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Intervista

De Vries: "Le gare di F.2 sono più emozionanti della Formula 1"

L'olandese della Racing Engineering loda la serie propedeutica affermando come lo spettacolo offerto in questa stagione dalla categoria cadetta sia decisamente superiore a quello visto in Formula 1.

Nyck De Vries, Racing Engineering

Foto di: FIA Formula 2

Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering and Artem Markelov, RUSSIAN TIME collide at the start of the race
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering, leads Charles Leclerc, PREMA Powerteam
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering, Gustav Malja, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering
Nyck De Vries, Racing Engineering

Per Nick De Vries il weekend di Monza non sarà certamente uno di quelli da ricordare. Il pilota della Racing Engineering, infatti, dopo aver ottenuto il secondo tempo in qualifica, alle spalle della sorpresa Matshushita, è stato protagonista della Featuring Race nel bene e nel male.

Nick, per quasi tutti i giri, ha condotto le operazioni resistendo alla costante pressione di Leclerc, per poi andarsi a scontrare con il monegasco proprio dopo l'ingresso ai box della safety car e concludere con una foratura, ed una penalità di 20'' giunta nella notte, una gara che avrebbe potuto regalargli il secondo podio consecutivo da quando veste la tuta della Racing Engineering.

Nella giornata di sabato, caratterizzata da freddo e pioggia spesso battente, abbiamo trovato conforto ed ospitalità nel motorhome della scuderia spagnola, e l'occasione è stata propizia per una piacevole chiacchierata con De Vries.

Sei stato uno dei piloti più sorprendenti dell'anno dopo una stagione in GP3 non propriamente brillante. Ti aspettavi un anno da rookie così?
"Lo scorso anno ho pagato le difficoltà di adattamento alla monoposto di GP3 provenendo dalla Formula Renault 3.5. C'è molta meno downforce, gomme diverse, non ci sono freni carboceramici, le gare sono più corte e senza pit stop. E' stato come fare un passo indietro ed adattarsi è stato difficile ed ha richiesto molto tempo. Abbiamo avuto anche molte problematiche tecniche che non ci hanno aiutato. Charles ed Alex hanno meritato di chiudere ai primi due posti della classifica, mentre io non sono riuscito ad esprimere il mio potenziale. Ad ogni modo non sono sorpreso della mia stagione in F.2. Il team Rapax ha fatto il massimo per darmi il miglior supporto".

Il tuo passaggio in Racing Engineering sembra aver rivitalizzato il team...
"E' sempre stata una scuderia che ha lottato nelle prime posizioni e per la conquista del campionato. Dal momento in cui ho fatto il mio ingresso nel team sono rimasto impressionato dal livello di professionismo mostrato. Da Spa siamo tornati ai livelli che ci competono, ma è merito di tutti, non solo mio, perché ogni persona del team lavora al massimo per migliorare e riuscire a lottare per il podio. Sono molto contento di correre con Racing Engineering, ma voglio comunque ringraziare Rapax, scuderia con la quale mi sono trovato benissimo".

Che idea ti sei fatto della nuova monoposto di F.2 che è stata presentata proprio qui a Monza?
"E' davvero bella. sembra una GP3 in versione XL. Ovviamente le critiche maggiori sono state rivolte all'Halo, ma tutto ciò che di nuovo viene introdotto su una monoposto viene sempre contestato. Sono certo che i fan si abitueranno anche all'Halo. Personalmente sono un amante delle vetture vecchio stile, ma sono certo che anche questa innovazione verrà apprezzata".

A gennaio di quest'anno hai svolto un test con AF Corse. Che sensazioni ti ha regalato quella vettura?
"E' stata la prima volta che mi trovavo al volante di una vettura di GT ed è stata una grande esperienza caduta nel giorno del mio compleanno! Ovviamente non mi sarei aspettato lo stesso livello di performance offerto da una monoposto, ma mi ha impressionato davvero quando ho spinto la vettura al limite. Il test è andato bene, ma quando è arrivata l'opportunità di correre in Formula 2 ho scelto di proseguire con le vetture a ruote scoperte".

Qual è la maggiore difficoltà nel guidare una monoposto con la pioggia battente in un circuito velocissimo come Monza?
"La problematica maggiore non deriva dalle alte velocità che si raggiungono nei rettilieni, ma dalla visibilità. La nuvola d'acqua sollevata dalle altre vetture non ti fa vedere nulla e diventa tutto molto pericoloso perché non riesci a capire dove stai andando. In alcuni casi non si riesce a vedere nemmeno la luce posteriore delle monoposto che hai davanti".

Tra le varie vetture che hai guidato nella tua carriera qual è quella che ti ha regalato il piacere più grande e che vorresti guidare all'infinito?
"Senza ombra di dubbio una vettura del DTM. E' stata la macchina che mi ha sorpreso di più. Quando la vedi e quando ti siedi nell'abitacolo sei certo di attenderti delle performance proprie di una vettura turismo, ma quando la guidi sei scioccato dalle prestazioni simili a quelle di una monoposto. Adoro anche le attuali monoposto di Formula 2. Ogni pilota che mira a salire di livello vorrebbe guidare queste vetture.e le gare sono sempre accese e combattute. Devi essere bravo a gestire gli pneumatici, crearti le opportunità di sorpasso, essere pronto a lottare".

Si parla con insistenza di un tuo passaggio proprio nel DTM con Audi...
"Solo chiacchiere dei giornalisti"

Preferiresti trovarti alla guida di una monoposto di F.2 con coperture dal degrado ridotto come quelle che utilizzavi in WSR 3.5?
"Assolutamente no! Di sicuro sarebbe bello poter spingere sempre, ma noi dobbiamo offrire al pubblico delle gare eccitanti e credo che le gare della Formula 2 al momento siano più emozionanti di quelle della Formula 1...".

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