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Intervista

Ghiotto: "I vantaggi delle Pirelli da 18'' vanificati dal peso"

Luca Ghiotto ha parlato con Motorsport.com delle sensazioni avute dopo la 3 giorni di test in Barhain con la F2 ed ha anche raccontato, senza filtri, la sua esperienza sul tracciato di Bathurst.

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Carl Bingham / Motorsport Images

Il 2020 avrebbe dovuto essere un anno decisamente impegnativo per Luca Ghiotto. Il pilota veneto, infatti, aveva annunciato a novembre 2019 il suo addio alle monoposto per diventare pilota Aston Martin nel GT World Challenge Europe, ma pochi mesi dopo è arrivata a sorpresa la firma con la Hitech GP per correre 7 gare in Formula 2.

Una stagione fitta di impegni, programmata in ogni particolare, che adesso rischia di diventare un puzzle di difficile soluzione a causa dell’emergenza coronavirus.

In questa intervista in esclusiva concessa a Motorsport.com, Ghiotto ha parlato proprio della incertezza della situazione attuale, ma ha anche delle sensazioni vissute al volante sia della Aston Martin che della monoposto del team Hitech in quei pochi giorni trascorsi nei rispettivi abitacoli.

Luca, quest’anno per te sarà un vero caos riuscire a riorganizzare tutto qualora si dovesse riprendere a correre…
“Avrei dovuto disputare circa 20 gare. Già prima della pandemia il calendario era incastrato in maniera perfetta e non avevo molti weekend liberi, ma adesso non so come farò a gestirmi in base alle sovrapposizioni. Dovrò rifare tutto daccapo”.

In caso si riuscisse a tornare in pista, quale categoria avrà la tua priorità?
“La mia priorità è il GT. E’ stato il primo contratto che ho firmato ed ha la priorità su tutto. Ovviamente deve essere Aston Martin a dirmi come muovermi. Io seguirò quello che mi diranno loro”.

Vista la situazione attuale, con il rinvio di numerose gare, credi che sarà possibile disputare la stagione 2020?
“E’ difficile dirlo. Già il fatto che sia stato cancellato il GP di Monaco non fa ben sperare. Se si riesce a correre a fine anno ben venga, ma se questa situazione dovesse proseguire ancora a lungo credo che sarà inevitabile rinviare il tutto al 2021. Bisogna cercare di trovare una soluzione corretta dato che si tratta di aspetti relativi alla salute e alla sicurezza di tutti oltre che di campionati importanti”.

Ovviamente la crisi globale avrà un impatto notevole anche a livello di sponsorizzazioni. Credi che i piloti “paganti” soffriranno particolarmente?
“Io da un paio di anni non ho questo tipo di problemi. Da quest’anno, inoltre, sono un pilota professionista e non mi preoccupo più di questi aspetti, ma se mi metto nei panni di chi deve cercare sponsor non credo sia facile. Purtroppo tutti stanno vivendo delle difficoltà a livello economico e capisco se pochi vorranno rischiare di compiere questo investimento”.

Parliamo dei test in Bahrain di F2. Credo che tu abbia avuto notevoli difficoltà per arrivare là.
“Il mio viaggio è durato 24 ore. Ho preso quattro aerei per arrivare in Bahrain. Ho impiegato meno tempo per arrivare in Australia!”.

Che sensazioni hai avuto dalle gomme da 18’’?
“Inizialmente ho fatto fatica ad adattarmi, lo confesso, ma una volta prese le misure la vettura mi è piaciuta molto. Credo che le gomme diano un feeling leggermente migliore rispetto a quelle da 13’’. Il problema principale è dato dall’aumento di peso dovuto ai cerchi di dimensioni maggiori. Il guadagno che ci si poteva attendere dalla prestazione pura è camuffato da questo fattore. La vettura però è più reattiva, così come dovrebbe essere una monoposto, e credo sia stato fatto un grosso passo in avanti”.

“Credo, però, che si faranno gli stessi tempi dello scorso anno, anche se inizialmente si pensava che si sarebbe potuto girare più velocemente. Il problema è dovuto proprio all’incremento di peso che si fa sentire notevolmente”.

A livello di degrado hai notato un miglioramento?
“E’ molto diverso, me ne sono accorto nelle simulazioni gara. Sembra quasi che quello che avevamo imparato in passato con le vecchie gomme adesso non sia più utile. Mi sono dovuto adattare parecchio in Bahrain e non è stato per nulla facile. Le nuove Pirelli sono migliorate in punti dove le precedenti erano davvero dure da gestire, mentre i lati positivi delle gomme da 13’’ adesso sono diventati i lati negativi di quelle da 18’’. Si sono invertite le caratteristiche”.

Come è nato l’accordo con la Hitech GP?
“Si è occupato di tutto il mio manager, Matteucci. I contatti sono iniziati prima dell’ultima gara dell’anno e i discorsi si sono fatti più serrati verso Natale. C’erano anche altri piloti in lizza, ma io non pensavo di tornare dato che avevo già firmato con Aston Martin. Sono stato ben felice della loro chiamata ed abbiamo trovato un accordo abbastanza rapidamente”.

Lo scorso anno hai avuto come compagno di team un rookie come Zhou che ha disputato una stagione positiva. Quanto delle sue prestazioni è merito delle tue indicazioni?
“Sicuramente una mano gliel’ho data, ma due buoni piloti si spingono sempre a vicenda. Spero di essere stato uno dei fattori che abbia contribuito a fargli raggiungere queste buone prestazioni ed a fine anno è stato proprio Zhou a confermarmi di essere stato un buon aiuto per lui. Ciò non toglie che abbia compiuto una ottima stagione. Sicuramente avere avuto un compagno come me, al quarto anno di F2, credo sia servito”.

Com’è stato trovarsi al volante di una Aston Martin in GT?
“Credo che guidare una Aston sia un onore per l’importanza del marchio. E’ una vettura non molto usata nei campionati GT, dato che la maggior parte dei team, anche privati, acquistano Audi o Mercedes, ma è molto divertente. Certamente è più lenta di una Formula 2, ma riesco a godermela di più. Hai il tempo di assaporare meglio le sensazioni rispetto ad una F1 o ad una F2, vetture così impegnative da guidare da non lasciarti il tempo di pensare ad altro”.

Ad inizio anno hai corso a Bathurst. Visto dall’esterno, o giocando ai simulatori, sembra un circuito folle, ma per te che ci hai corso?
“E’ una cosa da pazzi. E’ tanto di più rispetto a quello che si può vedere nei vari videogame. E’ ancora più stretta di quanto si possa immaginare, ti dà la percezione di correre su una strada più che su un circuito. E’ un tracciato che ti regala delle sensazioni assurde. Già nel primo giro rimani scioccato da quanto sia folle, ma quando devi aumentare il ritmo e tenere il passo degli altri diventa ancora più complicato perché quando inizi a spingere e ad arrivare a pochi centimetri dai muretti inizi ad alzare il piede dal gas. In confronto Monaco è una pista per dilettanti!”.

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

#5 Team LNT Ginetta G60-LT-P1: Luca Ghiotto, Ben Hanley, Egor Orudzhev

#5 Team LNT Ginetta G60-LT-P1: Luca Ghiotto, Ben Hanley, Egor Orudzhev

Foto di: JEP / Motorsport Images

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Luca Ghiotto, Hitech Grand Prix

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

Luca Ghiotto, Trident

Luca Ghiotto, Trident

Foto di: FIA Formula 2

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing, festeggia la vittoria al parc ferme

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing, festeggia la vittoria al parc ferme

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

#5 Team LNT Ginetta G60-LT-P1: Luca Ghiotto

#5 Team LNT Ginetta G60-LT-P1: Luca Ghiotto

Foto di: JEP / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Luca Ghiotto, UNI Virtuosi Racing

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

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