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Macao: Habsburg e Sette Camara K.O. all'ultima curva, vince Ticktum

Clamoroso epilogo nella gara sul Circuito da Guia con l'austriaco e il brasiliano che hanno sbagliato clamorosamente regalando il successo al pilota Motopark. Norris e Aron completano il podio. Fuori Eriksson e Ilott.

Dan Ticktum, Motopark with VEB, Dallara Volkswagen

Dan Ticktum, Motopark with VEB, Dallara Volkswagen

Alexander Trienitz

Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Dan Ticktum, Motopark with VEB, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen
Sacha Fenestraz, Carlin, Dallara Volkswagen
Partenza
Joel Eriksson, Motopark with VEB, Dallara Volkswagen
Lando Norris, Carlin, Dallara Volkswagen

Dan Ticktum ha vinto il Gran Premio di Macao di F3 approfittando dell'incidente che ha visto protagonisti i due leader proprio all'ultima curva.

Il pilota della Motopark era terzo dietro a Ferdinand Habsburg e Sergio Sette Camara, con l'austriaco che ha tentato l'attacco al brasiliano all'esterno della "R Bend" portandosi al comando.

Sette Camara ha perso il controllo della sua vettura finendo dritto contro le barriere, ma clamorosamente anche Habsburg è andato largo centrando il muro all'esterno.

Ticktum, che aveva superato Lando Norris e Maximilian Gunther in un'unica splendida mossa alla "Lisboa" un paio di tornate prima, ha tagliato il traguardo con 0"568 di margine proprio sul ragazzo della Carlin, portandosi a casa il successo solamente alla terza gara in F3 e partendo dall'ottavo posto in griglia.

La corsa era cominciata con Joel Eriksson a sfruttare la scia del poleman Callum Ilott per passare in testa alla "Lisboa", prima che si andasse in regime di full-course yellow in seguito ad un incidente con protagonista Marino Sato alla "Fishermen’s Bend".

Una volta sventolata la bandiera verde, il pilota del Prema Powerteam e quello della Motopark si sono toccati: lo svedese ha mantenuto la testa con alcuni danni alla vettura, poi però ha dovuto cedere il passo al compagno di squadra Sette Camara fermandosi sulla salita di "San Francisco".

Ancora una volta i giudici hanno imposto il regime di FCY, convertito poi nella vera e propria safety car, con Ilott rientrato ai box per sistemare i danni, ma ritiratosi successivamente.

Alla ripartenza Sette Camara ha cominciato a soffrire il pressing del duo Gunther-Habsburg, con il nobile che lo ha passato a 5 tornate dalla fine andando però largo al tornantino "Melco" perdendo secondi preziosi dal sudamericano.

Nonostante ciò, quest'ultimo ha rimontato fino a insidiare il leader prima al "Mandarin" e poi alla "Lisboa", senza però riuscire a sopravanzarlo.

Habsburg ci ha riprovato nella parte montuosa del tracciato, proseguendo appaiato fino al doppio botto dell'ultima curva, dal quale è riuscito ad uscirne tagliando il traguardo quarto nonostante la sospensione anteriore sinistra distrutta.

Ticktum ha quindi trionfato davanti a Norris, mentre il podio viene completato da Ralf Aron (Van Amersfoort Racing).

Quinto Gunther davanti a Pedro Piquet (VAR), con Sacha Fenestraz, Guan Yu Zhou, Tadasuke Makino e Jehan Daruvala a completare la Top10.

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