Vettel: tre punti di licenza e scatta la squalifica
Il pilota tedesco con la sanzione rimediata a Monza ha totalizzato 9 dei 12 punti sulla patente che fanno scattare la squalifica di un GP. Seb deve evitare ulteriori sanzioni nelle prossime tre gare: in Giappone scadrà l’infrazione commessa il 19 ottobre 2018 ad Austin.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Non è un buon periodo quello che sta attraversando Sebastian Vettel. Qualche errore di troppo, un compagno di squadra rivelatosi molto scomodo, e probabilmente anche qualche dubbio sul futuro a medio e lungo termine.
In questo quadro poco incoraggiante c’è anche un altro aspetto che non si può certo considerare positivo, passato quasi inosservato all’indomani del Gran Premio d’Italia.
La sanzione rimediata a causa dell’incidente con Lance Stroll alla variante Ascari (il tedesco ha urtato la Racing Point nella manovra di rientro in pista) non si è limitata allo stop-and-go di dieci secondi, ma ha comportato anche tre punti di penalità sulla superlicenza.
Vettel è così giunto a quota nove lunghezze, e alla soglia dei dodici punti scatta un Gran Premio di squalifica.
La norma tiene conto delle violazioni commesse negli ultimi dodici mesi, quindi Vettel non potrà permettersi un’altra infrazione come quella di Monza, o scatterà automaticamente la squalifica. La spada di Damocle sulla licenza di Vettel si farà da parte solo dopo il Gran Premio del Giappone, ovvero quando scadrà l’infrazione commessa il 19 ottobre dello scorso anno ad Austin (eccesso di velocità in regime di bandiera rossa).
I numeri di questa speciale classifica confermano Vettel tra i più sanzionati in assoluto, visto che il tedesco da quando è stato introdotto questo regolamento ha accumulato per 24 punti di penalità, contro i 21 di Verstappen e Grosjean.
Il provvedimento di “race ban”, ovvero l’esclusione per una gara, finora è scattato solo in un’occasione nel campionato FIA Formula 2 (ad essere sospeso è stato l’indiano Mahaveer Raghunathan) a conferma che il regolamento non è eccessivamente rigido.
Nel caso di Vettel le penalità confermano una certa regolarità, ed è per questo che il ferrarista è arrivato in una zona pericolosa. Un pilota con l’esperienza ed il palmares di Seb sa bene che nelle prossime tre gare non dovrà correre rischi inutili, soprattutto nei corpo a corpo e durante regimi di bandiere gialle o rosse, perché il prezzo da pagare in caso di infrazione sarebbe clamoroso e arriverebbe in un momento della sua carriera già abbastanza delicato.
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