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Toto Wolff vuota il sacco e racconta le sue verità su questa Formula 1

Il capo Mercedes spiega che non vuoei lasciare il team nel quale ha un ruolo peciale. Domani parlerà con i piloti per evitare sorprese alla prima curva. Toto non si aspetta che Lewis voglia andare alla Ferrari, ma crede che nel paddock ci siano sei-sette piloti in grado di vincere un mondiale.

Toto Wolff, Direttore Esecutivo (Business), Mercedes AMG

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Solitamente chi dover giustificare una performance in pista è reduce da una giornata poco positiva. Curiosamente dopo l’ennesimo trionfale pomeriggio in cui la Mercedes è stata capace di monopolizzare la prima fila della griglia di partenza, Toto Wolff si è visto porre una domanda singolare: “Crede che la Formula 1 possa sopravvivere ad un dominio come quello Mercedes?”.

Wolff è stato preso in contropiede (per qualche secondo) poi ha detto la sua:
“È difficile per me rispondere a questa domanda. Posso dire che tutti coloro che lavorano in Mercedes spingono tantissimo, ed è ciò che ci fa migliorare ogni singolo giorno. Non possiamo lavorare per poi chiederci se va bene o meno per la Formula 1, non c’è molto che possiamo fare in questo senso, amiamo il nostro lavoro e… questo è tutto”.

Wolff si è quasi dovuto giustificare per l’appetito esagerato di un team che sembra non saper più perdere, ma sono dolci problemi. Nonostante il periodo idilliaco, Wolff alla vigilia del Gran Premio di Spagna qualche grattacapo lo ha comunque avuto, a causa di alcune indiscrezioni secondo le quali il boss della Mercedes starebbe discutendo un possibile passaggio (nel 2021) al timone di Formula 1, ovvero Liberty Media. Wolff ha risposto oggi, e lo ha fatto in modo decisamente chiaro.

 

Ci sono stati molti commenti su un suo possibile ruolo in Formula 1. Cosa risponde?
“Ho sentito le speculazioni e ribadisco che non ho un ruolo ‘normale’ in Mercedes. Sono in una posizione molto speciale, sono azionista della squadra, amo stare in questo gruppo e le relazioni per me sono molto importanti. Sono felice di essere dove sono, e lo sono ogni giorno. Per di più ho ancora alcuni anni garantiti nel mio contratto. Comunque non ho previsto alcun cambiamento oltre il 2020”.

La presenza della Mercedes in Formula 1 sarà un elemento chiave nelle decisioni che prenderà in merito al suo futuro?
“No. In questo momento la Mercedes sta traendo molti benefici dal programma F1, a cui ha affiancato anche la presenza in Formula E, una sorta di start-up, un progetto interessante da affiancare alla piattaforma globale quale è un Mondiale storico come la F1".

"Ritengo la Formula 1 in un buon momento, l'anno scorso abbiamo registrato più di mezzo miliardo di spettatori unici, i numeri sono cresciuti anche se stiamo affrontando alcuni problemi come qualsiasi altro sport. Onestamente oggi mi sento in un buon posto e Mercedes non ha dato alcuna indicazione che possa far pensare ad uno stop di questo programma ma, al contrario, ci stiamo confrontando sui vantaggi che ne derivano".

"Tra 10 anni l'intera industria automobilistica potrebbe essere diversa, magari completamente elettrica e non ha senso oggi dire dove saremo nel lungo periodo. Ma posso dire che nel breve-medio termine la presenza in Formula 1 ha molto senso per una Casa come Mercedes”.

Domani scatterete dalla prima posizione. Ha pensato alla possibilità che potrebbe ripetersi un contatto come nel 2016 tra Nico e Lewis?
“Non siamo preoccupati. Sappiamo che il passaggio alla prima curva è molto delicato, e in generale il primo giro è sempre cruciale qui a Barcellona. Ma abbiamo due piloti che si rispettano molto, sia in pista che fuori, e la situazione attuale credo che sia molto diversa rispetto a quella del 2016".

"Rispettiamo la rivalità tra Lewis e Valtteri, pensiamo che si intensificherà con il proseguire della stagione se la lotta per il titolo diventerà una storia tra loro due, ma siamo pronti ad affrontare la situazione e lo faremo in totale trasparenza".

"Domani prima della gara parleremo come sempre, guarderemo dei video e ipotizzeremo degli scenari. Sia Lewis che Valtteri sono ben coscienti del grande sforzo che garantisce tutta la squadra, e sanno che non devono metterlo a rischio”.

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L’avvio del Mondiale 2019 è stato eccezionale. Crede che la squadra quest’anno sia la migliore che abbiate mai avuto?
“La storia di questo gruppo di lavoro è stato finora un bel viaggio. Il livello di preparazione raggiunto da tutti i componenti, la soddisfazione arrivata dai risultati e la motivazione ad andare avanti migliorandosi è sempre altissima. Ci piace quello che facciamo e vogliamo continuare a spingere".

"È un gruppo molto, molto forte, che lavora in un’atmosfera calma, positiva, e con l’enorme privilegio di aver vinto cinque titoli mondiali e di essere in corsa per il sesto, obiettivo che nessuno ha mai centrato prima. E questo è qualcosa che ci unisce in questo viaggio”.

Ha confermato di essere cosciente che Lewis un giorno potrebbe andare alla Ferrari...
“Ciò che ho detto qualche settimane fa, è che bisogna sempre considerare la possibilità che un pilota un giorno possa voler guidare una Ferrari. È il marchio di Formula 1 più iconico e con la maggiore tradizione, e capisco e rispetto se un pilota manifesta un tale desiderio".

"Anche all'interno del team ne abbiamo discusso, Lewis incluso, ne abbiamo parlato quando è stato negoziato l’ultimo contratto. Non si può far finta di non capire che un pilota voglia esplorare tutte le opportunità, e ciò che ha reso forte il rapporto tra noi e Lewis è stata proprio la trasparenza".

"Al momento tutto è fantastico, gli stiamo fornendo un'auto che gli consente di raggiungere i suoi obiettivi, e se continueremo ad avere una vettura con queste performance penso che non ci sia motivo per cercare alternative, e Lewis sa bene quanto ci farebbe piacere che restasse. Se poi un giorno le strade si divideranno, allora ognuno di noi proverà a raggiungere il successo con altri contesti di lavoro, non sarà un dramma”.

Potrebbe immaginare Sebastian al posto di Lewis?
“Assolutamente. Credo che ci siano sei o sette piloti nel paddock che hanno le capacità e l'intelligenza per poter vincere un Mondiale. Due di loro sono con noi, e spero che ci restino a lungo, ma sappiamo che ce ne sono altri che ci piacciono, e Sebastian è sicuramente uno di loro”.

Avete parlato della possibilità che resti ancora il diritto di Veto?
“Mi piace il veto. Penso che ci protegga dalla follia”.

Questo weekend stiamo vedendo un’immagine diversa dei valori in campo rispetto ai test pre-campionato. È dovuto alle evoluzioni?
“I test invernali sono sempre… più freddi e il contesto è totalmente diverso. Quando si corre il Gran Premio questa pista presenta sempre il problema del surriscaldamento nel terzo settore, una difficoltà che nei test invernali non c’è a causa delle basse temperature che nascondono le difficoltà. Questo credo sia un primo motivo, ed il secondo è che se osserviamo le monoposto in pista oggi non sono le stesse dei test, tutti hanno introdotto molti aggiornamenti mirati ad ottimizzare il carico aerodinamico, la gestione degli pneumatici ed altri aspetti".

"Già durante i test la situazione si era evoluta molto, poiché solo negli ultimi due giorni abbiamo capito meglio la vettura. E aggiungo che le i valori visti in campo oggi potranno cambiare ancora, noi stessi pensiamo di avere delle aree in cui possiamo migliorare”.

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