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Conferenza stampa

Vettel: "Hamilton in Ferrari? Non ho veti, ma io sono contento con Kimi"

Il pilota del Cavallino ha risposto così quando gli è stato chiesto se sarebbe disposto ad accogliere Lewis a Maranello. Riguardo a Monaco, non crede che la Rossa avrà le difficoltà di Barcellona, anche con il passo lungo.

Sebastian Vettel, Ferrari, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggiano in griglia dopo le Qualifiche

Sebastian Vettel, Ferrari, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggiano in griglia dopo le Qualifiche

Steven Tee / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 e Sebastian Vettel, Ferrari, nella conferenza stampa
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09, Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H
Sebastian Vettel, Ferrari e Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 festeggiano nel parco chiuso
Sebastian Vettel, Ferrari SF71H lotta con Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 EQ Power+
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, 2° classificato, Sebastian Vettel, Ferrari, 1° classificato, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, 3° classificato, sul podio don il delegato Ferrari per il trofeo Costruttori

Lo scorso anno la Ferrari fece una grande doppietta nel GP di Monaco, con la vittoria di Sebastian Vettel davanti a Kimi Raikkonen. Le strade del Principato sembrano quindi l'habitat miglior per provare a riscattare un GP di Spagna da dimenticare, nel quale per la prima volta in questa stagione le SF71H hanno mancato l'appuntamento con il podio.

Proprio da qui è ripartito il pilota tedesco, spiegando che nei test dei giorni successivi al GP probabilmente i tecnici del Cavallino hanno individuato i problemi che hanno condizionato il weekend, anche se in ogni caso a Monte Carlo sarà una storia differente, perché la pista è molto diversa da quella catalana.

"Credo che sia giusto riassumere il tutto dicendo che quella di Barcellona non è stata una gara molto positiva per noi. Il sabato è stato buono, perché in qualifica eravamo molto vicini alle Mercedes, però poi in gara siamo finiti un po' indietro. E' stato positivo avere martedì e mercoledì l'opportunità di rimettersi in situazione di gara per capire cosa fosse successo. Abbiamo un paio d'idee e crediamo che queste possano esserci costate un passo meno competitivo del solito in gara. Però non sono così rilevanti per quello che accadrà qui, perché la pista è completamente diversa. Però magari queste indicazioni potranno aiutarci più avanti e soltanto il tempo potrà dirci se abbiamo trovato la direzione giusta" ha detto Seb durante la conferenza stampa che ha aperto il weekend.

L'anno scorso l'arma in più della Ferrari fu il passo corto, ma a Maranello ci hanno rinunciato nel 2018. Il tedesco però non crede che farà una gran differenza: "Non lo so, lo vedremo. Credo che le vetture con il passo lungo siano andate comunque bene qui, quindi non penso che faccia così tanto la differenza. Non ci troviamo all'improvviso ad essere seduti su un bus. Anzi, in generale la nostra vettura è migliorata e nelle prime gare le sensazioni e le reazioni della macchina sono sempre state positive. Questo dovrebbe aiutarci anche qui e non credo che il passo possa fare questa gran differenza. La nostra monoposto comunque non è più lunga di tante altre, quindi andrà bene così".

Qui ci sarà anche il debutto delle gomme hypersoft in un weekend di gara: "Non le abbiamo ancora avute durante un weekend di gara. Nei test invernali c'era abbastanza freddo, ma la prima idea ce la siamo fatta nei test di Abu Dhabi, perché lì c'era più caldo, ed è stato interessante perché è una gomma più veloce e quindi più divertente. Non credo che sia una gomma che duri tanto, ma l'usura qui a Monaco è molto bassa se la paragoniamo a quella di una pista normale, quindi dovrebbero andare bene. Credo che questo sia il motivo per cui molti hanno scelto principalmente le gomme hypersoft".

Accanto a lui in conferenza c'era Charles Leclerc, reduce da due gare a punti consecutive con la Sauber. A Vettel quindi è stato chiesto se voleva dare qualche consiglio per reggere la pressione al monegasco: "Io credo di non aver mai avuto delle attese così alte, perché non avevo vinto la GP2. La pubblicità che ha ricevuto credo che sia assolutamente giustificata, perché se non si parlasse bene di lui, non so di chi si dovrebbe farlo. Credo che abbia già dimostrato di essere degno di essere qui e il consiglio che posso dargli è di continuare sulla sua strada e di godersi il fatto che stiamo guidando le macchine più veloci al mondo, senza ascoltare tutto il 'rumore' che ci circonda. Deve guardare a quello che è importante per lui, ma il resto non deve proccuparlo più di tanto".

Essendo uno dei giovani della Ferrari Drivers Academy, prima o poi se lo potrebbe anche ritrovare come compagno nel box della Rossa: "Non sono io a firmare il contratto del mio prossimo compagno di squadra, dovete chiederlo a Maurizio (Arrivabene), però non vedo perché no. Sicuramente lui ha più anni rispetto a tutti noi davanti, basta guardare alla carta d'identità. Nelle poche gare che ha corso, ha già sfruttato le occasioni che ha avuto, con una macchina che probabilmente non ha il potenziale per andare a punti, quindi ha già dimostrato quanto vale".

Il bello però è arrivato nella parte conclusiva della conferenza, quando gli è stato fatto notare che Lewis Hamilton non ha ancora firmato il suo rinnovo con la Mercedes e quindi gli è stato domandato se sarebbe disposto ad accoglierlo a Maranello.

"Non so cosa abbia fatto lui ultimamente". E qui ha fatto irruzione Lewis: "No, non succederà, lui ha un veto nei miei confronti". Dopo una bella risata però Seb ha replicato: "Non è vero che ho un veto. Per essere totalmente sincero, sono molto contento del rapporto che ho con Kimi. Credo che non si può mai sapere cosa accadrà, ma che Lewis abbia una priorità nei confronti della Mercedes. Qualunque altra scelta sarebbe una grossa sorpresa, ma non si può mai sapere. Magari un giorno correremo insieme, anche se ormai siamo entrambi abbastanza vecchi. Mai dire mai, ma io per ora sono solo contento di dove sono e so quanto ci rimarrò. Poi vedremo cosa accadrà".

 

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