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Vettel: "La SF90 è bella, ma dobbiamo dimostrare la bontà del progetto col cronometro"

Il quattro volte campione del mondo si è rilassato: “Ho provato a ricaricare le batterie. Mi piace stare a casa". Binotto? "Al timone della squadra non è una rivoluzione ma una progressione naturale”. Leclerc? "Non ho alcun dubbio sulla velocità di Charles, e in poco sarà lì...".

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Ferrari

Sebastian com’è andata la pausa invernale? Ad Abu Dhabi avevi confermato di voler staccare la spina.
“Ho provato a ricaricare le batterie. Mi piace stare a casa, quando nessuno mi disturba e soprattutto… quando non c’è la necessità di viaggiare. Ammetto che mi piace molto passare del tempo senza stress. Nelle ultime settimane gli impegni sono progressivamente aumentati, ho iniziato a vedere i primi pezzi della monoposto, che ha poi preso forma giorno dopo giorno fino alla presentazione di oggi. Solo ieri abbiamo visto la macchina montata nella sua configurazione finale, ed è stato emozionante”.

Fino allo scorso anno era abbastanza chiaro chi sarebbe stato più veloce tra te ed il tuo compagno di squadra. In questa stagione questa scala di valori sembra essere, almeno ora, un punto interrogativo. Confermi?
“Non so se sia davvero sempre stato chiaro. Tra compagni di squadra ci si osserva e si lavora insieme, e con Kimi ha funzionato bene perché abbiamo sempre avuto un feeling molto simile in merito al comportamento della monoposto. Non ho alcun dubbio sulla velocità di Charles, e credo che impiegherà poco ad essere lì. In quanto allo stile di guida l'ho visto in passato ma da lontano, e le cose cambiano quando si guida la stessa monoposto. Vedremo, ma penso che la cosa più importante sia il lavorare insieme come squadra. Quando saremo in pista non avrò bisogno di ricordare a Charles che vorrò essere più veloce di lui, e viceversa. È normale che sia così”.

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Credi che le novità confermate nel team e nella monoposto siano la strada giusta per vincere?
“La risposta più corretta che posso dare in questo momento è... il tempo lo dirà. Quando si presenta una nuova monoposto si è sempre molto soddisfatti ed eccitati, è un momento emozionante in sé. Ci sono le giuste speranze, e non si vede l’ora di essere in pista. Penso che la SF90 sia una bella vettura, ma dobbiamo ovviamente dimostrare la bontà del progetto con il cronometro".

"Sono sicuro che la squadra che ha preso forma negli ultimi due anni sia una buona base, e che lavorando nella stessa direzione ci porterà ad avere una macchina competitiva per tutta la durata del Mondiale, un elemento cruciale per lottare per il campionato. Negli ultimi due anni ci siamo avvicinati all’obiettivo, e penso che le cose nel complesso si stanno muovendo nella giusta direzione. Mattia al timone della squadra non è una rivoluzione ma una progressione naturale”.

Il tuo futuro alla Ferrari dipenderà dai risultati che arriveranno in questa stagione o puoi già confermare che sarai a Maranello anche nel 2020?
“Credo sia risaputo che il mio contratto scadrà alla fine al 2020. Sono molto felice qui, ed ovviamente il mio obiettivo è vincere il campionato. Siamo stati vicini, ma non quanto avremmo voluto, quindi c’è ancora del lavoro da fare, ma è per questo che sono qui. Mi piace guidare, amo guidare, ho una grande passione per la guida, ma oltre a questo aspetto ho una grande passione per questa squadra, per la Ferrari, che è rimasta la stessa sin dall’infanzia. Da parte mia è abbastanza chiaro perché sono qui, e quali sono i miei obiettivi”.

È vero, come è stato riportato da qualche fonte, che hai lavorato con un preparatore mentale?
“No. (Seb sorride) Non voglio sottovalutare questo ruolo, ma sono felice di avere una famiglia forte intorno a me, quindi penso che possa avere se necessario anche un ruolo del genere”.

Il presidente Ferrari, John Elkann  fra Charles Leclerc e Sebastian Vettel

Il presidente Ferrari, John Elkann fra Charles Leclerc e Sebastian Vettel

Photo by: Ferrari

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