Vettel invoca anche la fortuna per la Cina: "Se ci assiste, magari è la volta buona!"
Il pilota della Ferrari spera di riuscire a riscattare un avvio di stagione complicato a Shanghai. Anche il team principal Mattia Binotto parte alla volta della Cina alla ricerca di risposte, soprattutto sul fronte dell'affidabilità della SF90.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
"Magari, se anche un po’ di fortuna ci assiste, questa è la volta buona…". Sebastian Vettel arriverà a Shanghai con un solo obiettivo: dimenticare quanto accaduto in Bahrain con un gran fine settimana. Non che gli avversari non abbiano le stesse ambizioni, ma per il tedesco in questo momento un bel weekend in Cina non servirebbe solo alla classifica, ma anche (se non soprattutto) al morale.
"Storicamente io ho vissuto diverse belle gare su questo circuito, e con la Ferrari sono andato più di una volta vicino alla vittoria – ha spiegato Vettel – quella di Shanghai è una delle piste più tecniche e difficili della stagione".
"Due curve sono fondamentali – ha confermato Seb - la prima e la 13, quella che immette sul lunghissimo rettilineo da oltre un chilometro. Sono entrambe molto tecniche e non è sempre facile trovare la linea migliore per affrontarle, perché in entrambi i casi la pista è molto larga. Sono difficili non solo in qualifica, quando c'è da dare tutto in un giro, ma anche durante la corsa. Salvaguardare le gomme a Shanghai è la cosa più importante, è il compito che tutti sanno di dover fare nel modo migliore la domenica per far durare gli pneumatici ed essere competitivi per tutta la gara".
Non sarà solo Vettel a caccia di risposte, ma anche il team principal Mattia Binotto. Per la Ferrari il weekend cinese sarà importante per confermate la performance vista in Bahrain, ma anche per verificare di aver risolto i problemi di affidabilità emersi nel fine settimana di Al Sakhir.
"Il terzo appuntamento della stagione ci vede impegnati su una tipologia di pista diversa sia da quella di Melbourne che da quella del Bahrain – ha spiegato Binotto - in questo caso abbiamo un lunghissimo rettilineo e curvoni che sollecitano in modo particolare l’anteriore".
"Dal canto nostro vogliamo accertarci della competitività della SF90 anche su questo tipo di tracciato, e verificare che i problemi di affidabilità avuti in Bahrain non si ripetano. Come sempre siamo desiderosi di fare bene e di confrontarci con i nostri avversari: sarà la gara numero 1000 della storia della Formula 1, una ragione in più per provare ad eccellere" ha aggiunto.
Tra la Ferrari e la pista di Shanghai c’è una tradizione positiva, anche se la vittoria manca dal 2013, Gran Premio che vide il trionfo di Fernando Alonso. Il primo successo per la Scuderia sullo Shanghai International Circuit è arrivato nella gara d’esordio (nel 2004) con Rubens Barrichello, la prima di quattro vittorie a cui hanno fatto seguito Michael Schumacher (2006) e Kimi Raikkonen l’anno successivo.
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