Wolff risentito: "La FIA ha fatto i nomi degli uomini Mercedes nel caso Ferrari"
Il capo di Mercedes Motorsport non contesta la FIA per la dichiarazione pubblica sulla legalità della Rossa, ma per il fatto che si sia personalizzata la questione, citando i nomi di Allison e Sassi, mentre sarebbe bastato fare riferimento al team.
Toto Wolff, Direttore del Motorsport Mercedes AMG F1
Sutton Motorsport Images
Il caso non è chiuso. Alcune tossine rimangono. Dal box ferrarista se ne tornano a casa con l’animo sereno dopo che la FIA ha riconosciuto la piena conformità della batteria della SF71H. A Maranello guardano al futuro con più serenità, come se si è concluso un periodo nel quale la Rossa era sempre sotto osservazione. Non solo per l’utilizzo della batteria, ma anche per il consumo dell’olio, per gli attacchi degli specchietti e per i buchi sul fondo.
Lasciando Monte Carlo c’era la sensazione che si potesse voltare pagina. E, invece, non pare sia così, perché adesso il mal di pancia è venuto alla Mercedes: a Toto Wolff non sono affatto piaciute alcune dichiarazioni di Charlie Whiting.
Il direttore di gara della F1 per chiarire la situazione Ferrari ha tirato in ballo alcuni uomini della sua squadra, James Allison e Lorenzo Sassi, due ex ferraristi approdati alla Stella…
“La FIA ha rilasciato una dichiarazione pubblica sulla situazione. È un loro diritto, ma non è stato emesso alcun giudizio, né c’è stato alcun reclamo, e non è stata alcuna inchiesta. C’è stata solo una dichiarazione stampa della FIA. Noi ci fidiamo di loro. È normale che se si vogliono fugare dei dubbi si chiedano dei chiarimenti: succede in ogni weekend di gara e giorno dopo giorno. Su questo non ho alcun problema”.
Anche perché c’è sempre la possibilità di fare un reclamo…
“Ogni squadra lo può presentare in qualsiasi momento. La FIA non ha detto che è stato emesso un verdetto, per cui se qualcuno volesse protestare, lo può fare. Non ha niente a che fare con la dichiarazione di ieri”.
E allora cosa non è piaciuto?
“Uno dei miei compiti è quello di proteggere le mie persone e se certe nomi sono fatte in un contesto sbagliato, questo è inquietante”.
"Le squadre fanno delle richieste alla FIA ogni giorno, ma penso che non sia importante dire chi ha posto una questione di legalità. Penso che sia sufficiente citare la squadra, senza scendere nei nomi dei singoli. Contesto il modus operandi, non si devono personalizzare le questioni".
Protesterai con la FIA?
“Non si tratta di lamentarsi, quanto parlare. E ho già avuto la discussione”.
Hanno accettato le tue ragioni?
“Cosa ci siamo detti lo voglio tenere privato”.
Si è rotta una buona relazione con la Ferrari?
“E’ una grande balla. Nulla è cambiato: ci rispettiamo. È come giocare a rugby: possiamo lottare duramente in campo per cercare di vincere, ma dopo si può bere una birra insieme. Sfidiamo gli altri in pista, ma allo stesso modo siamo parte della piattaforma della Formula 1 e vogliamo che il campionato abbia successo. Questo è ciò che ci unisce”.
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