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Ferrari 488 Challenge EVO: il test drive a Fiorano

Abbiamo provato con Miguel Molina la nuova Ferrari 488 Challenge EVO, vettura del Cavallino destinata a competere nel monomarca. Il nuovo kit aerodinamico assicura un aumento del carico aerodinamico del 50% rispetto alla versione precedente, mentre il centro di pressione è stato spostato in avanti del 20% per consentire una maggior precisione all'anteriore. Invariata la potenza sprigionata da V8 turbo: 670 CV sono più che sufficienti...

Sacro timore reverenziale. È questa la prima emozione che provo mentre mi infilo la tuta prima di salire a bordo della Ferrari 488 Challenge EVO. Non si tratta della prima esperienza a bordo di un'auto da corsa, ma ammetto che l'emozione è tanta. Calarsi nell'abitacolo di una GT destinata al monomarca del Cavallino è sempre un qualcosa che ti rimane impresso nella memoria, ancor più se lo scenario della tua “prima volta” è la leggendaria pista di Fiorano, circuito sede del collaudo e dei test di tutti i prodotti della Rossa.

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La 488 Challenge EVO è l'ultima nata firmata Ferrari: si tratta, per chi non lo sapesse, dell'auto destinata a gareggiare nel monomarca della casa in giro per il mondo, tra le serie Europe, Asia Pacific, North America e GB. Abbiamo già visto da vicino quest'auto in occasione delle Finali Ferrari 2019 del Mugello, anche se solo in forma statica. Devo ammettere che rimasi colpito piacevolmente, visti i forti richiami e le derivazioni dalla “sorella maggiore” GT3, come il volante racing e la telecamera posteriore, oltre a rimandi diretti provenienti dal Programma XX.

Quello che mi ha colpito più di tutto, però, è il lavoro di affinamento dei tecnici per quanto riguarda il miglioramento aerodinamico, che adesso vanta un carico complessivo superiore al 50% rispetto al modello che va a sostituire, oltre ad uno spostamento in avanti del 20% del centro di pressione, fattore che agisce in maniera positiva sulla direzionalità dell'auto, con il risultato di una maggior precisione di guida.

Inalterata la potenza del V8 turbo Ferrari, che con i suoi 670 CV offre prestazioni generose, soprattutto se si pensa che l'auto pesa appena 1.300 kg. Migliorato anche l'impianto frenante, fattore che accoppiato ad una gomma studiata appositamente in collaborazione con Pirelli per il Challenge, offre prestazioni consistenti su tutto il periodo della sessione, siano esse prove libere, qualifiche o gara. Un occhio al portafogli è stato dato anche in questo senso: la maggior durata dei freni, come detto, incide positivamente sulla quantità di ricambi necessari per una stagione. E chi ha corso, sa bene di che cifre si parli.

Nuovo il sistema di traction control, che adesso si divide in Dry e Wet, ripartendo il controllo della potenza in due sottocategorie per correre in tutta sicurezza ma con un occhio sempre costantemente indirizzato alla performance.

Il sedile, parlando di interni, è stato sagomato anche per poter ospitare piloti di taglia extralarge e, se non fosse sufficiente, è disponibile una sostituzione con un modello ancora più comodo per tutte le necessità.

Una volta affidato il volante a Miguel Molina, pilota GT Ferrari, rimango colpito. La pista di Fiorano è davvero tecnica: un banco prova perfetto per mettere alla frusta questa tipologia di auto. La 488 Challenge EVO completa un giro di questa pista in 1'15'': si tratta di un valore di assoluto riferimento, se si pensa che migliora di oltre 1'' la prestazione della precedente versione di 488 Challenge, mentre si ferma a 17'' dalla F2004 di Formula 1 di Schumacher. Davvero ammirevole.

Molina è assoluto padrone del mezzo. Maltratta forte la 488 Challenge EVO, ma l'auto risponde sempre presente. È micidiale il carico aerodinamico sprigionato dall'auto, che rimane inchiodata al terreno in ogni situazione. Ad uno sfioro del pedale del gas, l'abitacolo si riempie della musica del V8 da 670 CV: una sinfonia incredibile. Senza nemmeno accorgermi, superiamo i 200 km/h di slancio, prima di rendermi conto di quanto l'auto riesca a staccare tardi grazie alla bontà dell'impianto frenante e del carico aerodinamico. Un lieve movimento dello sterzo e anche il tornantino viene divorato.

Non c'è dubbio: la 488 Challenge EVO è in grado di impressionare. Ferrari fatta e finita, è la porta d'ingresso per gli appassionati del Cavallino al mondo delle competizioni GT. Facile ed immediata, si fa dare del tu senza troppi problemi, ma per portarla al limite la giusta dose di esperienza è necessaria.

Insomma, si tratta di una GT incredibile, destinata a far innamorare tanto gli spettatori quanto i piloti. Benvenuta, 488 Challenge EVO.

Ferrari 488 Challenge Evo
Ferrari 488 Challenge Evo, dettaglio
Ferrari 488 Challenge Evo, dettaglio
Ferrari 488 Challenge Evo
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