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Williams in caduta libera: Sirotkin teme di finire a muro in ogni giro lanciato!

La disastrosa FW41 paga un secondo e mezzo dalla McLaren di Vandoorne che è l'ultimo davanti alle monoposto di Grove. Stroll è deluso: "Pochissimo grip, cordoli inutilizzabili e trazione scarsa: mettete insieme tutto questo e capirete le nostre difficoltà!".

Sergey Sirotkin, Williams FW41

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sergey Sirotkin, Williams Racing, parla con un ingegnere
Sergey Sirotkin, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams Racing
Ingegneri al lavoro sulla monoposto di Lance Stroll, Williams FW41
Lance Stroll, Williams FW41
Lance Stroll, Williams FW41
Sergey Sirotkin, Williams Racing, con Paddy Lowe, Williams Racing

Il buio della notte di Singapore nel box della Williams è un buio decisamente pesto. Che il 2018 per il team inglese non sarà una stagione da ricordare è cosa ormai nota, ma l’impressione è che la situazione sia decisamente in picchiata e non accenni ancora a toccare il fondo.

Ma la buona notizia per la squadra diretta da Claire Williams e Paddy Lowe è che immaginare qualcosa di peggiore rispetto a quanto visto ieri sul circuito di Marina Bay è francamente difficile, con Lance Stroll e Sergey Sirotkin tristemente nelle ultime due posizioni.

I due piloti Williams sono stati gli unici a non scendere sotto la barriera del minuto e quarantuno secondi, ma non è tanto il gap dai primi ad essere eclatante (oltre cinque secondi) ma il divario dalla McLaren di Vandoorne, ovvero il più vicino degli avversari: oltre un secondo e mezzo!

Sergey Sirotkin questa volta non è riuscito a sfoggiare la solita diplomazia, definendo una lotta per la ‘sopravvivenza’ scendere in pista con la Williams attuale.
“Direi che ‘sopravvivere’ è la parola giusta per definire il tutto – ha spiegato il russo – quando entri in pista speri sempre che le cose possano essere migliori grazie alle modifiche fatte dopo la sessione precedente, ma poi inizi a spingere e ti rendi conto che è già un’impresa non finire contro le barriere. Nel mio primo giro lanciato mi sono preparato al botto due volte, e solo per fortuna non è successo! Non è certo questo il modo migliore per disputare una qualifica su un circuito cittadino, non hai feeling, non hai fiducia, ed ovviamente neanche il piacere di essere in pista”.

Lance Stroll oggi al via avrà alle sue spalle solo il commissario che sventolerà la bandiera verde, una situazione non proprio incoraggiante.
“Pochissimo grip, cordoli inutilizzabili e trazione scarsa – ha spiegato Stroll – mettete insieme tutto questo su una pista cittadina e capirete le difficoltà con cui abbiamo dovuto lottare. Non è possibile forzare l’ingresso in curva, e quando vai sull’acceleratore in uscita devi stare molto attento a dove va il posteriore. Passi facilmente dal sottosterzo al sovrasterzo, e più forzi, più perdi tempo”.

Il responsabile tecnico della Williams, Paddy Lowe, ormai sembra impermeabile alle critiche piovutegli addosso durante questa stagione.
“È stato una shock ritrovarci in questa situazione dopo il buon weekend di Monza – ha spiegato l’ingegnere britannico – abbiamo visto che c’è un distacco importante tra noi e tutti gli altri, quindi dovremo analizzare e imparare dagli errori commessi”.

Lowe, arrivato in Williams ad inizio 2017 fresco del titolo Mondiale conquistato con la Mercedes, doveva essere l’uomo della rinascita del team inglese, colui che avrebbe dovuto tracciare una nuova direzione tecnica. Ma finora l’unica certezza è che sotto la sua direzione la Williams sta vivendo il periodo più buio della sua storia in Formula 1, lunga ben 42 anni.

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