due piloti di ART Grand Prix e MP Motorsport è utile guardare al cronometro. Se Pourchaire, una volta capito che le chance di vittoria erano ormai svanite, è transitato sotto la bandiera a scacchi con 8 decimi di ritardo, Juri Vips, terzo, è giunto in solitaria con otto secondi di gap.
Felipe Drugovich
Photo by: Dutch Photo Agency
Drugovich e Pourchaire hanno così mostrato anche ai più scettici perché Monaco è così speciale: l’intensità del duello tra i due ha tenuto con il fiato sospeso sino all’ultimo giro tutti gli spettatori nonostante l’assenza di sorpassi.
A prescindere dalle discussioni che ogni anno, puntualmente, saltano fuori sulla necessità o meno di tenere Monte Carlo in calendario, un dato di fatto emerge chiaramente al termine del quinto appuntamento stagionale: Drugovich, in maniera inattesa, è in fuga.
Il brasiliano è il protagonista inaspettato di questa stagione ed adesso guida la classifica con 112 punti, mentre Pourchaire, che sembra ancora faticare ad ingranare, segue distaccato con 81 punti. Il resto della comitiva? Disperso. Daruvala è terzo ma con appena 53 punti, tre in più di Amrstrong.
Riuscirà Drugovich a mantenere questo ritmo per tutta la stagione?
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