Wolff: "Con i nuovi motori non possiamo sbagliare"
Toto Wolff ha lanciato l'allarme in merito alle linee guida che andranno a regolamentare le nuove power unit. Per Wolff non si dovranno ripetere gli stessi errori commessi sia nel 2011 che nel 2012.

Quale sarà il futuro della Formula 1? E’ questa la domanda che si pongono tutti gli appassionati della categoria ed a cui stanno cercando di dare risposta i team, Liberty Media e la Federazione Internazionale.
Se a partire dal 2022 le monoposto verranno rivoluzionate con l’introduzione di un nuovo regolamento tecnico che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe aumentare lo show in pista, è la partita per le nuove power unit che saranno adottate dal 2026 che al momento sta facendo tribolare più una persona.
La crisi economica globale derivante dalla pandemia da COVID-19 ha colpito duramente il mondo dell’auto, e la Formula 1 non può permettersi di sbagliare strada nel definire quelle che saranno le linee guida per i motori del futuro.
Su questo argomento è voluto intervenire Toto Wolff. Il manager austriaco della Mercedes ha voluto sottolineare come la Formula 1 non possa prescindere da quanto stia accadendo nel mondo delle auto di serie per capire quale direzioni prendere nel delineare i regolamenti per le power unit future.
“Le discussioni stanno procedendo in maniera positiva. E’ interessante vedere dove sta andando il mondo dell’industria automobilistica perché tutto il settore si sta spingendo verso la direzione della mobilità elettrica”.
“Nonostante ciò, c’è anche un nuovo modo di guardare al funzionamento dei motori termici combinati con quelli elettrici”.
Ibrido sì, quindi, ma meno complesso. E’ questo il pensiero di Wolff che ha ammesso candidamente come l’introduzione delle attuali power unit sia stato un errore per varie ragioni.
“Credo che la Formula 1 dovrà valutare con attenzione il contenimento dei costi. Sviluppare una power unit completamente nuova non è la strada da seguire”.
“Siamo consapevoli degli errori che sono stati fatti nel 2011 e nel 2012 quando è stato dato il via libera a dei motori molto efficienti ma anche estremamente sofisticati e complessi”.
Quale sarà, quindi, la strada che dovrà seguire la Formula 1 per i motori che verranno introdotti a partire dal 2026? Secondo Wolff si dovrà adottare sempre un motore ibrido, magari più potente, ma alimentato con carburanti di nuova generazione.
“Credo che dobbiamo trovare la giusta combinazione con quello che abbiamo al momento, magari aumentando la potenza ibrida così da avere un miglior rapporto tra l’endotermico alimentato con carburanti sostenibili e le unità elettriche”.
“Non credo che il punto centrale sia la semplificazione quanto il contenimento dei costi. Oltre ad una parte elettrica dotata di una batteria più potente, il futuro si giocherà sui carburanti sostenibili”.
A sostegno della tesi di Wolff è intervenuto Chase Carey. In occasione di un incontro con gli investitori di Liberty Media il CEO uscente ha affermato come la F1 debba puntare all’obiettivo di diventar carbon neutral entro 10 anni.
“In cima alla lista delle nostre priorità, sia per quel che riguarda la sostenibilità che per quel che riguarda il nostro sport, c’è un progetto dedicato allo sviluppo dei motori che possa soddisfare gli obiettivi di sostenibilità non solo dei costruttori, ma anche della società”.
“Per molto tempo la Formula 1 è stata la piattaforma di sperimentazione per i progressi tecnologici in campo automobilistico. Siamo certi che avremo la possibilità di proseguire su questa strada con un motore di nuova generazione che combini la tecnologia ibrida con l’utilizzo di carburanti avanzati”.
“E’ chiaro che l’elettrico sarà sempre una componente fondamentale, ma avere un motore termico carbon neutral è altrettanto importante per soddisfare gli obiettivi di sostenibilità delle Case e dell’intera società”.
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