F2 | Bahrain: Boschung e Pourchaire dominano il weekend
Il weekend del Bahrain vede due nomi dominare sul resto della griglia, ovvero Ralph Boschung e Theo Pourchaire. Il pilota svizzero ha centrato il primo successo nella categoria propedeutica, mentre il francese ha già messo in chiaro che quest'anno deve essere la stagione del titolo. Da segnalare una bella rimonta di Maloney nella Feature Race che gli è valsa il podio.
Ralph Boschung e Theo Pourchaire, due nomi e due domini. Sono loro i grandi protagonisti del primo weekend della stagione di Formula 2 in Bahrain, entrambi autori di gare in cui la loro supremazia sugli avversari si è dimostrata schiacciante e senza appelli. Lo svizzero ha conquistato la vittoria nella Sprint Race del sabato, mentre il francese si è imposto con un ampio margine nella Feature Race della domenica, con il classico copione incentrato sulla gestione degli pneumatici.
Per Boschung si è trattato di un weekend da ricordare, non solo perché ha centrato la sua prima vittoria nella categoria cadetta, ma anche per il podio conquistato il giorno successivo, proprio alle spalle del talento della Sauber Academy. Da segnalare anche il bel weekend di Zane Maloney, terzo nella sprint race dopo una rimonta dalla diciottesima posizione.
Sprint race: Boschung ottiene il primo trionfo
Dopo quasi cento gare e sei anni di permanenza a fasi alternate in categoria, il pilota svizzero è finalmente riuscito a cogliere il suo primo trionfo in un weekend che si è rivelato estremamente speciale. Boschung ha dominato dal primo all’ultimo giro, mantenendo la prima posizione ottenuta grazie all’inversione della griglia dopo le qualifiche dove aveva concluso ai margini della top ten.
“La mia prima vittoria dopo 96 partenze e, come ho detto, meglio tardi che mai! Sono felicissimo, la macchina era sui binari. Grazie alla squadra, se lo meritano davvero. Sono molto soddisfatto di oggi”, ha spiegato il vincitore.
Una corsa gestita con quasi con una certa serenità, tanto da giungere al traguardo con una decina di secondi di vantaggio su Dennis Hauger, pilota da cui ci si aspetta molto quest’anno dopo un 2022 fatto più di ombre che di luci. Il portacolori di MP Motorsport ha regolato Victor Martins proprio nelle ultime battute della corsa, regalandosi un secondo posto che gli ha permesso di concludere davanti al campione in carica della Formula 3.
Ralph Boschung, Campos Racing
Photo by: Formula Motorsport Ltd
Il francese sul finale ha pagato l’eccessivo consumo delle gomme, che su un tracciato come quello di Sakhir, molto provante per gli pneumatici, non gli ha permesso di contenere gli attacchi del norvegese. Ciononostante, per il giovane talento dell’Accademia Alpine, al debutto assoluto in categoria, si è trattato di un buon esordio, dove spera di stupire nonostante dei rivali di qualità.
Quarto posto per un arrembante Ayumu Isawa che, dopo aver mantenuto la seconda posizione delle prime fasi della corsa, pur non potendo mantenere l’ottimo passo di Boschung, ha dovuto cedere il passo ai due piloti che hanno conquistato il podio, riuscendo però a contenere Theo Pourchaire, quinto sul traguardo.
Alle sue spalle ha concluso Jeah Daruvala, il quale ha più volte tentato una manovra di attacco per riuscire a portarsi in top-five, ma senza trovare il piglio giusto per concludere il sorpasso. Un sovrasterzo a metà curva nell'ultimo giro da parte di Pourchaire aveva quasi permesso all’indiano di avere la meglio, ma quest’ultimo non è riuscito ad approfittarne.
Theo Pourchaire, ART Grand Prix e Ayumu Iwasa, DAMS e Dennis Hauger, MP Motorsport
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
A chiudere la zona punti, notevolmente più staccati, Kush Maini e Enzo Fittipaldi alla sua prima corsa con i colori della Red Bull Academy, mentre Zane Maloney e Juan Manuel Correa si sono dovuti accontentare rispettivamente della nona e decima posizione. Primo appuntamento sfortunato, invece, per Arthur Leclerc, costretto a scivolare fuori dalla top a causa di uno stop&go da dieci secondi rimediato per un’infrazione durante la procedura di partenza. Stesso destino anche per Isack Hadjar, il quale ha dovuto scontare la medesima penalità per un’infrazione identica da parte dei meccanici nel pre-gara.
Cla | Pilota | Giri | Tempo | Gap | Punti |
---|---|---|---|---|---|
1 | Ralph Boschung | 23 | 41'50.597 | 10 | |
2 | Dennis Hauger | 23 | 42'01.445 | 10.848 | 8 |
3 | Victor Martins | 23 | 42'06.759 | 16.162 | 6 |
4 | Ayumu Iwasa | 23 | 42'15.091 | 24.494 | 5 |
5 | Théo Pourchaire | 23 | 42'20.306 | 29.709 | 4 |
6 | Jehan Daruvala | 23 | 42'21.498 | 30.901 | 3 |
7 | Kush Maini | 23 | 42'32.138 | 41.541 | 2 |
8 | Enzo Fittipaldi | 23 | 42'33.662 | 43.065 | 1 |
9 | Zane Maloney | 23 | 42'34.732 | 44.135 | |
10 | Juan Manuel Correa | 23 | 42'39.137 | 48.540 | |
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Feature race: un assolo targato Pourchaire
Se la gara del sabato era sembrata un monologo svizzero, la corsa della domenica si è trasformata in un assolo francese, con una vittoria schiacciante targata Theo Pourchiare, figlia di un’ottima gestione gomma e un passo inarrivabile per i propri avversari. Nel weekend inaugurale del campionato, il transalpino ha già messo in tavola le sue carte, volendo fare del suo terzo anno in categoria quello in cui finalmente riuscirà a vincere il titolo che gli è sfuggito nelle due stagioni precedenti.
Dopo essere partito dalla pole conquistata durante le qualifiche, Pourchaire ha rapidamente fatto il vuoto, concludendo sul traguardo con quasi una ventina di secondi vantaggio, circa il doppio rispetto a quanto era riuscito a fare Boschung nella giornata precedente. Neanche una neutralizzazione per la Safety Car entrata nei primi giri per un contatto che ha visto coinvolti Roman Stanek, Victor Martins e Frederik Vesti ha cambiato la storia della corsa, con il talento dell’Accademia Sauber in grado di allargare il gap fino a centrare la prima vittoria stagionale.
Vincitore della gara Theo Pourchaire, ART Grand Prix Secondo posto Ralph Boschung, Campos Racing, terzo posto Zane Maloney, Carlin
Photo by: Formula Motorsport Ltd
Lungo l’arco della corsa, il francese non ha dato segnali di cedimento, portando la vettura fino al traguardo davanti a Ralph Boschung, al secondo podio del weekend dopo il successo conquistato al sabato. Grazie alla vittoria nella Feature Race, Pourchaire ha anche concluso in testa alla classifica iridata il primo fine settimana della stagione, centrando il primo posto proprio davanti al pilota svizzero, staccato di quattro lunghezze.
Ultimo gradino del podio per uno dei grandi protagonisti di giornata, Zane Maloney, terzo dopo una formidabile rimonta che lo aveva visto scattare addirittura dalla nona fila. Il giovane talento, anch’egli dell’Accademia Red Bull, ha giocato bene sul piano strategico, concludendo sorpassi in sequenza: a dieci passaggi dal termine si trovava in ottava posizione, ma è poi stato in grado di risalire la classifica rapidamente.
Per la Campos si è rivelata una giornata estremamente prolifica, non solo grazie al podio ottenuto da Boschung, ma anche per via del quarto posto conquistato da Maini, rimasto a sette secondi da Maloney. Maini è stato in grado di conservare la quarta posizione sfruttando il duello che è andato in scena alle sue spalle, specie dopo il crollo di Bearman, il quale è poi precipitato fino al 14° posto finale.
A spuntarla per la quinta posizione è stato Richard Verschoor, bravo a recuperare sfoderando una bella rimonta a seguito del contatto iniziale con Vesti che lo aveva mandato in testacoda. Alle sue spalle ha concluso Arthur Leclerc, sesto con la Dams in un finale molto concitato, davanti a Hadjar con la Hitech, Iwasa, Fittipaldi e Correa a concludere ancora una volta la top ten, conquistando così l’ultimo punto messo a disposizione nella gara della domenica.
Cla | Pilota | Giri | Tempo | Gap | Punti |
---|---|---|---|---|---|
1 | Théo Pourchaire | 32 | 1:01'10.926 | 25 | |
2 | Ralph Boschung | 32 | 1:01'30.592 | 19.666 | 18 |
3 | Zane Maloney | 32 | 1:01'42.513 | 31.587 | 15 |
4 | Kush Maini | 32 | 1:01'49.715 | 38.789 | 12 |
5 | Richard Verschoor | 32 | 1:01'54.008 | 43.082 | 10 |
6 | Arthur Leclerc | 32 | 1:01'55.268 | 44.342 | 8 |
7 | Isack Hadjar | 32 | 1:01'57.382 | 46.456 | 6 |
8 | Ayumu Iwasa | 32 | 1:02'01.741 | 50.815 | 4 |
9 | Enzo Fittipaldi | 32 | 1:02'02.322 | 51.396 | 2 |
10 | Juan Manuel Correa | 32 | 1:02'02.763 | 51.837 | 1 |
11 | Roy Nissany | 32 | 1:02'03.865 | 52.939 | |
12 | Jak Crawford | 32 | 1:02'04.255 | 53.329 | |
13 | Clement Novalak | 32 | 1:02'04.879 | 53.953 | |
14 | Oliver Bearman | 32 | 1:02'10.665 | 59.739 | |
15 | Amaury Cordeel | 32 | 1:02'11.894 | 1'00.968 | |
16 | Jack Doohan | 32 | 1:02'16.130 | 1'05.204 | |
17 | Jehan Daruvala | 32 | 1:02'17.389 | 1'06.463 | |
18 | Brad Benavides | 32 | 1:02'44.161 | 1'33.235 | |
Dennis Hauger | 16 | 16 laps | |||
Victor Martins | 1 | 31 laps | |||
Frederik Vesti | 1 | 31 laps | |||
Roman Staněk | 0 | ||||
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