Vettel: "Ho capito come migliorare, possiamo lottare per la pole"
Il leader del campionato ha chiuso la seconda sessione di Libere con il terzo tempo pagando un gap di 265 dal tempo di Raikkonen. Vettel si è detto fiducioso di aver compreso cosa serva a lui ed alla SF70H per poter ottenere la pole domani.
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Sutton Motorsport Images
La prima giornata di prove libere sul tracciato di Montreal ha confermato l'ottimo stato di forma della Ferrari e di Sebastian Vettel. Se, infatti, al termine del primo turno il tedesco ha chiuso con il secondo tempo, distante 198 millesimi da Lewis Hamilton, la seconda sessione ha visto Vettel cogliere il terzo riferimento cronometrico con un gap di 265 millesimi da un Kimi Raikkonen apparso subito in palla.
La doppietta conquistata nelle Qualifiche di Montecarlo, con il finlandese autore della pole davanti a Seb, ha certamente galvanizzato i piloti Ferrari e Vettel guarda con ottimismo alla giornata di domani. Il quattro volte campione del mondo, nonostante alcuni errori, ha affermato di aver compreso cosa serve a lui ed alla SF70H per esprimersi al massimo.
"Sicuramente le proveremo tutte per andare in pole e portare la macchina in prima fila. Oggi è stata una giornata mista. La pista stamattina era molto scivolosa stamattina ma è poi migliorata, mi sono girato un paio di volte ed ho litigato con la vettura, ma verso la fine ho capito di cosa ho bisogno, quindi domani dovrebbe essere una giornata migliore".
Il finale delle Libere 2 ha visto Vettel lamentarsi via radio dell'atteggiamento di Hamilton. Il leader del campionato si è sfogato con il proprio muretto affermando di essere stato bloccato dal rivale della Mercedes, ma una volta arrivato davanti ai microfoni della stampa ha subito smorzato la polemica dichiarandosi certo della buona fede del britannico.
"E' stato un po' fastidioso perché sono rimasto bloccato mentre volevo capire il comportamento della vettura nel corso di più giri consecutivi per trovare un buon feeling sul ritmo".
"Avevo preso un po' di margine e poi ho commesso un errore ed ho sbagliato anche successivamente, ma sono certo che Lewis non lo abbia fatto di proposito. Di sicuro non mi ha agevolato, ma in ogni caso alla fine della sessione ho capito cosa serve alla nostra macchina".
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