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FIA F2 Bahrain

F2, Bahrain | Pourchaire già leader, Iwasa la sorpresa

Il francese della ART Grand Prix ha conquistato il successo nella Feature Race ed è in vetta alla classifica piloti, mentre il giapponese della DAMS ha stupito tutti con le sue rimonte. Nel primo weekend dell'anno stecca Hauger.

Theo Pourchaire, ART Grand Prix

Chi si aspettava di avere una visione chiara dei valori in campo dopo il primo round del Bahrain si è dovuto ricredere. Il primo appuntamento della stagione 2022 di Formula 2, infatti, ha visto in Théo Pourchaire una  conferma, in Ayumu Iwasa una sorpresa ed in Jack Doohan e Dennis Hauger le delusioni inattese.

Il francese della ART Grand Prix dopo il ritiro nella Sprint Race si è riscattato con una vittoria netta nella Feature Race, mentre il giapponese, protagonista di un errore da principiante in qualifica che l’ha costretto a partire dal fondo in entrambe le gare, ha lasciato a bocca aperta per le incredibili rimonte in entrambe le corse. Hanno steccato, invece, i due grandi protagonisti dello scorso campionato di Formula 3.  

F2, Gran Premio del Bahrain: Doohan bene sul giro secco, male in gara

C’era molta attesa per vedere all’opera Jack Doohan con il team Virtuosi nel primo appuntamento della stagione e l’australiano, passato al vivaio Alpine, non ha deluso in qualifica. Che Jack fosse fortissimo sul giro secco lo si era già capito lo scorso anno quando ha sfiorato la pole ad Abu Dhabi. La conferma delle sue qualità è arrivata al venerdì quando ha fermato il cronometro sul tempo di 1’40’’542 rifilando 141 millesimi a Théo Pourchaire.

“Sapevamo di avere il potenziale per la pole anche se non abbiamo mai provato il giro veloce né nei test né nelle libere” ha dichiarato l’australiano. “Sono sceso in pista senza sapere cosa aspettarmi, ma avevo fiducia. Abbiamo deciso di effettuare un giro push in entrambi i run ed ha funzionato”.

Jack Doohan, Virtuosi Racing

Jack Doohan, Virtuosi Racing

Photo by: Formula Motorsport Ltd

I dubbi sul potenziale di Doohan riguardavano, però, la gestione gomme in gara e puntualmente si è visto un pilota ancora inesperto nel comprendere il comportamento delle Pirelli. Nella Sprint Race del sabato Doohan, dopo essere scattato dalla decima piazza, era riuscito a rimontare qualche posizione ma ha chiesto troppo alle proprie gomme ed ha chiuso fuori dai punti in decima posizione.

Nella Feature Race Doohan ha vanificato la pole partendo male dalla prima casella, così come Pourchaire, e la situazione è peggiorata subito dopo la sosta quando, una volta tornato in pista, ha tentato di sopravanzare il francese della ART Grand Prix valutando male gli spazi ed urtando con l’ala anteriore la posteriore destra di Pourchaire.

La sosta supplementare per cambiare il musetto ha costretto Doohan alla decima posizione finale, agevolata anche dall’ultima neutralizzazione con safety car, ma per il nuovo acquisto della Academy Alpine c’è molto lavoro da fare in vista di Jeddah per migliorare la gestione gara.

F2, Gran Premio del Bahrain: Verschoor il valore aggiunto di Trident

Quando il team Trident ha annunciato l’ingaggio di Richard Verschoor per la stagione 2022 in molti hanno creduto che tra la scuderia italiana ed il vincitore del GP di Macao 2019 potesse scoccare la scintilla.

La squadra gestita da Giacomo Ricci negli ultimi anni è stata spesso penalizzata da piloti non all’altezza scelti per necessità di budget. La possibilità di disporre di un ragazzo veloce come Verschoor ha dimostrato come fosse sufficiente mettere in auto un pilota valido per esaltare il lavoro dei tecnici della scuderia.

Richard è stato implacabile nella Sprint Race. Scattato dalla seconda casella grazie all’inversione della griglia, l’olandese ha approfittato dell’avvio incerto del poleman Drugovich per prendere il comando delle operazioni senza mai mollare la prima piazza fino alla bandiera a scacchi.

Una gestione gomme impeccabile ha consentito al team Trident di porre fine nella notte del Bahrain ad un digiuno di vittorie in Formula 2 che durava da due anni e mezzo.

Richard Verschoor, Trident

Richard Verschoor, Trident

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

“La partenza è stato il momento cruciale” ha dichiarato Verschoor. “Ho preso il comando in curva 1 e poi ho cercato di preservare gli pneumatici consapevole che i ragazzi alle mia spalle stavano spingendo”.

L’olandese ha poi dedicato un pensiero speciale alla squadra che l’ha accolto all’ultimo minuto: “Ogni volta che ho messo piede in fabbrica ho visto tutti i trofei delle loro vittorie in Formula 2, ma nessuno di Formula 2. Finalmente possono aggiungerne uno”.

Ben diversa la domenica per l’olandese della Trident alle prese con un bilanciamento non ottimale che non gli ha consentito di brillare. Verschoor ha chiuso la Feature Race con un ritiro dopo essere stato spedito in testacoda in curva 1 da un Fittipaldi troppo ottimista in staccata, ma a fine corsa il pilota olandese ha attaccato duramente Nissany per aver guidato decisamente fuori le righe in più occasioni.

“Questo non è correre, questo è portare intenzionalmente qualcuno fuori pista senza preoccuparsi di andare a sbattere” ha scritto Verschoor sul suo profilo Twitter. “Questo è oltre il limite ed inaccettabile, scegli un altro sport.  È ridicolo, non dovrebbe avere la licenza. È più che pericoloso”.

F2, Gran Premio del Bahrain: Pourchaire già leader

Il weekend del Bahrain ha regalato emozioni contrastanti a Théo Pourhcaire. Il francese della ART Grand Prix ha ben figurato in qualifica, chiudendo la sessione con il secondo tempo alle spalle di Doohan, ma è stato costretto al ritiro nella Sprint Race a causa di un problema di affidabilità (questione ancora irrisolta in F2 ndr.).

Superata la delusione, Pourchaire ha trovato il riscatto nella Feature Race. Freddo, calcolatore ed anche fortunato in due occasioni (il pit disastroso di Vips che ha tolto l’estone dai papabili vincitori e l’assenza di forature nel contatto con Doohan) il pilota transalpino non ha perso la calma nemmeno in occasione dell’ultimo ingresso in pista della safety car ed ha tenuto a debita distanza un Lawson che, come da tradizione, sembra sempre impeccabile ad inizio stagione.

Theo Pourchaire, ART Grand Prix, 1a posizione

Theo Pourchaire, ART Grand Prix, 1a posizione

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

È una sensazione fantastica vincere la prima Feature Race dell’anno. È un modo fantastico per iniziare la stagione” ha dichiarato un raggiante Pourchaire a fine gara. “Nella Sprint Race sono stato fermato da un problema, ma sono stato fortunato perché in palio c’erano solo 10 punti per la vittoria. Adesso sono in testa alla classifica con 25 punti”.

F2, Gran Premio del Bahrain: Iwasa la sorpresa, Hauger la delusione

Per concludere questa prima analisi della stagione non si può non parlare di Ayumu Iwasa e Dennis Hauger, protagonisti del weekend per motivi opposti. Il giapponese è stato la vera rivelazione del fine settimana del Bahrain grazie alle sue rimonte dal fondo dello schieramento.

Dopo un errore da principiante in qualifica, che l’ha costretto a prendere il via in entrambe le gare dalle retrovie, Iwasa è stato in grado di rimontare sino alla settima piazza nella Sprint Race attirando su di sé tutte le attenzioni.

“Ero molto nervoso dopo le qualifiche” ha dichiarato il giapponese al termine della prima gara. “Ho pensato che avrei dovuto dare il massimo per il team e credo di averlo fatto. Alcune delle vetture che mi precedevano hanno iniziato a soffrire con il degrado degli pneumatici e sono riuscito a superarle agevolmente. Al via non pensavo di riuscirci in modo così semplice”.

Anche nella Feature Race Iwasa ha dato spettacolo. Grazie ad una strategia alternativa che l’ha visto scattare con le soft, il pilota del team DAMS è riuscito ad entrare dapprima in top ten nella prima frazione della corsa per poi portarsi al comando quando tutti i rivali partiti con mescola hard sono entrati ai box.

La gestione della mescola più morbida è stata ineccepibile e quando ha effettuato la sosta obbligatoria Iwasa si è ritrovato daccapo in zona punti. Un contatto nel finale, però, ha privato il nuovo pupillo nipponico del vivaio Red Bull di ottenere il riconoscimento di pilota del weekend.

Hauger, invece, ha vissuto un fine settimana complesso. In qualifica il campione 2021 della Formula 3 ha commesso qualche errore di troppo che l’ha privato di un ingresso in top 10, mentre al termine della Sprint Race ha rimontato sino a precedere Doohan e chiudere in nona piazza.

Le cose sono andate decisamente peggio nella Feature Race. Hauger ha stallato prima del giro di ricognizione ed è stato costretto a prendere il via dalla pit lane. Il norvegese era riuscito a rimontare, ma quando il team l’ha chiamato ai box per un nuova sosta in occasione dell’ultimo ingresso in pista della safety car un errore di comunicazione si è rivelato determinante.

Hauger è ripartito con la ruota anteriore sinistra fissata male e lo pneumatico ha pericolosamente attraversato la corsia dei box per poi arrestare la sua corsa senza coinvolgere nessuno.

Dennis Hauger, Prema Racing

Dennis Hauger, Prema Racing

Photo by: Red Bull Content Pool

 

“Ho commesso un errore ed ho stallato. Con le gomme dure sentivo abbastanza bene la monoposto e sono riuscito a guadagnare alcune posizioni. Anche con le soft mi sono trovato bene fino a quando non mi sono trovato in lotta con Nissany. Nella fase finale siamo tornati ai box per montare daccapo le dure e quando ho visto la luce verde sono ripartito ma la gomma non era montata bene. È stato un peccato. Andiamo via dal Bahrain con alcuni aspetti positivi, ma la cosa principale adesso è lavorare per migliorare le qualifiche”.

Hauger ed il team PREMA avranno la possibilità di riscattarsi già il prossimo weekend quando la Formula 2 farà tappa a Jeddah.

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