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Intervista

F2 | Bearman: "Troppi alti e bassi, nel 2024 cerco costanza"

Il 2023 ha rappresentato un anno di apprendistato per Oliver Bearman, giovane talento della Ferrari Driver Academy. Analizzando la sua prima stagione in Formula 2, il britannico ha sottolineato come ci siano stati troppi alti e bassi durante il campionato, conditi da diversi errori contrapposti ad altri momenti particolarmente positivi, come la doppia vittoria a Baku o il successo a Monza. Per il 2024 l'obiettivo è proprio quello di trovare maggior costanza e commettere meno sbavature, dato che sarà un anno fondamentale per capire le sue ambizioni future.

Oliver Bearman, PREMA Racing

Oliver Bearman è indubbiamente tra i piloti su cui vi saranno maggiori attenzioni il prossimo anno, dato che è uno dei prospetti più interessanti attualmente in Formula 2. Nella sua prima stagione nella categoria che precede la Formula 1, l’inglese è stato autore di un campionato ricco di alti e bassi, ma ha comunque concluso al sesto posto della classifica grazie a qualche risultato di spicco.

Ciò che è mancato nel corso della stagione è stata sicuramente la costanza, dato che in diverse occasioni ha dimostrato di avere un ottimo potenziale in termini di passo puro, affiancato però da prestazioni sottotono ed errori che hanno pesato negativamente sulla classifica. Dopo un primo weekend difficile in Bahrain, già nel secondo appuntamento in Arabia Saudita si sono visti sprazzi di talento, soprattutto nella Feature Race, anche se anche in quella occasione un testacoda lo ha estromesso dalla lotta per il podio.

Un argomento che lo stesso Bearman ha affrontato a fine stagione, ripercorrendo il suo primo anno in Formula 2: “Il mio primo anno in Formula 2 è stato ricco di alti e bassi. Il passo c’è stato dall’inizio, nel mio secondo weekend ero in prima fila, ma non ho portato i risultati. In generale, comunque, sono comunque contento”, ha racconto il pilota della PREMA.

Oliver Bearman, PREMA Racing

Photo by: Formula Motorsport Ltd

Oliver Bearman, PREMA Racing

“Ci sono stati momenti buoni ma anche tanti momenti difficili, in particolare all’inizio dell’anno. I primi due round sono stati molto difficili, facevo tanti errori e faticavo mentalmente. Ma anche Monaco, è stato un fine settimana davvero difficile, mi sentivo veloce, ma in gara non potevo fare nulla dopo le brutte qualifiche. Anche a Silverstone è stato difficile digerire un brutto weekend”

Si dice che dai momenti difficili si impari di più che da quelli positivi e lo stesso è stato anche per Bearman, secondo cui gli errori commessi nel corso di questa stagione gli hanno permesso di crescere sia dal punto di vista umano che come pilota: “Ho imparato molto su di me come persona e pilota. Sono cresciuto molto quest’anno. I tanti momenti difficili mi hanno segnato più di qualsiasi weekend fatto nella mia carriera nel motorsport, anche perché questa vettura è stata difficile da guidare e da massimizzare come potenziale. Per cui credo che questo sia stato il mio anno più importante dal punto di vista della crescita personale, quindi da un certo punto di vista sono grato che siano stati dei momenti difficili che mi hanno portato dove sono ora”.

“Penso che sono migliorato dal punto di vista dell’approccio mentale al weekend di gara e alla sessioni. All’inizio dell’anno andavo troppo spesso oltre il limite della vettura, facendo troppi errori e questa è una cosa su cui sono migliorato molto. Ma anche dal punto di vista della guida, sono migliorato e ho imparato molto, considerando che abbiamo corso anche su nuovi tracciati all’inizio dell’anno, penso sia stato utile”.

Oliver Bearman, Prema Racing, 1a posizione

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Oliver Bearman, Prema Racing, 1a posizione

Accanto ai diversi momenti negativi vi sono anche stati diversi fine settimana in cui è la stella di Bearman è stata in grado di brillare, dimostrando tutto il suo talento. Indubbiamente il weekend di Baku è uno di quelli in cui sono arrivate le performance migliori, in parte per la doppia vittoria, in parte perché si è trattato di un appuntamento piuttosto imprevedibile: ad esempio, nella Sprint lo stesso britannico ha approfittato degli errori dei suoi rivali alla ripartenza dopo la Safety Car negli ultimi giri, passando incredibilmente dalla quinta posizione al primo posto, poi ripetuta anche il giorno successivo nella Feature Race. Proprio uno degli aspetti su cui sente di dover migliorare è quello che gli ha permesso di conquistare il suo primo trionfo in Formula 2.

Tuttavia, nel corso della stagione sono arrivati altri successi, come la vittoria in Spagna e quella a Monza, gara di casa sia per PREMA che per la Ferrari, dato che Bearman fa parte della FDA, l’accademia del Cavallino dedicata ai giovani talenti: “Il weekend a Baku è stato storico, davvero fantastico e speciale. Non penso che sarò in grado di ripeterlo, nemmeno l’anno prossimo a Baku, è stato un fine settimana fantastico in cui mi sono sentito un tutt’uno con la macchina e con la configurazione della pista, inoltre la vettura si è ben comportata e questo ha aiutato. Ma anche vincere a Monza nella Feature Race è stato bello, nella gara di casa per Prema e Ferrari, è stato fantastico”.

Dopo questo primo anno, l’obiettivo per il 2024 è ridurre gli errori che lo hanno bloccato nella stagione del debutto, riuscendo a sbloccare definitivamente quel potenziale che si è visto solo a tratti nel corso di questo campionato. Un aspetto cruciale, perché al suo fianco Bearman avrà un rivale di grande prospettiva come Andrea Kimi Antonelli, il che rappresenterà una prova fondamentale per capire quale sarà futuro del britannico. Quest'anno il giovane talento della Prema ha infatti avuto la possibilità di girare con la Haas F1 nelle sessioni di prove libere dedicate ai rookie e nei test post-stagionali destando buone impressioni, ma è chiaro che i team della massima serie guardano anche al percorso e ai risultati ottenuti nelle categorie propedeutiche: “Penso che, addentrandoci nella mia seconda stagione, il focus sarà trovare costanza, perché i momenti negativi sono stati fin troppo negativi. L’obiettivo è ridurre il gap tra questi momenti buoni e negativi, ho fiducia che ci possiamo riuscire”.

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