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Conferenza stampa

Vettel: "Siamo gli sfidanti della Mercedes, ma non ci basta"

Il tedesco parla di una gara che ha riscattato un weekend difficile per la Ferrari e ammette che l'obiettivo di battere la Mercedes è molto ambizioso, anche se crede che un passo alla volta la sua squadra ci possa riuscire.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari festeggia il suo secondo posto sul podio
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Il podio (da Sx a Dx): Sebastian Vettel, Ferrari, secondo; Nico Rosberg, Mercedes AMG F1, vincitore
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
1st place Nico Rosberg, Mercedes AMG Petronas F1 W07, 2nd place Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari S
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
2° posto per Sebastian Vettel, Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

Dopo il secondo posto di Montreal, Sebastian Vettel e la Ferrari ne hanno colto un altro a Baku. Anche se il risultato è lo stesso, non si può di certo dire che sia arrivato allo stesso modo. In Canada il ferrarista era stato veloce fin da subito, mentre in Azerbaigian ha dovuto riscattare un weekend iniziato male, come lui stesso ha spiegato in conferenza stampa.

"Sicuramente non è una grande notizia per noi, ma loro sono stati velocissimi per tutto il weekend. Fin dalla prima sessione hanno fatto dei tempi irraggiungibili per tutti. Venerdì ci mancava il passo, è stata una brutta giornata: la macchina non dava brutte sensazioni, ma non c'era proprio velocità. Per sabato abbiamo cambiato molto e poi ancora prima delle qualifiche" ha detto Seb.

Il secondo posto di oggi quindi è stato un bel riscatto, arrivato sfruttando al massimo anche le disavventure altrui: "Abbiamo fatto quello che potevamo e ci siamo riscattati. Abbiamo chiuso al secondo posto ed abbiamo tratto beneficio dall'errore che ha commesso ieri Hamilton, perché le Mercedes erano velocissime. Sono molto contento e sono molto fiero, perché siamo stati sul pezzo come team".

Il quattro volte iridato ha anche ringraziato Kimi Raikkonen per avergli ceduto la posizione senza fargli perdere tempo quando erano in lotta per il secondo posto: "Mi spiace per Kimi, che non è riuscito a chiudere al terzo posto, ma quando mi ha fatto passare mi ha messo nelle condizioni migliori per ottenere il secondo posto, perché non sapevamo quanto avrebbero potuto recuperare Lewis e Perez. E' stata una sorpresa che non ci sia stata la safety car".

Ai microfoni di Sky Sport F1 HD poi ha svelato anche il mistero della prima sosta, quando è rimasto fuori pur essendo chiamato dal muretto: "Non ho scelto di rimanere fuori, semplicemente ho chiesto alla squadra se non fosse meglio proseguire, perché è vero che nei primi giri scivolavo molto, ma poi dopo qualche giro le gomme si sono stabilizzate ed avevo ritrovato il passo".

Infine, ha sottolineato come, anche sotto la spinta di Marchionne ed Arrivabene, la Ferrari stia crescendo, non per essere la sfidante della Mercedes, ma per provare a batterla.

"La stagione è lunga e credo che stiano succedendo tante cose sia in pista che a Maranello. Il nostro presidente sta spingendo tantissimo, ma nel modo positivo, perché vuole aiutarci. E' una grande ambizione quella di tornare a vincere, soprattutto quando lottiamo con una Mercedes in grande forma. Siamo gli sfidanti numero 1 della Mercedes, ma questo non ci basta: vogliamo batterli. L'ambizione è alta, ma passo dopo passo sono certo che faremo le cose giuste".

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