F2 | Austria: Pourchaire non graffia, Sargeant ne approfitta
Il pilota della ART Grand Prix non riesce ad approfittare di un weekend complicato di Felipe Drugovich e torna a casa con un distacco di 40 punti dal leader della classifica, ma adesso deve temere un Sargeant che dopo Silverstone sembra aver svoltato.
Serviva una prova di forza da parte di Théo Pourchaire in Austria. Serviva un weekend condito da almeno una vittoria per ridurre il gap in classifica da Felipe Drugovich e tentare la rimonta nei confronti del brasiliano.
È arrivato soltanto un secondo posto nella Sprint Race del sabato. Poca roba, specie considerando il quarto ottenuto nella stessa corsa dal leader della classifica che ha così risposto al tentativo di assalto in campionato del transalpino.
Che fine ha fatto quel pilota che nell'anno di debutto in Formula 3 ha fatto impazzire tutti e che all'esordio in Formula 2 ha sbalordito gli osservatori con una pole a Monaco - ed un successo netto nella Feature Race - ottenuto con mezzo secondo di vantaggio? Cercasi Théo disperatamente...
F2, Austria: Druvogich ragioniere nella Sprint Race
Una Sprint Race anonima e priva di emozioni. Si può riassumere così la prima corsa del weekend di Spielberg che ha visto Marcus Armstrong comandare le operazioni dal primo all’ultimo giro senza che Théo Pourchaire riuscisse mai ad impensierirlo.
Il pilota della Hitech GP, scattato dalla pole grazie all’inversione della griglia, ha gestito al meglio la gara del sabato mettendo subito un margine di sicurezza sul francese della ART Grand Prix ed ottenendo così il secondo successo stagionale dopo quello conquistato ad Imola sempre nella Sprint Race.
Una vittoria di tappa che fa bene al morale del neozelandese e della Hitech GP, ma che invece ha lasciato con un minimo di amaro in bocca Pourcharie.
Il talento francese, indicato ad inizio stagione come il favorito d’obbligo per il titolo, anche in Austria non è mai sembrato in grado di sfruttare al massimo il potenziale della sua monoposto vedendosi costretto ad accontentarsi di una seconda piazza – messa a rischio da un Doohan in pressing - che lo ha aiutato a recuperare soltanto qualche punticino su un Drugovich in versione ragioniere.
Felipe Drugovich
Photo by: Dutch Photo Agency
Il brasiliano, consapevole dell’importante vantaggio in classifica accumulato grazie ad un inizio di campionato strepitoso, ha disputato una Sprint Race di conserva evitando rischi inutili. Sbarazzatosi in fretta di Verschoor, il brasiliano della MP Motorsport si è insediato in quarta posizione per non mollarla sino al traguardo..
Il resto? Poca roba, davvero. Le emozioni della Sprint Race sono state davvero minime e quanto visto in gara non verrà sicuramente ricordato dagli amanti della categoria…
F2, Austria: Verschoor squalificato, Sargeant vince, Pourchaire naufraga
Il risultato ufficiale della Feature Race del Red Bull Ring è arrivato ore dopo la conclusione della gara ed ha ribaltato quanto visto in pista. Se sul tracciato è stato Richard Verschoor a dominare davanti a Jehan Daruvala, grazie all'azzardo di partire con le gomme slick nonostante un asfalto leggermente bagnato, alla fine il successo è stato ereditato da Logan Sargeant che ha così bissato la vittoria di 7 giorni prima a Silverstone ed adesso occupa a sorpresa la seconda posizione in classifica con un punto di vantaggio su un Pourchaire anonimo.
Il meteo ha giocato un ruolo fondamentale nel risultato della gara della domenica. La pioggia, caduta abbondante nel corso della notte, ha lasciato spazio al sole al termine della corsa di Formula 3 e l’asfalto del Red Bull Ring si è presentato parzialmente asciutto poco prima del via della partenza della Feature Race.
I piloti sono arrivati in griglia con il dubbio su quale copertura montare tra slick e wet e solo pochi hanno tentato l’azzardo delle Pirelli da asciutto.
Tra questi c’è stato Richard Verschoor che grazie a questa scelta ha provato a regalare al team Trident il secondo successo stagionale. Provato perché l'olandese ha tagliato il traguardo in prima posizione dopo aver nettamente dominato la gara, ma è poi stato squalificato perché sulla sua vettura non è stato trovato il quantitativo minimo di carburante richiesto.
Verschoor è stato attento nei primi giri di gara a restare fuori dai guai e dalle traiettorie bagnate ed è stato aiutato nella sua impresa dall’ingresso in pista della safety car nelle battute iniziali che ha così fornito un assist fondamentale alla strategia adottata dagli uomini della scuderia italiana.
Richard ha condotto una gara in solitaria, tenendo la prima piazza anche in occasione del pit obbligatorio, ma una volta tagliato il traguardo si è subito capito che la vittoria non sarebbe stata confermata quando ha accostato a bordo pista la sua vettura per poi tornare in parco chiuso sul sedile posteriore della Aston Martin DBX.
Nulla ha potuto fare Daruvala per cercare di contrastare lo strapotere dell’olandese. L’indiano della PREMA, tra l’altro ha perso il secondo gradino del podio per una penalità di 20'' inflitta perché gli uomini del suo team hanno asciugato la piazzola di partenza prima del via ed è così precipitato in dodicesima posizione.
Jehan Daruvala, Prema Racing
Photo by: Red Bull Content Pool
La penalità inflitta a Daruvala ha consentito a Pietro Fittipaldi di salire in seconda posizione ed a Roberto Merhi di conquistare il terzo gradino del podio. Lo spagnolo del Campos Racing è stato l'autentico protagonista della corsa della domenica.
Chiamato per sostituire l’infortunato Boschung, e tornato al volante di una monoposto di F2 dopo 4 anni di assenza, Merhi ha sfruttato al meglio ogni opportunità che gli si è presentata e soltanto l’ennesimo passaggio oltre il cordolo quando si trovava in lotta con Daruvala gli è costata una vittoria (a tavolino) che sarebbe stata ampiamente meritata.
Tuttavia vedere un pilota di esperienza. ma lontano dalla F2 da diversi anni, lottare per le posizioni di vertice dovrebbe far riflettere sul livello qualitativo che offre la categoria quest’anno…
Avrete notato che fino ad ora non abbiamo nominato né Drugovich né Pourchaire. Entrambi hanno disputato una Feature Race da incubo. Il brasiliano, scattato con gomme rain, è andato subito in crisi quando la pista si è asciugata ed è immediatamente retrocesso in fondo al gruppo, mentre il francese, che nelle battute iniziali sembrava competitivo, ha pagato un pit lento per poi chiudere la gara alle spalle del diretto rivale in campionato.
Anche in questo caso Pourchaire non è riuscito ad approfittare di una giornata storta del brasiliano per cercare di ridurre in modo deciso il gap in classifica ed adesso si trova alle spalle di Sargeant che sembra aver trovato la fiducia necessaria dopo Silverstone. Theo, se ci sei batti un colpo.
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