Wolff: "Capisco perché la Ferrari ha provato una strategia differente"
Secondo il team principal della Mercedes la scelta di azzardare le due soste non era così sbagliata sulla carta, anche perché quella era la strategia inizialmente studiata anche per Bottas.
Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG
Steve Etherington / Motorsport Images
La Mercedes ha svoltato o resterà regina di Spagna? Una domanda a cui non possono rispondere gli avversari del team campione del Mondo, ma anche all’interno dello stesso box Mercedes non ci sono grandi certezze in merito. A confermarlo è Toto Wolff, che non si sbilancia sul futuro preferendo godersi il presente.
A Barcellona per due giorni è stato circondato dal consiglio di amministrazione di Stoccarda e dal presidente Dieter Zetsche, e la pressione del ‘baffo’ si è fatta sentire. Alla fine è andata nel migliore dei modi, e Wolff ha lasciato Montmelò con un grande sospiro di sollievo: pericolo scampato.
Il weekend appena concluso potrebbe essere quello della svolta per la Mercedes?
"Lo spero. Ma dobbiamo considerare che su questa pista ci eravamo confermati competitivi già nei test invernali, penso che il circuito si adatti bene alla nostra monoposto, così come l'asfalto ed anche il clima che abbiamo avuto nel fine settimana. Per questo farei attenzione nel trarre delle conclusioni affrettate. Abbiamo visto variare i livelli di performance da una pista all’altra, a volte anche da un giorno all’altro. Credo che al momento sia saggio andare avanti guardando al prossimo weekend, senza pensare troppo nel lungo periodo".
Lewis ha dichiarato di aver trovato il feeling perfetto con la monoposto. Cosa è cambiato?
"Si, abbiamo visto quanto abbia interpretato al meglio una monoposto che si è comportata come i piloti speravano. Abbiamo deluso Lewis a Melbourne commettendo un errore quando aveva in tasca la vittoria, e questo forse è rimasto un po' nella sua testa. Direi che dopo questo weekend tutto è alle spalle, i piloti hanno bisogno di risultati per voltare pagina".
Nel fine settimana si è parlato molto di pneumatici…
"C'è molta discussione. Nei test invernali su questa pista abbiamo visto grandi vesciche sulla maggior parte delle monoposto, ed è comprensibile che Pirelli sia corsa ai ripari, raggiungendo l’obiettivo. Come si è visto durante tutto il weekend, problemi non ce ne sono stati. Questo ha fatto la differenza? Direi di no, visto che nei test invernali con i pneumatici tradizionali il nostro gap prestazionale era ugualmente grande, se non anche maggiore di quello visto nel weekend di gara. Quindi non credo che ci sia stata alcuna influenza dal fronte gomme".
Torniamo alla gara. Il pit-stop di Lewis è avvenuto nel giro programmato?
"Eravamo preoccupati dal pneumatico anteriore sinistro, non tanto sulla monoposto di Lewis, quanto dalle immagini della macchina di Sebastian e da quanto abbiamo visto dopo il pit-stop di Valtteri: la sua gomma era praticamente a zero. Abbiamo così deciso una sosta un po' anticipata per Lewis, al fine di non correre rischi. Non era la strategia perfetta, sapevamo che sarebbe tornato in pista dietro Verstappen e che sarebbe stato difficile superarlo, ma abbiamo dato priorità alla sicurezza".
Prima del secondo pit stop di Vettel, era già pianificato che Bottas avrebbe terminato la corsa con una sola sosta?
"No, ma abbiamo visto che Valtteri non riusciva ad arrivare in zona DRS con Sebastian, quindi abbiamo deciso di provare, ed è andata bene".
Siete stati sorpresi nel vedere Vettel tornare in pit lane per la seconda sosta?
"No, ci stava, abbiamo visto a Shanghai che quella strategia ha funzionato con le Red Bull, e forse la Ferrari pensava a questa possibilità. Capisco perfettamente che abbiano provato una strategia differente".
Sembra che in questa stagione i team clienti Ferrari stiano andando meglio di quelli Mercedes…
"Dobbiamo scoprire cos'è successo al motore di Ocon, e la Williams sta attraversando un periodo difficile, ma penso che si riprenderanno, sono una squadra di grande tradizione e spero di rivederli di nuovo in prima fila".
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