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Vettel: "Vogliono i track limit? Ma sono le piste a essere sbagliate!"

Vettel punzecchia Horner che lo ha già indicato come pilota Mercedes per il 2018. Il tedesco sostiene che sulla sua classifica pesano i tre ritiri, ma non è la sua stagione peggiore. E' critico sul divieto delle comunicazioni radio e sui cordoli tutti uguali.

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari signs autographs for the fans
Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito
Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito con la squadra
Cordolo
Sebastian Vettel, Ferrari

Il nervosismo di Silverstone sembra essere alle spalle. Nella prima giornata trascorsa da Sebastian Vettel nel paddock dell’Hungaroring (a motori spenti) il tedesco è apparso rilassato e tranquillo.

Seb ha risposto col sorriso anche alle domande più scomode, ad iniziare da quella relativa a quanto detto in un’intervista dal suo ex team principal Christian Horner, convinto che Vettel sarebbe già certo di passare in Mercedes nel 2018.

“Ah si? – ha risposto Seb – tutto oggi sembra così credibile… ma non so chi gli abbia parlato e in quale stato fosse lui! E’ sempre interessante vedere che alcune persone hanno sempre delle idee particolari….”.

Sulla mia classifica pesano i tre ritiri

A Vettel è stato chiesto se il Mondiale 2016 rischia di essere classificato come la peggior stagione della sua carriera, ma Seb non la pensa così:
“Se guardiamo i risultati non ci sono molte spiegazioni da dare, è una situazione chiara. Sappiamo che alcuni risultati non sono stati quelli attesi, ed ovviamente non siamo contenti di come è andata la prima metà di stagione. Ma stiamo lavorando molto, non possiamo attenderci che tutto cambi in una notte, ma possiamo sperarci. Comunque non credo che questa stagione sia la mia peggiore. Ovviamente non aver terminato tre gare ha il suo peso, perché in caso contrario la mia posizione in classifica sarebbe differente”.

Alla vigilia del weekend di Budapest, uno dei punti interrogativi è quello relativo al possibile sorpasso della Red Bull sulla Ferrari nella classifica Costruttori...
“A Silverstone per la prima volta in questa stagione la Red Bull è stata più veloce di noi. Era accaduto anche a Monaco, ma quel tracciato è un qualcosa di decisamente atipico che fa storia a parte. A Silverstone abbiamo sbagliato delle scelte, ma nei test post-gara abbiamo capito molte cose che ci saranno utili. Credo comunque che non dobbiamo guardare molto cosa fanno gli avversari, anche se la Red Bull nelle ultime gare ha mostrato dei progressi. Dobbiamo concentrarci sul nostro lavoro, e credo che qui saremo più competitivi rispetto a Silverstone”.

Il track-limit? Sono le piste ad essere sbagliate!

Tra gli argomenti che tengono banco nella vigilia del weekend di Budapest c’è il sistema nuovo che la FIA proverà domani per rilevare automaticamente una monoposto che supera con le quattro ruote la linea continua che determina la pista.

Vettel ha bocciato senza esitazioni questa novità della Federazione Internazionale:
“Se giriamo su delle piste in cui si è più veloci uscendo dalla sede stradale, c’è qualcosa che non va. Un pilota tende a percorrere la traiettoria più veloce, e quella dovrebbe essere pista. Sono andato stamane a fare il giro del tracciato, e ho visto che hanno speso molti soldi per cambiare i cordoli. E’ una cosa che non mi piace molto, perché i cordoli sono sempre stati elementi che identificano un tracciato, proprio perché sono differenti da pista a pista. Renderli tutti uguali appiattisce le differenze tra i circuiti”.

Anche sull’altro argomento del momento, i team-radio, Vettel non è in linea con le scelte della FIA...
“Ho rivisto molte gare nelle quali si poteva utilizzare liberamente la radio – ha spiegato Seb - e ho trovato divertente sentire ingegneri e piloti essere un po’ nel panico in alcune situazioni. Alla fine è un elemento umano che si aggiunge alla storia della corsa".

"Le vetture di oggi sono molto complesse, i bottoni che ci sono sul volante sono lì per qualcosa, non certo per motivi estetici. Si vuole tornare indietro? Allora perché non torniamo al V12 con due bottoni sul volante ed un cambio manuale? Credo che realisticamente potremmo semplificare il tutto lasciando la libertà di utilizzare la radio come è stato fino a poco tempo fa, ovvero totale libertà di utilizzo”.

Una piccola soddisfazione Vettel comunque se l’è già tolta. Lo scorso anno il ferrarista lanciò qualche frecciatina dal podio del Gran Premio d’Ungheria, che lo vide vincitore, poiché il tradizionale trofeo (la coppa in ceramica) era stata sostituita da un trofeo più anonimo. Ebbene gli organizzatori lo hanno ascoltato, e da quest’anno si tornerà al passato.

“Bella notizia, no? Avete visto come sono potente? Ho fatto cambiare i trofei! Adesso però viene la parte più difficile, ovvero provare a salire nuovamente sul podio”.

 

 

 

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