Correa svegliato dal coma, ma le gambe rischiano danni permanenti
Il ragazzo ecuadoregno-americano è stato staccato dal respiratore, ma i polmoni ancora non posso reggere lo stress di un nuovo e necessario intervento chirurgico per salvargli definitivamente gli arti; è una corsa contro il tempo.
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Joe Portlock / Motorsport Images
Una buona ed una cattiva notizia arrivano nella serata di venerdì dall'ospedale di Londra, dove è ricoverato in terapia intensiva Juan Manuel Correa dopo l'incidente di 20 giorni fa a Spa-Francorchamps.
Partiamo prima da quella positiva, ossia il fatto che i medici hanno tolto l'ecuadoregno-americano dal respiratore, che gli ventilava i polmoni e lo teneva in vita, procedendo con il lento risveglio dal coma indotto. Procedura che chiaramente non è immediata dato che si tratta di una situazione nella quale Correa si trova da tre settimane.
Il fatto negativo è che purtroppo le gambe sono ancora in attesa di un intervento chirurgico, che però non può essere effettuato fin tanto che i polmoni non siano in grado di reggere lo stress del finire sotto i ferri. Questa è la cosa che più preoccupa i medici inglesi, poiché dopo che i loro colleghi belgi erano riusciti a salvare i piedi a Correa nell'immediato post-incidente, si è reso necessario intervenire di nuovo chirurgicamente per evitare danni irreversibili.
E questo non è un bel tema, anche perché più passa il tempo e più gli arti soffrono una situazione che per il ragazzo del Sauber Junior Team by Charouz lo mette ancora a serio rischio di non tornare più quello di prima.
"Oggi Juan Manuel è stato staccato dall'ECMO che gli dava supporto vitale e svegliato dal coma indotto. Mentre questa è una grandissima notizia e il passo più grande nella giusta direzione per un suo recupero, c'è però un'altra corsa contro il tempo", si legge nella nota ufficiale emessa dalla famiglia Correa, sempre puntuale nel fornire aggiornamenti.
"Juan Manuel è cosciente, ma non completamente sveglio. I medici riferiscono che ci vorranno alcuni giorni perché lo sia, dopo più di due settimane di coma indotto. Hanno anche affermato che attualmente è fragile e ancora vulnerabile, clinicamente parlando, per cui resterà in terapia intensiva. Le sue condizioni non sono più critiche, ma rimangono gravi".
"La priorità ora passa dai polmoni alle gambe, dopo le lesioni riportate oltre due settimane fa e inizialmente trattate con un primo intervento chirurgico d'emergenza il giorno stesso dell'incidente, ma non più toccate. Per i dottori è una corsa contro il tempo nell'effettuare un importante intervento chirurgico lasciato in sospeso, in modo da ridurre al minimo i rischi di danni irreversibili alla parte inferiore della gamba destra".
"Purtroppo non si potrà procedere fin tanto che i polmoni non saranno in grado di resistere ad una operazione di lunga durata. Ulteriori dettagli sulle condizioni di Juan Manuel verranno dati non appena disponibili".
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