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Vettel: il fan di Schumacher diventato mentore di Mick

Mick Schumacher non è l'unico figlio d'arte ad essere arrivato in Formula 1, ma l'assenza del padre sui circuiti è stata colmata da Sebastian Vettel, amico e fan di Michael. Oleg Karpov ci spiega questo rapporto tra il 4 volte campione del mondo e la famiglia Schumacher.

Sebastian Vettel e Mick Schumacher

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"Sono ancora un fan di Michael". Sono state queste le parole pronunciate da Sebastian Vettel quando, alla fine dello scorso anno, è stato annunciato che il figlio del sette volte campione del mondo, Mick Schumacher, avrebbe fatto il suo debutto in Formula 1. "Sono felice di aiutarlo perché lui [Mick] è un ragazzo fantastico e ovviamente ho un legame molto speciale con suo padre".

"Penso che sia molto importante per lui trovare la sua strada. Michael mi è stato di aiuto quando gli ho chiesto dei consigli e cercherò di fare lo stesso con lui".

"È un peccato che Michael non sia in grado di assistere alla progressione di Mick negli ultimi anni e al suo debutto in F1. Mick mi piace molto, andiamo d'accordo e sono felice di dirgli tutto quello che so".

Vettel ha fatto la sua prima apparizione in F1 l'anno dopo il primo ritiro di Michael Schumacher nel 2006.

Poi il sette volte campione è tornato a correre nel 2010 mentre Vettel stava lottando per vincere il suo primo titolo. È stato lo scontro di Schumacher con Vitantonio Liuzzi a innescare una serie di eventi fortuiti che avrebbero permesso a Vettel di diventare il più giovane campione del mondo di F1 ad Abu Dhabi, e mentre questo "aiuto" era chiaramente involontario, come ha sottolineato lo stesso Vettel, la leggenda tedesca è diventata una sorta di mentore per il nuovo astro nascente del suo paese, oltre che uno dei suoi amici più cari.

Mick Schumacher, Haas F1 e Sebastian Vettel, Aston Martin

Mick Schumacher, Haas F1 e Sebastian Vettel, Aston Martin

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Inevitabilmente Mick conosceva Vettel già da parecchi anni…

"Il mio primo ricordo è stato quando io e la mia famiglia siamo andati in vacanza", ha raccontato Schumacher a GP Racing. "Lui e la sua ragazza sono venuti con noi sull'aereo, perché siamo andati nella stessa destinazione. Abbiamo giocato ad Angry Birds sul suo iPad. Quindi sì, questo è il mio primo ricordo che ho di lui".

"Avevo probabilmente 11 anni. Era dopo una gara, non ricordo bene quale. Correvo già allora. Ma fondamentalmente non abbiamo davvero parlato di corse in quel momento. Ero occupato a giocare ad Angry Birds...".

Solo qualche anno dopo sono stati molto più in contatto. Alla fine del 2018, l'anno in cui Schumacher ha vinto il campionato europeo di F3 dopo aver dominato la seconda metà della stagione, si sono incontrati al FIA Gala.

"Mi è piaciuto molto", ha detto Mick."Seb mi faceva bere la vodka (ride ndr.) e a volte ero anche seduto accanto a Kimi. Ovviamente era un ambiente divertente. Ma penso che il nostro rapporto sia iniziato davvero durante la Race of Champions in Messico".

Quell’evento si tenne un mese dopo la premiazione in Russia, nel gennaio del 2019. Vettel e Schumacher sono stati compagni di squadra nel Team Germany su una pista improvvisata all'interno dello stadio Foro Sol. Sono arrivati alla fase finale della Nations Cup, ma hanno perso contro Tom Kristensen e Johan Kristoffersson del Team Nordic.

"Penso che la Race of Champions sia un evento fantastico. È un mix di gare con un sacco di divertimento. Di solito c’è molta tensione se si corre l’uno contro l'altro, ma la Race of Champions è stata un momento speciale per me. Era la prima volta in cui sono stato a contatto con tutti, anche con le persone che erano in già piloti di F1".

Vettel, che ha vinto la Coppa delle Nazioni sei volte in coppia con Michael Schumacher, ha aiutato il suo nuovo compagno di squadra condividendo la sua conoscenza delle auto. Mick ha dimostrato di imparare in fretta e anche se non hanno vinto la Coppa delle Nazioni, Schumacher Jr ha sconfitto Vettel il giorno dopo nella gara individuale.

Sebastian Vettel, Mick Schumacher

Sebastian Vettel, Mick Schumacher

Photo by: Race of Champions

"Ovviamente mi stava dando dei consigli", ha dichiarato Mick. "Ha un sacco di esperienza, quindi sono stato in grado di imparare da lui per cercare di battere gli altri ed essere i vincitori della Coppa delle Nazioni. Credo che quello sia stato davvero il momento in cui mi sono sentito come se stessimo parlando non solo di corse, ma anche di questioni private. Abbiamo condiviso delle esperienze".

Quando Schumacher è passato in Formula 2 ha avuto finalmente la possibilità di correre sulle stesse piste di Seb durante i weekend di gara e  quindi potevano incontrarsi più spesso. Vettel venne a vedere il primo test effettuato da Mick con la Ferrari in Bahrain e  si sarebbero incontrati anche a Maranello, dato che Vettel all’epoca era ancora il numero uno della Ferrari, mentre lo sviluppo della carriera di Mick veniva supportato dalla Ferrari Driver Academy.

"La mia impressione è che Sebastian per lui sia come un mentore", ha dichiarato il direttore tecnico della Haas Simone Resta, che durante il suo periodo in Ferrari ha lavorato sia con Schumacher senior che con Vettel. "Seb è come un fratello maggiore che in qualsiasi momento può aiutare Mick pur rimanendo un rivale in pista".

"Sono sicuro che Sebastian, essendo un pilota estremamente competitivo, non condividerà mai segreti particolari sulle prestazioni, ma sono certo che potrebbe dare indicazioni in termini di comportamento su come seguire il weekend di gara, su come prepararsi mentalmente e fisicamente per la prima stagione. Su tutto, anche per quel che riguarda l'ergonomia all'interno della macchina".

Naturalmente, prima dell’esordio in gara in F1 di Mick, il suo mentore non ha resistito a dargli alcuni consigli.

"Uno dei più importanti era 'basta finire la gara', perché ovviamente se non arrivi al traguardo non impari nulla” ha proseguito Mick. "Ha detto soltanto: 'Fai attenzione nei primi giri, e poi puoi attaccare'. Quindi è più o meno quello che ho fatto. Beh, ci ho provato, perché mi sono girato. Ma ci ho provato!".

Anche se Mick non è più un pilota di kart di 11 anni, c'è una notevole differenza di età tra lui e Vettel. Il pilota dell'Aston Martin, però, ha 18 anni meno di Michael, ma questo non ha impedito loro di essere amici. E c'è una connessione palpabile tra tutti e tre in termini di carattere, approccio e mentalità.

"Chiaramente la F1 è un ambiente dove la precisione è tutto", ha affermato Resta. "L'attenzione ai dettagli è qualcosa che Mick ha imparato dalla sua famiglia, ne sono certo. Ha cercato di migliorare ogni piccolo dettaglio per fare in modo che tutto fosse perfetto".

"Sebastian è simile. Con l'età si acquisisce esperienza, quindi si hanno le idee più chiare, mentre quando si è più giovani si ha una mentalità aperta perché bisogna sviluppare le proprie idee, imparare, fare pratica e creare le proprie opinioni".

Mick Schumacher, Haas VF-21, Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Mick Schumacher, Haas VF-21, Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

"Tra i due c’è chiaramente una fase di maturità diversa. Mick è molto aperto, desideroso di imparare tutto e di migliorare il più possibile e il più velocemente possibile, mentre Sebastian, dopo tanti anni di carriera di successo in F1, sta iniziando ad avere le proprie idee e opinioni e convinzioni. E penso che ora possa trasferire questa esperienza al suo amico".

Non è facile seguire i progressi del giovane Schumacher quest'anno, dato che guida la macchina più lenta sulla griglia e ha pochissime possibilità di dimostrare la sua abilità in gara.

"Penso che sarebbe più facile se avesse una vettura competitiva per dimostrare cosa può fare", ha dichiarato Vettel "Dall'esterno, però, sembra che stia davvero facendo bene e che stia trascinando tutta la squadra. È molto motivato. Sta mostrando un lato della sua forza in pista, ma penso che fuori dalla pista sia probabilmente ancora più impressionante. Si sta impegnando sodo e si diverte. Questo è il suo segreto".

La capacità di lavorare duramente, insieme all'essere un grande team player, sono stati a lungo considerati i punti di forza di Schumacher e coloro che hanno lavorato con Michael alla Ferrari ricordano con affetto l'operosità e l'influenza galvanizzante del sette volte campione del mondo. Anche se Mick non può ancora lottare per le vittorie e i podi, il suo arrivo è una grande storia per la F1 e una storia speciale per persone come Resta, che ha lavorato in Ferrari sin dal 2001.

"Di sicuro è stato un momento molto emozionante", ha dichiarato Resta quando ha saputo che avrebbe lavorato con il figlio di Michael. "Ho assistito alla seconda gara di Michael sulla pista di Monza e ricordo che ero lì anche per l'ultima gara di Michael a Imola con la Ferrari".

"Ci sono molte cose che portiamo con noi, con la nostra esperienza, con il nostro viaggio. E più siamo vecchi e più diventiamo emotivi. È stato un modo molto bello per chiudere quel cerchio con Mick e il padre di Mick. Posso solo augurargli di seguire il suo sogno, di crescere come pilota. Sta facendo molto bene. Sono sicuro che se continuerà con questa volontà potrà avere successo".

Sebastian Vettel, Ferrari, e il team Ferrari con Mick Schumacher nella Ferrari F2004

Sebastian Vettel, Ferrari, e il team Ferrari con Mick Schumacher nella Ferrari F2004

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

È davvero un peccato che il padre di Mick non possa accompagnare suo figlio alle gare e offrirgli la sua esperienza. Avere un amico sulla griglia di partenza come Vettel, però, può aiutare sicuramente.

"Poter imparare da lui è fantastico" ha evidenziato Mick, "Ma è anche una grande persona e mi piace molto poterlo chiamare amico. Poter avere qualcuno sulla griglia con cui parlare è sempre bello".

Nella sua ultima gara di Formula 1, Michael Schumacher ha lasciato passare il suo amico Vettel verso un sesto posto finale a Interlagos che ha aiutato il pilota della Red Bull ad assicurarsi il suo terzo titolo iridato.

Schumacher è stato uno dei primi a congratularsi con lui dopo la gara, ma nei loro tre anni di corse in F1 non sono mai riusciti a salire insieme sul podio. Quali sono le possibilità che Vettel possa condividere il podio con il figlio di Michael?

Eccitato dal suo passaggio all'Aston Martin, Vettel è già stato in grado di finire per due volte in seconda posizione e il proprietario del team, Lawrence Stroll, è determinato a rendere la sua squadra una realtà in grado di puntare al titolo nei prossimi anni. Ci sono quindi tutte le possibilità di poter vedere Vettel di nuovo sul podio.

L'amico ed ex collega di Vettel, Simone Resta, nel frattempo sta lavorando duramente alla progettazione di un'auto che potrebbe permettere a Mick Schumacher di mostrare davvero ciò di cui è capace in F1 il prossimo anno. Ovviamente ci si aspetta che la Haas faccia un enorme salto in avanti dal fondo della griglia che occupa attualmente, ma se la seconda stagione di Schumacher in F1 dovesse rivelarsi competitiva allora il tedesco potrebbe essere in lizza per un sedile in Ferrari.

Forse potremmo vedere Vettel sul un podio con uno Schumacher. "Sarebbe fantastico", ha concluso Mick. "Spero davvero che rimanga in F1 per un po' di tempo".

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