Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Vettel: "Domenica vedremo cosa ci sarà sul nostro piatto”

Il tedesco è carico per l'Ungheria: “Sono abbastanza fiducioso. Sulla carta non sembriamo i favoriti viste le caratteristiche della pista, ma dobbiamo mettere tutto insieme, proveremo alcuni aggiornamenti che speriamo possano confermare dei passi avanti”.

Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito con il suo team

Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito con il suo team

Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel con il microfono in mano è a suo agio quasi come con il volante. Dribbla abilmente le domande più insidiose, smorzando il significato della seconda posizione conquistata ad Hockenheim: “Vale 18 punti, nulla di più”. Sposare la tesi che sia stato un risultato scacciacrisi, sarebbe l’ammettere che la crisi di fatto c’è stata, e Seb non ci casca, spostando l’attenzione su Budapest.

Sulla pista che lo ha visto vincitore in due delle ultime quattro edizioni, Vettel (e la stessa Ferrari) avranno risposte importanti, che andranno ben oltre il bottino di tappa.

I progressi visti ad Hockenheim, ma in un weekend molto atipico, devono essere confermati su una pista molto diversa e in condizioni che al momento si preannunciano stabili. Se la risposta sarà positiva, allora le vacanze saranno più serene, anche se Seb prevede che a Maranello non saranno poi così in tanti a staccare la spina...

Pensi che il secondo posto che hai conquistato a Hockenheim sia stato più prezioso dei 18 punti ottenuti in classifica generale?
“Sono abbastanza realistico. Penso che il secondo posto meriti 18 punti, anche se ho provato ad ottenere il diciannovesimo ma… non ha funzionato. Nel mio caso il secondo posto è stato un ottimo risultato perché partire in ultima posizione non è proprio il massimo, ma non avevamo nulla da perdere. Ma nel complesso non possiamo essere contenti del weekend di Hockenheim, perché sabato abbiamo avuto grossi problemi e solo una macchina ha visto la bandiera a scacchi al termine della gara. La corsa è stata molto divertente e molto stimolante, e mi è piaciuta molto, ma nel complesso non siamo ancora dove vogliamo essere”.

La Ferrari ha confermato una buona tradizione sull’Hungaroring negli ultimi 4 anni, ma la SF90 ha confermato caratteristiche diverse. Cosa ti aspetti questo fine settimana?
“Sono abbastanza fiducioso. Sulla carta non sembriamo i favoriti viste le caratteristiche della pista, ma mai dire mai, abbiamo vissuto la stessa situazione su altre piste e alla fine i riscontri sono stati positivi. Dobbiamo mettere tutto insieme, proveremo alcuni aggiornamenti che speriamo possano confermare dei passi avanti”.

Quanto sei stato vicino a compromettere la gara nell'ultimo giro a Hockenheim?
“Stavo provando a fare il giro più veloce e non ha funzionato. È quello che facciamo in gara, cerchi di avvicinarti il più possibile al limite, e a volte di avvicini troppo, ma non credo di essere stato l’unico a provarci. Per fortuna ho scelto il posto giusto piuttosto che quello sbagliato e sono molto contento di essere transitato sotto la bandiera a scacchi”.

Qui in Ungheria hai ottenuto due vittorie negli ultimi quattro anni. Quanto sarebbe importante per te e la Ferrari ottenere un successo prima della pausa estiva?
“Non sono così certo che tutte le persone della Ferrari andranno in spiaggia, abbiamo ancora delle cose da fare. Ovviamente la fabbrica rimarrà chiusa per un po’, ma nei nostri pensieri cercheremo di continuare a spingere, cercando di trovare qualcosa che ci aiuterà in futuro. Sarebbe bello vincere qui, ma non è un asilo dove puoi scegliere i giochi ed i dolci che preferisci. Di solito ottieni quello che ti meriti, e domenica vedremo cosa ci sarà sul nostro piatto”.

Nel 2015 dopo la vittoria hai chiesto un altro trofeo, di porcellana, come da tradizione del Gran Premio di Ungheria. Ce l'hai ancora? Credi che sia bello avere un’identità dei trofei?
“Lo ricordo bene! Eravamo felici di aver vinto e poi sono rimasto deluso quando mi hanno dato un trofeo…standard, diciamo così. Quando ho iniziato a guardare la Formula 1 in televisione alcune gare avevano trofei molto iconici in termini di design e materiali".

"Non inseguo la gloria in termini di persone che conoscono il mio nome o la mia faccia, penso di aver scelto lo sport giusto indossando il casco per la maggior parte del tempo… ma queste piccole cose per me fanno la differenza e gli do importanza perché fanno parte delle tradizioni, e quando guardo indietro alle vecchie foto vedo i piloti del passato sollevare diversi trofei nei diversi paesi, penso che ci dovrebbe essere una certa stabilità. La cosa più triste è ricevere trofei con il title-sponsor del Gran Premio”.

Cosa ha portato di diverso la gestione Binotto rispetto a quella Arrivabene?
“Non credo sia giusto fare confronti, perché ogni anno la situazione è sempre diversa. Ma sicuramente abbiamo raggiunto un obiettivo che è quello di mantenere sempre la calma. Mattia è il nostro team principal, il nostro leader, e la situazione non è stata facile perché non abbiamo vinto tutte le gare e siamo lontani da quell’obiettivo".

"Diciamo che non abbiamo avuto la prima metà di stagione che speravamo di avere, e sappiamo quanta attenzione ci sia sul team, ma tutti sono rimasti calmi e sono determinati a fare progressi il prima possibile".

"Ci sono cose che non si possono cambiare in breve tempo, ma penso che ora abbiamo un'ottima comprensione di dove siamo e dove vogliamo arrivare. Ovviamente, saranno i prossimi mesi che ci diranno se stiamo andando nella giusta direzione, e credo che Mattia stia facendo un gran lavoro nel tenere il gruppo compatto, mantenendo la calma e allo stesso tempo ricordando dove vogliamo arrivare. Il suo ruolo è ovviamente diverso rispetto a quello che ricopriva in passato, la squadra è attorno a lui ma non siamo diversi rispetto all'organizzazione che avevamo 12 mesi fa”.

Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito con il suo team

Sebastian Vettel, Ferrari, ispeziona il circuito con il suo team

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Una tifosa di Sebastian Vettel, Ferrari

Una tifosa di Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, spruzza lo Champagne, sul podio

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, spruzza lo Champagne, sul podio

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, con il suo trofeo

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, con il suo trofeo

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, sul podio

Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, sul podio

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia sul podio, con il trofeo

Sebastian Vettel, Ferrari, festeggia sul podio, con il trofeo

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, Ferrari, durante la conferenza stampa

Sebastian Vettel, Ferrari, Ferrari, durante la conferenza stampa

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

8

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Unsafe Release, la FIA accetta la proposta di penalità sul tempo
Prossimo Articolo GP di Spagna, il governo catalano lo vuole nel calendario F1 2020

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia