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Correa critica la FIA: "Il report di Spa non chiarisce molti dubbi"

Il pilota americano ha attaccato la FIA tramite il proprio profilo Instagram affermando di non aver trovato risposte nel report in merito a quanto avvenuto a Spa il 31 agosto.

Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz

Il 7 febbraio il dipartimento di sicurezza della Federazione Internazionale dell’Automobile ha reso noto il report relativo all’incidente avvenuto il 31 agosto sul tracciato di Spa – Francorchamps nel quale ha perso la vita Anthoine Hubert.

Stando a quanto redatto nell’analisi, il tragico evento si è verificato non per responsabilità di singoli individui ma per una serie di fattori che ha provocato una lunga e complessa sequenza di incidenti con quattro piloti coinvolti: Hubert, Correa, Boschung e Giuliano Alesi.

Il francese del team Trident, all’inizio del secondo giro, probabilmente a causa di una foratura dello pneumatico posteriore destro, ha perso il controllo della propria monoposto all’uscita dell’Eau Rouge colpendo le barriere per poi tornare in pista.

Per evitare la monoposto del francese ed i detriti sparsi sul tracciato, Boschung ed Hubert si sono spostati sulla destra andando nella via di fuga di curva 4. Lo svizzero ha rallentato bruscamente ed il pilota del team Arden per evitarlo si è spostato ulteriormente a destra colpendo, però, con la sua ala anteriore il retro della vettura di Boschung.

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Hubert ha così perso il controllo della propria vettura ed ha colpito le barriere di protezione esterne ad una velocità di 216 Km/h con una decelerazione pari a 33,7 g. Dopo l’impatto la vettura del francese è tornata a centro pista esponendo il lato sinistro del telaio verso le vetture che sopraggiungevano dall'area di deflusso della curva 4.

Nello stesso momento, Correa è arrivato sul punto dell’incidente di Alesi colpendo i detriti della Trident del figlio d’arte, danneggiando la propria ala anteriore e perdendo il controllo della sua vettura. Correa ha poi puntato verso destra andando ad impattare violentemente contro l’auto di Hubert ad una velocità di 218 Km/h.

Stando a quanto redatto nel report, i commissari hanno esposto le bandiere gialle 1,8’’ dopo l’impatto di Alesi contro le barriere, mentre lo scontro di Correa con i detriti della Trident del francese è avvenuto 1,5’’ dopo l’esposizione delle bandiere gialle.

A seguito del violento impatto tra la monoposto di Correa e quella di Hubert sono state esposte le doppie bandiere gialle dopo 2,5 secondi, mentre la gara è stata interrotta con bandiera rossa dopo 2,7 secondi.

L’intervento dei soccorsi medici è scattato 12 secondi dopo l’incidente di Alesi, mentre la prima squadra di soccorso, specializzata nell’estrazione dei piloti dall’abitacolo è giunta sul luogo dell’incidente 2 minuti l’impatto.

Per il dipartimento di sicurezza non sono emerse responsabilità di singoli individui ma si è trattato di una concatenazione di eventi che ha portato al tragico incidente nel quale Hubert ha perso la vita e Correa è rimasto gravemente ferito.

Dopo 48 ore dalla pubblicazione del report, Correa ha voluto esprimere la propria opinione sul suo profilo Instagram criticando la Federazione Internazionale. Secondo il pilota americano, che ha lamentato la mancata consegna di una copia del report, l’analisi lascia aperti molti interrogativi.

“Lo scorso venerdì la FIA ha annunciato di aver concluso le indagini relative all’incidente avvenuto il 31 agosto 2019 a Spa-Francorchamps. Il dipartimento di sicurezza della FIA ha impiegato oltre cinque mesi per condurre queste indagini, ma per me il loro riassunto fornisce più domande che risposte”.

“Oltretutto, ho trovato sorprendente che un report dell’incidente completo e dettagliato non mi sia stato fornito così da avere una idea chiara delle conclusioni raggiunte della FIA”.

“Il 31 agosto 2019 un mio amico e collega ha perso la vita, così come lo ha perso la sua famiglia, mentre io ho riportato ferite importanti. Non possiamo cambiare il passato, ma forse tutto questo dolore e questi sacrifici possono avere un senso se servissero a rendere il nostro sport più sicuro”.

“Alla luce di tutto ciò continuerò a lavorare con i miei legali per ottenere una copia completa del report. Spero di trovarmi in possesso del documento per rilasciare ulteriore commenti e capire quali miglioramenti intende attuare la Federazione Internazionale per rendere il nostro sport più sicuro”.

 
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz e Nikita Mazepin, ART Grand Prix
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
Juan Manuel Correa, Sauber Junior Team by Charouz
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