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Vettel in crisi: è la disillusione Ferrari del campione tedesco?

Sabastian aveva battezzato la SF90 e la squadra del Cavallino vicino alla perfezione nel primo giorno di test invernali. La stagione 2019, invece, ha fatto crollare le certezze del tedesco che subisce la superiorità di Leclerc dopo aver subito quello che considera lo "scippo" di Montreal.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Hasan Bratic / Motorsport Images

Chissà come avrà rimpianto di aver detto quella frase alla conclusione della prima giornata di test invernali a Barcellona: Sebastian Vettel non ci aveva girato intorno per esaltare le doti della SF90…

“Ciò che hanno messo in pista oggi – aveva spiegato il tedesco -, nel primo giorno di prove dell’anno, è molto vicino alla perfezione. Non solo la performance, ma il numero di giri completati e come la squadra ha gestito la monoposto: tutto ha funzionato. Tutto è stato migliorato rispetto alla vettura dello scorso anno”.

Seb poi aveva aggiunto…

“Ovviamente parliamo dei primissimi riscontri, e quello che diciamo oggi non avrà più senso tra un paio di settimane, ma al momento penso che debba fare un grande complimento a tutti coloro che hanno lavorato in fabbrica a Maranello per come hanno saputo interpretare le regole”.

L’illusione è durata poche settimane, perché la Rossa che poi si è vista all’apertura del mondiale in Australia era la brutta copia della monoposto apprezzata nei collaudi collettivi. E adesso è pensabile che Vettel sia passato dall’illusione alla… disillusione.

Ogni giorno che passa è sempre più evidente che il futuro della Ferrari è rappresentato da Charles Leclerc, anche se il team diretto da Mattia Binotto fa carte false per coccolare il tedesco e farlo sentire ancora la prima guida del Cavallino. Ma Sebastian è un ragazzo intelligente e certe cose le capisce da solo, senza che nessuno gliele debba spiegare.

La tamponata a Max Verstappen che è costata il podio all’olandese e 10 secondi di penalità sacrosanti al germanico di Heppenheim evidenzia che c’è qualcosa che non va. Un qualcosa che va oltre l’errore da pivello del tedesco che, quando si trova in bagarre, perde la lucidità e sbaglia come se non fosse un quattro volte iridato.

Dopo l’epilogo del Canada si erano diffuse voci di un possibile ritiro a fine stagione, smentite categoricamente a più riprese. Mattia Binotto, anzi, ha spiegato che Vettel è perfettamente integrato nel progetto Ferrari, consapevole di quanto sta accadendo intorno a lui. Ma è dal GP del Belgio dello scorso anno che Seb non vince una gara.

 

Senza la penalizzazione di Montreal avrebbe raggiunto quota 53 vittorie, ma la sensazione è che il tedesco sia consapevole di essersi visto privato dell’unica grande occasione stagionale (in Bahrain e Austria, dove la Ferrari è stata al comando, c’era Leclerc a… menare la danza).

E dopo quella che Sebastian considera la “rapina” dell’isola di Notre Dame non ha più trovato il modo di mettere le ruote davanti a Charles, subendo il monegasco e la SF90. La Rossa non si guida d’anteriore come sperava il tedesco: la mancanza di carico non permette di trasferire la necessaria energia alle gomme anteriori, per cui gli pneumatici non lavorano nella giusta finestra operativa.

L’effetto si vede: si crea un forte sottosterzo che impone ai piloti di percorrere più strada nonostante utilizzino un maggiore angolo di sterzo. Un giro magari si mette insieme (Leclerc è arrivato a 79 millesimi dalle Mercedes in qualifica!), ma nell’arco di un run la musica cambia e le differenze si ingigantiscono.

Al punto che non solo le Mercedes restano davanti, ma anche le Red Bull sono in caccia delle Rosse. Sebastian ha subito il sorpasso da Verstappen al giro 37 e la reazione alla bellissima manovra dell’olandese è stata scomposta.

Vettel ha capito che la crescita della SF90 profetizzata dal team principal è troppo lenta in relazione ai tempi di sviluppo degli avversari, tanto che la Ferrari battezza delle strategie di gara in difesa, anziché imporre agli altri le proprie scelte. Un evidente segno di debolezza di chi non può dettare il passo.

Se Leclerc è capace di guidare oltre il limite della macchina, Sebastin non ci riesce: per esprimere il suo meglio deve disporre di una monoposto al top, altrimenti pasticcia con la messa a punto e si perde nelle regolazioni. Il teutonico allora si deprime ed entra in un loop negativo che lo abbatte psicologicamente.

A Hockenheim arriveranno le modifiche tecniche che dovrebbero completare il pacchetto della SF90: Vettel potrà valutare se sarà ipotizzabile sfidare le Mercedes. La Germania sarà uno spartiacque della stagione, perché se le cose non dovessero cambiare sarà meglio dedicare uomini e energie alla monoposto del 2020. Voltando pagina…

E Sebastian cosa avrebbe intenzione di fare?

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 tampona Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo aver tamponato, Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Hasan Bratic / Motorsport Images

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo  l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Pit stop e cambio muso per Sebastian Vettel, Ferrari SF90 dopo l'incidente con Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, nell'abitacolo della sua monoposto

Sebastian Vettel, Ferrari, nell'abitacolo della sua monoposto

Foto di: Dom Romney / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari cammina sulla pista con il suo team

Sebastian Vettel, Ferrari cammina sulla pista con il suo team

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari gioca a cricket

Sebastian Vettel, Ferrari gioca a cricket

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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