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Wolff allarmato dalla Brexit: "Per i team con sede inglese è la madre di tutti i casini!"

Il team principal Mercedes teme gli effetti negativi della Brexit su 7 dei 10 team di F1: "Abbiamo dipendenti di 26 nazioni differenti, siamo una comunità con una grande rappresentanza di persone provenienti dall’Unione Europea. Bisogna fare qualcosa per evitare la fuga dall'UK".

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e Toto Wolff, Direttore del Motorsport, Mercedes AMG F1

Mark Sutton / Motorsport Images

Toto Wolff ha lanciato l’allarme: la Brexit rappresenta una grande minaccia per le squadre (sette su dieci) che hanno sede in Gran Bretagna. Il team principal della Mercedes non ha usato giri di parole, definendo la Brexit un vantaggio enorme che sarebbe concesso alle squadre residenti fuori dal Regno Unito, citando Sauber e Ferrari.

“La Formula 1 sta alla Gran Bretagna come la Silicon Valley agli Stati Uniti – ha spiegato Wolff – è un’eccellenza. Ma le cose per noi sono destinate a complicarsi molto. Siamo squadre che viaggiamo per 21 Gran Premi più test, entriamo ed usciamo in continuazione dal Regno Unito. Il nostro è un team internazionale: tra la sede di Brackley e quella di Brixworth abbiamo dipendenti di ventisei nazionalità differenti, siamo una comunità con una grande rappresentanza di persone provenienti dall’Unione Europea, e posso solo immaginare i problemi che potremo avere: è la madre di tutti i casini”.

L’allarme lanciato da Wolff non è eccessivo. La burocrazia legata ai nuovi criteri necessari per i permessi di soggiorno sarà molto più complessa di quella attuale, così come quella legata ai visti per la logistica, uno dei nodi cruciali. L’allarme include anche le tempistiche di attraversamento delle dogane, una problematica importante soprattutto quando il calendario impone due gare back-to-back, ovvero programmate a sette giorni di distanza una dall’altra.

“David Richards ha consigliato alle squadre di Formula 1 di lasciare il Regno Unito – ha proseguito Wolff – ne abbiamo discusso durante il periodo natalizio arrivando a credere che dovremmo farci sentire in qualche modo perché la nostra industria è a rischio”.

Wolff ha infine ammesso che anche un piano d’emergenza non è una follia, e va considerato:
“Stiamo guardando attraverso i vari scenari con Mercedes Benz UK, perché l’impatto non è solo sulla Formula Uno, ma anche per la Casa madre che ha fornitori nel paese. Se la Brexit come è pensata oggi dovesse diventare operativa senza accordi di settore, sarebbe un incubo per la nostra gestione, uno scenario che non voglio neanche immaginare”.

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