Webber: "Hamilton avrebbe potuto essere più duro contro Rosberg"
L'ex pilota di Formula 1 Mark Webber ritiene che Lewis Hamilton avrebbe anche potuto portare ad un altro livello le sue tattiche per contrastare Nico Rosberg nel GP di Abu Dhabi.
Foto di: Mercedes AMG
Hamilton, che ad Abu Dhabi aveva bisogno di vincere con Rosberg fuori dal podio per ottenere il quarto titolo iridato di Formula 1, ha tentato di rallentare il suo compagno di squadra per farlo raggiungere dalle vetture che seguivano nel finale della corsa, mentre le Mercedes occupavano le prime due posizioni.
Anche se Hamilton è andato contro gli ordini di squadra nel tentativo di ostacolare Rosberg, questa tattica non ha negato il titolo al tedesco ed ha suggerito alla Mercedes che possa essere necessario ripensare al suo approccio nel 2017.
Per Webber invece la strategia di Hamilton non è andata oltre il limite di ciò che è accettabile. Anzi, secondo lui c'era il margine per ostacolare ancora di più il compagno di squadra.
"Ha fatto quel che ha potuto, ma avrebbe anche potuto essere molto più duro, alzando ancora il livello della sua strategia" ha detto Webber a Motorsport.com.
"Solo loro due (Hamilton e Rosberg), e forse alcuni ingegneri, sapranno realmente quanto ha guidato piano. Sicuramente è stata la doppietta più lenta che abbiamo visto in epoca moderna, perché era evidente che le vetture non fossero neanche stressate".
"La maggior parte delle persone competitive, hanno sempre il cervello acceso per pensare a come rendere la vita il più difficile possibile al rivale. Non ha resto la vita impossibile a Nico. Avrebbe anche potuto salire ad un altro livello, ma non lo ha fatto".
"Se la cosa gli fosse sfuggita completamente di mano, ad un certo punto Nico avrebbe anche potuto dire "sai cosa c'è amico? Io me ne vado, ci diamo un po' battaglia e andiamo nelle barriere insieme".
"Ecco, questo è l'altro modo in cui si poteva guardare e Lewis probabilmente lo sapeva bene. Penso che abbia giocato sul giusto limite e io non mi sento disturbato da questo".
Hamilton non ha perso solo per l'affidabilità
Webber ha anche insistito che non fosse giusto dire che la vittoria di Rosberg fosse immeritata, nonostante le rotture alla power unit di Hamilton hanno favorito l'ascesa del tedesco.
"In passato ci sono stati dei campionati decisi dai problemi tecnici, può succedere. Lewis ha fatto grandi cose negli anni passati, ma penso che lo scorso anno si possa dire che anche per Nico non è filato tutto liscio tecnicamente".
"Penso che non si possa negare che Nico ha fatto il suo lavoro. Non c'è nessuno al mondo che possa dire il contrario. Se qualcuno riesce a tirare fuori il massimo, per quanto tu possa essere dispiaciuto, non puoi dire che non si sia meritato il successo. E questo vale anche in questo caso".
"Sappiamo tutti che Lewis con gomme fresce è velocissimo. E' Lewis e tutti amiamo vedere quello che è capace di fare".
Webber poi ha sottolineato che i problemi meccanici non sono stati l'unico motivo per cui Hamilton è stato battuto.
"Lewis probabilmente ha perso più di 25 punti per i problemi in partenza, poi nel contatto in Bahrain, a Baku, a Suzuka. Ma anche nella partenza di Melbourne".
"Ho parlato con Nico quella notte in aeroporto e mi ha detto che Lewis non aveva fatto correttamente la procedura per la partenza abortita".
"E purtroppo, ne so di più di chiunque altro, che significato ha iniziare bene per l'equazione del campionato".
"Lewis si è visto regalare la vittoria a Monaco dalla Red Bull e quelli sono stati punti pesanti. Tuttavia, questo è quello che può capitare in ogni stagione, le cose vanno così".
Intervista di Jonathan Noble
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