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Whiting: "La protezioni degli abitacoli può essere estesa alle serie propedeutiche

Charlie Whiting, responsabile FIA sulla sicurezza, auspica che l'Halo o il parabrezza Red Bull Racing possano in futuro essere adottati anche dalle monoposto delle serie addestrativa con costi molto ragionevoli.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, in pista con l'Halo

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, in pista con l'Halo

Giorgio Piola

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 con il parabrezza
Charlie Whiting, FIA Delegate
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 con il parabrezza
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, in pista con il sistema halo
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 scavalca il parabrezza
L'Halo usato sulla Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H con il cockpit system F1 Halo
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12 con il parabrezza

I tecnici della FIA stanno valutando i progetti dell’Halo e del parabrezza Red Bull Racing per valutarne l’eventuale introduzione sulle monoposto 2017, se le squadre riterranno che una delle due proposte sarà maturo per essere utilizzato.

Anche se l'uso di un tale dispositivo sarebbe limitato solo alle monoposto di Formula 1, Charlie Whiting è convinto che ci potrebbe essere una rapida ricaduta del nuovo dispositivo di sicurezza anche in altre categorie per contribuire a renderle ancora più sicure.

Quando Motorsport.com ha chiesto a Charlie Whiting cosa ne pensa ha ammesso: "Non saprei dire. Molto dipenderà se ci sarà la possibilità di trovare soluzioni non troppo costose”

"So che i costi non dovrebbero essere un argomento di discussione, ma quando si parla di nuovi dispositivi di sicurezza bisogna essere realistici. Ci deve essere il modo di introdurre questa novità in modo sensato”.

"La ricaduta della protezione dell’abitacolo in GP2, GP3 e in Formula 3 è inevitabile. Dovremo agire con cautela come è successo con i caschi in carbonio che erano stati pensati solo per la per i piloti di F.1”.

"Poi poco a poco, questi caschi molto tecnologici sono diventati sempre meno costosi. E ora li vediamo anche nelle altre categorie. Lo stesso è stato con i cavi di ritenzione delle ruote”.

"Dove c'è la possibilità di produrre un gran numero di pezzi, il costo può diventare ragionevole. E’ per questo che penso che la ricaduta della protezione della testa del pilota nella altre categorie propedeutiche sia un passaggio inevitabile".

Sicurezza e spettacolo

Whiting è fermamente convinto che qualsiasi cosa possa migliorare la protezione della testa del pilota non dovrà essere visto come uno sfregio allo spettacolo in F.1, anche se sono stati molti quelli che non hanno gradito né il parabrezza Red Bull, né l’Halo.

"Devi solo avere un incidente per scoprire cosa è pericolo - ha proseguito Charlie - Non c'è niente di meglio che vedere un pilota uscire incolume da una macchina incredibilmente danneggiata, come è accaduto a Fernando in Australia”.

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