Vettel: "Siamo più vicini alle Mercedes. Il guaio? Non mi preoccupa"

Il venerdì di prove libere del GP del Bahrain non è stata una giornata facile per la Ferrari e Sebastian Vettel. Sia nella prima che nella seconda sessione odierna il tedesco non è riuscito a trovare il giro ideale per avvicinare le Mercedes, ma il passo gara sembra piuttosto promettente. 

Vettel, però, ha dovuto fare i conti con un problema che lo ha costretto a fermare la sua SF16-H alla Curva 10, perdendo poi l'ultima parte delle Libere 2. Una volta rientrato nel Paddock, Vettel ha parlato alla stampa del problema che lo ha costretto a parcheggiare nella via di fuga.

"Non sappiamo ancora al 100% cosa sia successo sulla vettura. Dobbiamo aspettare la prima analisi dei meccanici. Ho fermato la vettura per non danneggiare eventualmente altre componenti, sarebbe stato un peccato se fosse accaduto. Avrei voluto fare altri giri ma è andata così".

"Questo problema non mi preoccupa. E' stata una situazione abbastanza normale. Hai la sensazione che qualcosa non sia a posto ma è stato importante non prendere rischi, così come accumulare giri e chilometri. La cosa più importante, però, è che la vettura sia in buone condizioni".

Nel corso del pomeriggio la Ferrari si è concentrata anche sui run di gara con gomme SuperSoft, presumibilmente le mescole con cui inizieranno il Gran Premio: "Saremo costretti a utilizzare le SuperSoft nei primi giri perché sono fondamentali per poter fare la miglior qualifica possibile. Oggi quasi tutti sono riusciti a completare il proprio programma, mentre noi non ci siamo riusciti a causa del problema che mi ha costretto a fermarmi. Siamo però riusciti a raccogliere un buon numero di dati anche grazie a Kimi".

"Speriamo di poter centrare la prima fila domani. Potremmo essere un po' più vicini alle Mercedes su questa pista però, almeno per il momento, è difficile dire cosa succederà. Le Mercedes saranno ancora le monoposto da battere e noi spingeremo a fondo. Abbiamo ancora molto da fare. Vedremo domani come migliorare", ha concluso il tedesco.