F2, Bahrain, Feature Race: Drugovich show, Ilott ci crede
Il brasiliano è stato magistrale nella gestione gomme ed ha colto la sua prima vittoria in una Feature Race, mentre l'inglese, grazie al secondo posto, ha ridotto a 12 i punti di ritardo da Schumacher (4°).
Felipe Drugovich è stato l’assoluto protagonista della Feature Race del Bahrain. Il brasiliano della MP Motorsport, al primo anno in Formula 2, ha regalato una lezione di gestione gomme a tutti i piloti della categoria sfruttando le proprie Pirelli come un veterano consumato.
Scattato dalla seconda casella con le coperture medie, così come Ilott, Drugovich ha messo nel mirino l’inglese della UNI-Virtuosi per poi sopravanzarlo al terzo giro.
Una volta conquistata la prima posizione, Drugovich ha imposto un ritmo insostenibile per tutti riuscendo a girare costantemente sul tempo dell’1'49’’ così come gli inseguitori dotati di Pirelli hard.
Il pilota della MP Motorsport è riuscito a far durare le medie sino al giro 14 quando è entrato in pit lane per montare la mescola più dura. Una volta tornato in pista Felipe ha commesso qualche sbavatura in frenata a causa delle gomme non ancora in temperatura, ma questo non gli ha impedito di sopravanzare Ilott e scappare in solitaria verso il primo successo in una Feature Race.
Ilott non ha potuto fare altro che accontentarsi del secondo gradino del podio, ma questo piazzamento vale moltissimo in ottica campionato.
L’inglese, nonostante un pit lento per problemi all’anteriore sinistra, ha guadagnato altri 6 punti a Mick Schumacher in classifica lasciando così aperti i giochi per il titolo sino al prossimo e decisivo appuntamento.
Il tedesco, come di consueto, è stato autore di una partenza semplicemente perfetta che l’ha visto recuperare immediatamente 5 posizioni.
Mick si è anche preso qualche rischio di troppo nel sopravanzare Zhou, danneggiando anche l’ala anteriore del cinese, per poi duellare duramente con Armstrong sino a piegare le resistenze del pilota della ART Grand Prix poche tornate dopo.
Schumacher, una volta salito in terza piazza, ha gestito al meglio le proprie coperture hard per poi effettuare la sosta obbligatoria al giro 20. Tornato in pista in sesta posizione, il pilota della Prema ha sfruttato il vantaggio della mescola più morbida per sopravanzare Shwartzman e daccapo il neozelandese.
Una volta giunto alle spalle di Daruvala, però, Mick ha trovato davanti a sé un muro invalicabile. L’indiano, senza nulla da perdere, ha lottato con i denti tirando ogni staccata al limite, mentre Schumacher ha preferito non correre rischi ed ha pensato a portare a casa i 12 punti della quarta posizione.
Alle spalle del tedesco si è registrato l’arrivo in volata tra Nikita Mazepin ed uno spettacolare Yuki Tsuonda. Il giapponese della Carlin, scattato dal fondo della griglia a causa del grave errore commesso in qualifica, è stato magistrale nella gestione delle Pirelli hard nella prima frazione della Feature Race, per poi sfruttare al massimo la mescola più morbida e recuperare posizioni come una furia.
Marcus Amstrong ha chiuso un sabato finalmente positivo con il settimo posto e domani avrà la possibilità di scattare dalla prima fila al fianco di Robert Shwartzman.
Il russo, dopo la deludente qualifica di ieri nella quale ha ottenuto il 14° tempo, ha dato il massimo in gara azzardando un pit anticipato al giro 11 per montare le hard. Un rischio che ha pagato se si considera che domani avrà modo di prendere il via della Sprint Race dalla pole per provare a riscattare una seconda metà di stagione decisamente opaca.
Ci si aspettava qualcosa di più da Dan Ticktum, specie considerando la terza posizione al via, ma l’inglese del team DAMS ha da subito accusato un elevato degrado delle coperture e non ha potuto fare altro che chiudere in nona posizione davanti a Jack Aitken.
Al termine della Feature Race la classifica vede Schumacher ancora al comando con 203 punti seguito da Ilott a quota 191, mentre Tsuonda ha consolidato la sua terza posizione salendo a 157 punti.
Cla | Pilota | Team | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Felipe Drugovich | MP Motorsport | 32 | 58'24.004 | 177.675 | 25 | ||
2 | Callum Ilott | UNI-Virtuosi | 32 | 58'38.837 | 14.833 | 14.833 | 176.926 | 18 |
3 | Jehan Daruvala | Carlin | 32 | 58'43.380 | 19.376 | 4.543 | 176.698 | 15 |
4 | Mick Schumacher | Prema Powerteam | 32 | 58'44.274 | 20.270 | 0.894 | 176.653 | 12 |
5 | Nikita Mazepin | Hitech Racing | 32 | 58'52.297 | 28.293 | 8.023 | 176.252 | 10 |
6 | Yuki Tsunoda | Carlin | 32 | 58'52.594 | 28.590 | 0.297 | 176.237 | 8 |
7 | Marcus Armstrong | ART Grand Prix | 32 | 58'55.365 | 31.361 | 2.771 | 176.099 | 6 |
8 | Robert Shwartzman | Prema Powerteam | 32 | 59'07.872 | 43.868 | 12.507 | 175.478 | 4 |
9 | Dan Ticktum | DAMS | 32 | 59'10.963 | 46.959 | 3.091 | 175.326 | 2 |
10 | Jack Aitken | Campos Racing | 32 | 59'11.331 | 47.327 | 0.368 | 175.308 | 1 |
11 | Pedro Piquet | Charouz Racing System | 32 | 59'13.178 | 49.174 | 1.847 | 175.216 | |
12 | Luca Ghiotto | Hitech Racing | 32 | 59'13.298 | 49.294 | 0.120 | 175.210 | |
13 | Sean Gelael | DAMS | 32 | 59'14.594 | 50.590 | 1.296 | 175.147 | |
14 | Guan Yu Zhou | UNI-Virtuosi | 32 | 59'17.779 | 53.775 | 3.185 | 174.990 | |
15 | Roy Nissany | Trident | 32 | 59'17.820 | 53.816 | 0.041 | 174.988 | |
16 | Louis Délétraz | Charouz Racing System | 32 | 59'19.961 | 55.957 | 2.141 | 174.883 | |
17 | Giuliano Alesi | MP Motorsport | 32 | 59'25.492 | 1'01.488 | 5.531 | 174.611 | |
18 | Théo Pourchaire | HWA AG | 32 | 59'25.843 | 1'01.839 | 0.351 | 174.594 | |
19 | Christian Lundgaard | ART Grand Prix | 32 | 59'27.090 | 1'03.086 | 1.247 | 174.533 | |
20 | Marino Sato | Trident | 32 | 59'29.580 | 1'05.576 | 2.490 | 174.411 | |
21 | Guilherme Samaia | Campos Racing | 32 | 59'30.760 | 1'06.756 | 1.180 | 174.354 | |
22 | Artem Markelov | HWA AG | 32 | 59'40.023 | 1'16.019 | 9.263 | 173.903 | |
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