Villeneuve: "Torneremo a vedere pochi sorpassi, ma determinanti"
Secondo l'ex campione del mondo, la Formula 1 ha preso la strada giusta a livello regolamentare, perché vede le nuove monoposto "da uomini e non da ragazzini". Per lui è inutile avere 40 sorpassi a GP, ma drogati dal DRS.
Foto di: XPB Images
Jacques Villeneuve, campione del mondo di F.1 venti anni fa (ricordate la ruotata di Michael Schumacher a Jerez nel GP decisivo?), ha voluto vedere in pista le nuove monoposto: il canadese di 45 anni, opinionista di SKY, era a Barcellona per farsi un’idea delle macchine con le gomme larghe e più carico aerodinamico.
"Adesso le monoposto sono più aggressive – racconta Jacques – sono tornate a essere impegnative da guidare, faticose da portare al limite. Molte curve adesso si fanno in pieno, segno che il carico aerodinamico è aumentato e il grip delle gomme larghe permette di avere carichi laterali che arrivano a quasi 6G. Si è tornati a macchine che devono essere guidate da uomini e non ragazzini…".
È tutto vero, però le indicazioni che arrivano dalla pista sono molto chiare: non vedremo molti sorpassi. E, forse, ne risentirà lo spettacolo…
"Credo che siamo sulla strada giusta. Non sarei così critico. Certo rimane ancora il DRS a drogare i sorpassi in fondo al rettilineo, e l’ala mobile sarà una delle cose da togliere in futuro, ma l’indirizzo normativo mi sembra quello corretto".
L’incremento del drag (resistenza all’avanzamento) renderà complicati i sorpassi…
"Ancora? Ma è sempre stato così! Nelle gare del passato che si ricordano si sono visti due o tre sorpassi, non di più. Ma erano manovre da ricordare dove la qualità del mezzo valeva il coraggio del pilota. Non attacchi teleguidati da un pulsante. Chi si aspetta un sorpasso ad ogni staccata rimarrà deluso, ma penso che torneremo a vedere quelle poche azioni che determineranno il risultato e rimarranno impresse nella testa dei fan. La Formula 1 si sta rimettendo sulla carreggiata".
Cosa bisognerebbe cambiare?
"Abolirei le power unit. La Case investono cifre esorbitanti nello sviluppo di soluzioni che alla fine non servono al prodotto di serie. Sono motori che non danno emozioni come i vecchi aspirati: le nuove monoposto hanno prestazioni da record, ma non se ne ha la percezione sonora. È un peccato, perché adesso le F.1 sono toste da guidare…".
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