F2, Bahrain: Piastri si prende una Gara 2 spettacolare
Il rookie della Prema è stato abile a sfruttare al massimo le Pirelli soft durante la sosta effettuata in regime di safety car ed ha piegato la resistenza di uno Zhou in gran forma. Shwartzman sbaglia al via ed è costretto al ritiro.

Se la prima gara del weekend era stata avara di spettacolo, ben diversa è stata la seconda Sprint Race del Bahrain, segno che i piloti, senza l’inversione della griglia dell’ordine di arrivo dettata da un nuovo format privo di senso, possono correre con maggiore libertà prendendo maggiori rischi.
Ad imporsi, anche in questo secondo appuntamento del sabato, è stato un rookie. Oscar Piastri ha sfruttato al meglio un inatteso pit durante la seconda neutralizzazione con safety car per montare gomme Pirelli soft e spremere il massimo dalle proprie coperture.
L’australiano della Prema ha condotto una prima parte di gara attenta, priva di rischi, ma quando la splendida Aston Martin è scesa in pista al giro 13 per consentire ai commissari di rimuovere la Hitech di Lawson la situazione si è ribaltata.
Piastri, così come Vips, Lundgaard e molti altri, è entrato ai box per abbandonare la mescola hard e passare alla soft ed ha subito iniziato un’altra gara sprint.
Oscar si è da subito gettato all’inseguimento di Zhou (rimasto in pista con gomme soft) e Vips e soltanto nei giri conclusivi è riuscito ad avere la meglio sull’estone a causa di un problema tecnico che ha improvvisamente rallentato la Hitech #8.
Salito in seconda posizione, Piastri ha messo nel mirino Zhou ma ha dovuto controllare negli specchietti un Lundgaard scatenato dopo essere stato penalizzato di 10’’ per aver mandato K.O. Zendeli.
Il pilota della Prema ha sfruttato l’ultimo giro a disposizione per superare il cinese della UNI-Virtuosi, mentre Lundgaard ha atteso un po' prima di piegare la resistenza dell’autore della pole della Feature Race.
Piastri, grazie alla battaglia alle sue spalle, ha così potuto celebrare la sua prima vittoria al debutto nella serie, mentre Lundgaard, una volta giunto al parco chiuso, è rimasto basito dall’applicazione di tempo supplementare.
Il pilota della ART Grand Prix, infatti, aveva scontato la penalità di 10 secondi in occasione del pit stop effettuato sotto safety car, ma la direzione gara non ha considerato valida questa interpretazione regolamentare ed ha costretto il danese alla retrocessione in nona piazza.
A beneficiare del caos è stato così Zhou che ha potuto guadagnare il secondo gradino del podio, mentre alle spalle del cinese ha chiuso un Jehan Daruvala che, dopo il secondo posto del mattino, ha centrato un altro piazzamento che si potrà rilevare fondamentale in ottica campionato.
Richard Verschoor ha riscattato la delusione di Gara 1, quando è stato costretto al ritiro dopo una speronata di Ticktum, concludendo in quarta piazza davanti ad un Théo Pourchaire che, nonostante una chiamata ai box tardiva, è riuscito a mettere una pezza ad una strategia errata del suo team artigliando il quinto posto.
David Beckmann e Marino Sato hanno approfittato della gara caotica per chiudere in settima ed ottava piazza, mentre Matteo Nannini, protagonista di uno splendido sorpasso ai danni di Petecof, ha concluso la sua seconda gara in Formula 2 in nona posizione davanti ad un Armstrong in crisi con le Pirelli soft nelle battute conclusive.
Protagonista negativo di questa Gara 2 è stato Robert Shwartzman. Lo zar è stato autore di una partenza fenomenale, ma ha staccato troppo tardi alla prima curva finendo per colpire un Dan Ticktum che ha chiuso forse con troppa leggerezza la traiettoria.
Il russo e l’inglese del team Carlin sono stati così costretti al ritiro dopo pochi metri perdendo l’opportunità di guadagnare punti preziosi per il campionato.
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