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Ecco le scuse di Ferrucci dopo il crash con Maini: "Non è stato premeditato. Frustrato dalla brutta stagione"

Il pilota italo-americano ha diffuso una lettera di scuse dopo aver causato l'incidente con il suo compagno di squadra Arjun Maini al termine della Feature Race svolta domenica a Silverstone.

Santino Ferrucci, Trident

Santino Ferrucci, Trident

FIA Formula 2

A un paio di giorni dall'ultima manche di gara della FIA Formula 2 sul tracciato di Silverstone, la Feature Race, sono arrivate le scuse pubbliche di Santino Ferrucci, pilota del team Trident protagonista in negativo del contatto arrivato a fine gara tra lui e il compagno di squadra Arjun Maini.

Il pilota italo-americano ha centrato la ruota posteriore destra della monoposto del compagno di squadra nel corso del giro di rientro. Per questo è stato multato di 60.000 euro e, soprattutto, squalificato per i prossimi due eventi, ossia le prossime quattro manche di gara.

Poche ore fa Ferrucci ha pubblicato sul proprio profilo ufficiale di Twitter una lettera di scuse, che, a ben vedere, non ha direttamente indirizzato al compagno di squadra Arjun Maini.

In questa lettera il development driver del team Haas F1 ha cercato di spiegare quanto accaduto in quel frangente, ma anche dopo la gara quando non si è presentato davanti agli steward per spiegare quanto accaduto nel contatto con Maini.

"Voglio mandare le mie più sincere scuse per le mie azioni di domenica, compiute nel corso della gara di FIA Formula 2 sul tracciato di Silverstone. Alla fine della gara ho usato poco giudizio, colpendo la ruota posteriore destra della monoposto del mio compagno di squadra Arjun Maini.

Non avevo alcuna intenzione di farlo, non era premeditato. C'era solo rabbia e frustrazione per com'è andato quest'anno, per ora orrendo. Non ho altre scuse oltre al fatto che sono un ragazzo italo-americano di 20 anni con una profonda passione per il motorsport, che è davvero uno sport molto emozionante. Ci sono state tante speculazioni riguardo quanto mi è passato per la testa in quel momento. Non vuole essere una scusa e mi assicurerò che ciò non accada più.

Ho capito di aver messo in imbarazzo molto persone e voglio chiedere scusa ai miei sponsor. Trident, i miei compagno di squadra, Haas F1, la FIA, FIA F2, i miei tifosi, i miei amici e la mia famiglia.

Voglio anche chiedere scusa agli steward della FIA per non essere stato capace di prendere parte all'udienza nel dopo gara per spiegare quanto accaduto. Sono stato scelto casualmente per il test antidoping, come altri piloti, e questo ha ritardato il mio ritorno nel paddock di oltre un'ora. A quel punto ho dovuto lasciare velocemente il circuito per andare in aeroporto e prendere l'aereo che mi ha fatto tornare negli Stati Uniti per un problema famigliare urgente. Ho mandato una mail al mio manager per spiegare agli steward il motivo per cui ho dovuto lasciare il tracciato".

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