Whiting ha parlato con Verstappen della sua difesa su Hamilton
Il direttore di gara ed i commissari hanno discusso con Max del suo spostamento in frenata, ma non hanno preso provvedimenti. Il pilota della Red Bull ha spiegato: "Penso fosse abbastanza lontano per vedere che stavo chiudendo".
Foto di: XPB Images
Max Verstappen si è difeso in pista dall'attacco finale di Lewis Hamilton nel GP del Giappone, portando a casa un secondo posto prezioso nella lotta per la piazza d'onore nel Costruttori tra la Red Bull e la Ferrari.
Ancora una volta però il talento olandese è stato accusato di essere un po' troppo aggressivo nella manovra di difesa (Hamilton via radio lo ha fatto notare subito, ma poi non ha polemizzato più di tanto a freddo).
Pur essendo stato richiamato verbalmente dal direttore di gara Charlie Whiting e dai commissari di gara, che gli hanno spiegato che la FIA non intende lasciare che gli spostamenti in frenata divengano una pratica comune, Max ritiene di non aver fatto nulla di sbagliato.
"Non avevo intenzione di aprire la porta e dirgli 'vai'. Naturalmente l'ho visto muoversi e quindi ho subito chiuso la porta. Penso che fosse abbastanza lontano per vedere che stavo chiudendo il varco" ha spiegato nel post-gara.
Il pilota della Red Bull ritiene di essere stato bravo a gestire la situazione, nonostante un gap di motore con Hamilton: "Facciamo ancora un po' fatica sui rettilinei, penso che perdessimo facilmente tre decimi. Sapevo che era fondamentale quindi uscire bene dalla curva 14 e dall'ultima chicane: per fortuna sono riuscito a farlo".
L'aspetto più importante però è l'essere riusciti a guadagnare ancora qualche punticino sulla Ferrari, che ora è lontana 50 punti nel Costruttori: "In questo momento la cosa più importante è stare davanti alla Ferrari. Le loro penalità ci hanno un po' aiutato questo fine settimana, perché erano andati forte in qualifica. Però in gara siamo riusciti a tirare fuori il massimo e siamo felici per questo".
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