Vettel: "Per vincere dobbiamo ancora crescere"
Il tedesco ha parlato di una Ferrari adatta al suo stile di guida, ma non ancora abbastanza competitiva. Nonostante la sconfitta patita dalla Red Bull in Spagna, il target rimane provare a battere le Mercedes e non difendersi.
Sebastian Vettel, Ferrari in the FIA Press Conference
XPB Images
La Ferrari è migliorata e questo è certo, ma probabilmente non abbastanza da battere la Mercedes. Questa sembra essere la convizione di Sebastian Vettel alla vigilia del weekend del GP di Monaco, sesto appuntamento della stagione 2016.
"Fra quella del 2015 e questa monoposto avverto la stessa fiducia, si adatta al mio stile allo stesso modo e credo sia un passo avanti: ha più aderenza e carico ed è un passo avanti sicuro. Se gli altri corressero con le vetture dell'anno scorso e noi con questa credo che vinceremmo il mondiale a mani basse, ma lo direbbero tutti" ha detto il quattro volte campione del mondo durante la conferenza stampa di oggi.
Tuttavia, questo step non è bastato almeno per il momento a rendere la SF16-H una monoposto vincente: "Però dobbiamo ancora colmare un gap, per cui lo dico chiaramente: se mi chiedete se sia una rossa adatta al mio stile sì, ma se sia abbastanza veloce per vincere, direi di no. Dobbiamo ancora crescere".
A Barcellona gli uomini della Rossa hanno dovuto digerire anche una sconfitta ad opera della Red Bull. Secondo Seb però il target deve rimanere la Mercedes: "Il nostro obiettivo è quello di guardare avanti, quindi il nostro mirino è sempre puntato sulla Mercedes: in Spagna non siamo riusciti a batterla, ma ora voltiamo pagina, abbiamo un pacchetto forte con degli aggiornamenti portati qui per fare dei progressi e chiudere il gap con chi ci sta davanti. L'intento è questo, piuttosto che quello di guardarsi indietro alle Red Bull in risalita".
Riguardo al weekend che lo attende, non ha parlato di obiettivi specifici, quanto di ciò che serve per rendere al meglio sulle strade del Principato: "È una delle piste in cui è difficile leggere i punti forti e deboli di una macchina, ma dove il pilota può fare la differenza: è importante che macchina hai, ma anche quanta fiducia hai in te stesso e pure in un circuito che ti permette di sfruttare qualcosa in più".
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