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F1 | Wolff: "Contenti dei cambiamenti FIA, ma non dimentichiamo"

La presentazione della W13 è stata per il team principal della Mercedes l'occasione per esprimere la propria opinione sull'uscita di scena di Michael Masi dalla direzione gara dopo i fatti di Abu Dhabi. Toto ovviamente però ha parlato anche delle ambizioni per la prima stagione della nuova era ad effetto suolo della Formula 1.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Foto di: Mercedes AMG

“Si riparte di nuovo, da zero”. La voce di Toto Wolff ha introdotto la presentazione della nuova W13, ovvero la monoposto che traghetta la Mercedes nella nuova era tecnica dopo il filotto di otto titoli Costruttori conquistati dal 2014 al 2021. Al di là degli aspetti tecnici che hanno già reso la nuova vettura oggetto di molte attenzioni, Wolff non ha potuto sottrarsi alle domande in merito alla raffica di domande sulle decisioni comunicate ieri dalla FIA sulla vicenda Abu Dhabi.

A parole sembra tutto in archivio, “non dimenticheremo“, dice Wolff, ma è ora di guardare avanti, esattamente come ha fatto Hamilton. Il team principal della Mercedes ha poi confermato di non aver mai dubitato della presenza di Lewis al via del mondiale 2022, e con la stessa determinazione ha negato di aver chiesto la ‘testa’ di Masi per rinunciare all’appello contro la FIA per l’affaire Yas Marina.

Come giudichi le novità che la FIA ha annunciato ieri e della sostituzione di Michael Masi nel ruolo di direttore di gara?
“Credo che siano state prese delle decisioni corrette, e ho fiducia nei cambiamenti che sono stati ufficializzati. Certamente il ruolo di un direttore di gara non è facile, ora abbiamo due persone con molta esperienza, e questo penso sia un bene, così come credo lo sia la nuova struttura che è stata creata attorno a loro che faciliterà il lavoro ed il processo decisionale. Quindi si, sono contento”.

Mercedes W13

Mercedes W13

Photo by: Mercedes AMG

Quest’anno il budget cap ha imposto un tetto di spesa ridotto di ulteriori 5 milioni. È stato difficile adattarsi? E quanto ha impattato su di voi la restrizione delle ore di utilizzo della galleria del vento?
“È stato molto, molto, difficile strutturare la squadra nel miglior modo possibile tenendo presente il limite dei 140 milioni, ed aggiungo che negli ultimi tempi anche l’inflazione generale ha complicato le cose. Ormai valutiamo ogni spesa con molta attenzione, in passato era più facile poiché potevi percorrere più strade e poi scegliere quella più convincente, ora la decisione va presa prima di iniziare, e bisogna sperare che sia quella corretta. È cambiato drasticamente il modo di operare”

Lewis ha dichiarato durante la presentazione di aver sentito la necessità di staccare la spina per un po' dopo le vicende di Abu Dhabi. Da quando è tornato in squadra sembra ancora più determinato, credi che avrà un desiderio di rivincita?
“Sì. Credo che quello che ha fatto dopo Yas Marina sia stata la cosa giusta, uscire per un po' dal microcosmo della Formula 1 e isolarsi. Posso dire che è tornato alla grande, e certamente è molto determinato e positivo, ancora una volta le avversità che ha attraversato lo renderanno più forte. E come detto…si, è in modalità attacco”.

Dopo i fatti di Abu Dabi Mercedes ha ritirato l'appello con la garanzia che Michael Masi sarebbe stato tolto dal ruolo di direttore di gara?
“Non abbiamo rinunciato all'appello perché una persona avrebbe potuto lasciare la FIA. Non è vero, e non so chi abbia messo in giro questa cosa. Penso una ristrutturazione del modo in cui venivano prese le decisioni sportive fosse necessaria. L'anno scorso è stata una grande stagione, ma ci sono state molte discussioni e non sempre facili da capire”.

Mercedes W13

Mercedes W13

Photo by: Mercedes AMG

Molta gente dopo Abu Dhabi ha pensato ad una gara manipolata…
“Nessuna manipolazione, non è la parola corretta, ci sono state circostanze e decisioni senza precedenti, e per noi è stato sicuramente uno shock. A tre giri alla fine abbiamo ricevuto un messaggio nel quale ci è stato detto che le auto doppiate non potevano sdoppiarsi, e un minuto dopo all'improvviso sono arrivati altri due messaggi in senso opposto. Non sappiamo cosa sia accaduto in quel lasso di tempo, ma di fatto il campionato è finito in quel momento, ed è una circostanza senza precedenti. Ma dobbiamo anche andare avanti, ormai è passato. Con le misure annunciate ieri da Mohammed dobbiamo mettere tutto da parte, anche se non lo dimenticheremo, perché semplicemente non è possibile”.

Avete temuto che Lewis potesse decidere di ritirarsi? Mai avuto un piano B?
“Non mi sono mai preoccupato pensando che se ne sarebbe andato. All'interno della squadra sapevamo che aveva bisogno di prendersi del tempo per riflettere sulle cose, e in particolare per capire come mettersi alle spalle quanto accaduto e tornare nel miglior stato d'animo possibile. Quindi da parte nostra non ci sono mai state preoccupazioni in merito alla possibilità che non tornasse”.

Quanto ha impattato sulla monoposto 2022 il confronto con la Red Bull nella scorsa stagione? È stato difficile restare concentrati su due fronti differenti?
“Non ci sono stati grossi problemi. All’inizio della stagione 2021 avevamo un piano preciso su cosa avremmo potuto fare sulla W12, e lo abbiamo seguito rispettando tutte le scadenze temporali, senza farci condizionare dall’andamento del campionato. Al momento tutto è andato bene, abbiamo acceso la macchina per la prima volta a dicembre, non l’avevamo mai fatto con così tanto anticipo. Ovviamente non è garanzia di successo, siamo coscienti che ci aspetta molto lavoro, ma ci sono segnali incoraggianti”.

Mercedes W13

Mercedes W13

Photo by: Mercedes AMG

La Ferrari ha presentato ieri una monoposto con scelte aerodinamiche molto aggressive...
“La possibilità di avere a disposizione più ore in galleria del vento, è qualcosa che bisogna tenere presente. Il vantaggio di finire in sesta posizione nella classifica costruttori è di un paio di decimi rispetto al primo classificato. Ma è lo spirito del regolamento, e credo che alla fine faccia bene allo sport. Tra poco vedremo dove saranno tutti, personalmente non sto snobbando nessuna squadra perché abbiamo visto nel 2009 con il doppio diffusore cosa è accaduto. Se un team ha trovato qualcosa in grado di cambiare le regole del gioco, almeno all’inizio sarà davanti a tutti”.

Restando sulla Ferrari, credi che possa tornare ad essere il team antagonista di spicco? Come ti spieghi il lungo digiuno che stanno attraversando?
“Da tifoso, amo la Ferrari. Sono il più grande nome della Formula 1 e non è facile accettare che non sia sempre in corsa per vincere dei Gran Premi. Ma vincere i campionati è qualcosa di diverso, servono tanti fattori che si intrecciano perfettamente. Credo che tutti noi, fan di questo sport, vogliamo che la Ferrari sia sempre li a giocarsela, e negli ultimi anni ci sono mancati. La passione di tutti coloro che lavorano alla Ferrari li farà sicuramente sperare di vedere una macchina competitiva, e così anche i tanti tifosi italiani”.

Come hai visto la tua squadra davanti a questa sfida tecnica?
“Da quando sono iniziati i lavori su W13 ho visto un entusiasmo notevole nei membri del nostro team, probabilmente come non avevo mai vista in precedenza, e questo credo sia dovuto alle grandi opportunità che offrono i nuovi regolamenti tecnici. Verso la fine del 2021, quando il progetto di costruzione dell'auto si è davvero concretizzato, ho sentito una grande passione in tutta la squadra, non solo nell'arena tecnica ma anche nelle nostre sedi a Brackley e Brixworth, tutti hanno condiviso un obiettivo con fiducia: ‘Possiamo farcela’”.

Mercedes W13

Mercedes W13

La W13 riporta in pista la storica livrea argento della squadra. Come è maturata questa scelta?
“La livrea nera è stata un messaggio che ha testimoniato la nostra volontà di diventare sempre più una squadra diversificata e inclusiva. È diventata parte del nostro DNA, ma il colore argento delle Silver Arrows è la nostra storia. I nostri colori in futuro saranno argento e nero, sono entrambi simboli a cui teniamo molto, e in merito alla diversità proseguiremo a reclutare le persone che reputiamo migliori indipendentemente dall'etnia, dal sesso, dalla religione o dall'orientamento sessuale. Non è una questione di raggiungere delle quote, ma di mentalità”.

Non ci sono molte squadre che sono riuscite a mantenere un ruolo di riferimento tecnico attraverso diversi cicli e regolamenti. È una sfida che vi affascina?
“Al via dell'ultimo grande cambiamento normativo, ovvero l'era ibrida, abbiamo ottenuto buoni risultati, e ci siamo confermati quando la Formula è passata dalle vetture strette a quelle larghe del 2017. Abbiamo ottenuto un importante numero di successi, ma alla vigilia della stagione che si appresta ad iniziare sono stato molto chiaro con la squadra: non possiamo fare affidamento sui successi delle passate stagioni per avere la garanzia di essere al vertice anche nel 2022, quello su cui possiamo contare è l’esperienza che abbiamo acquisito, sulla nostra cultura e sulla nostra mentalità”.

La squadra lo scorso anno ha fatto la storia con la conquista dell’ottavo titolo Costruttori. Come rifletti oggi su questo traguardo?
“Penso che un giorno guarderemo indietro analizzando i nostri record, e vedremo dove tutto questo ci posizionerà nella classifica delle grandi squadre sportive. Per quanto ne so, nessuna squadra sportiva al mondo ha vinto otto campionati mondiali consecutivi, ma continuiamo a lottare. Siamo umili riguardo al passato e non sentiamo alcun diritto per il futuro: questa è la forza del nostro team e della nostra cultura. C'è sempre una nuova sfida da affrontare e ci sono sempre nuovi record da battere”.

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