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Intervista
Ferrari Challenge Mugello - Finali Mondiali

A volte ritornano: Barde racconta le epoche dei Ferrari Challenge

Da 20 anni il francese ha due passioni che non ha intenzione di mollare: motori e orologi. In questa intervista esclusiva con Motorsport.com, ecco il suo racconto delle avventure in pista con le auto di Maranello, con cui si è cimentato di nuovo quest'anno.

#2, Ange Barde, SF Côte d'Azur Cannes - IB FAST

Le Finali Mondiali Ferrari 2021, sono state l’occasione per rivedere in azione un pilota francese che nei primi anni 2000 è stato protagonista del Ferrari Challenge Europe.

Al Mugello in pista c'era infatti Ange Barde: come piace dire a lui, la sua “zona” di nascita è Le Castellet, circuito che tra l’altro ama molto.

Il francese è stato quattro volte Campione del Ferrari Challenge, tre volte con la 360 Challenge e una con la 430.

Momenti dove l’elettronica non “abbondava” sulle auto da corsa, dove il pilota faceva veramente la differenza. Storiche le battaglie con Cullen, Shovlin e Blancardi, in ogni angolo d’Europa.

Poi nel 2008, fonda la sua azienda di orologi e si dedica totalmente a questo, come racconta in questa intervista esclusiva con Motorsport.com.

Ange, nove stagioni e 4 titoli, cosa ricordi di quel periodo?
"Sono state stagioni bellissime, ricordo i duelli, il debutto con la 360 Modena e soprattutto tanti piloti veloci pronti a battagliare. Sicuramente erano altri tempi, altre macchine e più spensieratezza".

I tuoi antagonisti principali chi erano?
"Michael Cullen e Paddy Shovlin sono senza dubbio gli avversari per eccellenza, ma devo dire che Max Blancardi è quello che mi ha dato più filo da torcere. Per me tra i miei avversari era quello più completo. Comunque le gare erano tiratissime e sbagliare non era contemplato".

Nel 2009 dopo nove stagioni, chiudi con il Ferrari Challenge...
"È stato l’anno nel quale ho fondato la mia azienda, una profonda passione per il motorsport e nel 2010 ho debuttato con il mio marchio di orologeria. Ho disegnato il mio primo orologio, ispirandomi al motorsport e alla componentistica. Allo stesso tempo è un prodotto elegante e sportivo. Ogni collezione è una serie limitata che si chiude con l’ultimo orologio, esistono e esisteranno solo quelli".

Dalla Ferrari 360 Modena, al primo anno della 430, fino ad arrivare alla 488 Challenge con cui sei rientrato in questa stagione, quali differenze hai trovato?
"Parliamo di altri tempi, ci sono tante differenze a partire dall’elettronica. All’epoca non era cosi prevalente, le vetture erano molto più fisiche e la differenza la facevano i piloti che spingevano al limite. Adesso con tutta questa elettronica a bordo, possiamo dire che siano più 'facili', anche se andarci forte è un'altra cosa".

Come è andato il rientro a 52 anni?
"Nonostante l’età sono abbastanza soddisfatto. Il campionato è comunque molto competitivo. Sono stato sfortunato, ci sono tre gare dove non ho fatto punti; alla fine hanno influito sulla classifica. Sono felice di essere ancora nel Ferrari Challenge, adoro queste macchine e questa atmosfera. Adesso devo capire cosa fare per il prossimo anno, l’impegno principale rimane la mia azienda. Comunque a gennaio sarò nuovamente in pista".

Ange Barde, SF Côte d'Azur Cannes

Ange Barde, SF Côte d'Azur Cannes

Photo by: Paolo Belletti

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