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Williams in crisi. Lowe: "Non sappiamo ancora perché l'ala nuova facesse stallare il diffusore"

Il direttore tecnico del team di Grove ammette di non aver ancora trovato il motivo del guaio aerodinamico provocato dalla nuova ala introdotta a Silverstone.

Sergey Sirotkin, Williams FW41

Sergey Sirotkin, Williams FW41

Andrew Hone / Motorsport Images

Il fine settimana di Silverstone è stato un vero e proprio calvario per la Williams. Sia Lance Stroll che Sergey Sirotkin sono stati eliminati in Q1 per le scarse prestazioni delle FW41, ma questa è una situazione che purtroppo persiste da inizio stagione.

A peggiorare la situazione è arrivata una nuova ala posteriore. Questa, invece di integrarsi nel pacchetto aerodinamico come previsto dagli ingegneri di Grove, ha addirittura reso la vettura ancor più inguidabile.

All'attivazione del DRS, in alcuni momenti l'ala mandava in stallo il diffusore. Questo creava gravi scompensi di carico aerodinamico che rendevano le FW41 impossibili da pilotare e difficile da guidare.

Questa situazione è stata definita "Intermittente ma piuttosto catastrofica" dal direttore tecnico Paddy Lowe, chiamato in Williams per cercare di risollevare le sorti del glorioso team e, almeno sino a ora, una delle delusioni più cocenti della stagione.

Lowe ha parlato della nuova ala posteriore a Motorsport.com, cercando di minimizzare quelli che sono stati i problemi incontrati nel corso del fine settimana ma non potendo però nascondere il fatto di non aver ancora trovato né risposte, né tantomeno rimedi.

"La situazione comportava una forte perdita di carico aerodinamico e questo non era certo sicuro per i piloti. Chiaramente avremmo potuto considerare di non usare il DRS, ma non sarebbe stata vera competizione".

"Penso che la situazione si possa risolvere, ma al momento non abbiamo alcuna spiegazione, non abbiamo risposte riguardo quanto è accaduto alla monoposto una volta montata la nuova ala posteriore. Dovremo fare ulteriori indagini".

"Penso che non ci sia nulla di fondamentalmente sbagliato nell'ala. E' qualcosa che non ha funzionato, una combinazione di fattori che ha dato il via a questo fenomeno. Speriamo però di non prendere più il via di un GP con entrambe le vetture in pit lane. E' un'esperienza che non vorrei ripetere".

Informazioni aggiuntive di Oleg Karpov

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