Vettel: "Dobbiamo farci trovare pronti se arriveranno delle chance"
Il pilota della Ferrari è consapevole che ora le possibilità di vincere il titolo sono ridotte, ma non vuole ancora alzare bandiera bianca. Sulle recenti rotture ha aggiunto: "L'importante è trovare una soluzione a lungo termine".
Sebastian Vettel, Ferrari nella conferenza stampa
Sutton Motorsport Images
Sebastian Vettel è arrivato ad Austin dopo due settimane in cui avrà probabilmente avuto modo di riflettere sugli eventi delle tre gare precedenti. I quattro Gran Premi che mancano al termine del Mondiale assegneranno cento punti che sembrano realisticamente pochi (eventi imprevisti a parte) per sperare di azzerare il margine di cinquantanove lunghezze che separano il ferrarista da Lewis Hamilton nella classifica di campionato. Ma Vettel non molla la presa, così come la Ferrari. Nel box del Cavallino sanno che servirà qualcosa di epocale per ribaltare una situazione critica, ma è doveroso farsi trovare pronti se dovesse arrivare una chance.
L’obiettivo di Austin è senza dubbi quello di provare a prendersi ciò che è scappato di mano tra Singapore, Sepang e Suzuka, ovvero concretizzare sotto la bandiera a scacchi un potenziale tecnico che, imprevisti a parte, è sembrato da assoluto. Un successo di tappa farebbe bene al morale, non solo di Vettel, ma di tutta la Ferrari.
"Ma non c’è panico – ha chiarito subito Seb – siamo molto concentrati ed impegnati, non c’è tempo per il panico. Maurizio (Arrivabene) sta facendo un ottimo lavoro nel mantenere tutti nella giusta direzione, guardando avanti. Il mio lavoro è quello di spingere il più possibile in pista, questo è il mio ruolo primario. Ovviamente parlo con tutti a Maranello, ma è la presenza di Maurizio che conta, e lui c’è sempre, direttamente a contatto con la gente che lavora".
Credi che questo mondiale ti abbia dato delle indicazioni incoraggianti sulla possibilità di vincere in futuro con la Ferrari?
"Ma siamo ancora lì! Anche se le nostre possibilità si sono ridotte rispetto ad alcune gare fa, possono arrivare delle chance, e lavoreremo per farci trovare pronti se arriveranno. Non credo che sarebbe corretto cambiare atteggiamento, dobbiamo restare concentrati. Abbiamo una grande monoposto, abbiamo avuto un pacchetto tecnico per vincere le ultime gare, ma non è andata come speravamo. Questo non vuol dire che non ci sono possibilità per poter imporci nei Gran Premi che ci attendono, dobbiamo andare avanti gara dopo gara. Venendo al Mondiale, nel complesso finora è stata finora una buona stagione. Si giudica sempre basandosi sulle ultime gare, che per noi non sono andate bene, ma in generale la squadra ha fatto un grande passo avanti. Tutti pensavano che quest'anno Red Bull sarebbe stata molto forte, ma nei fatti non lo è stata, soprattutto ad inizio stagione. Abbiamo visto una Mercedes molto forte, loro si, ma nessuno si aspettava di trovarci nello stato di forma in cui ci siamo confermati. Quindi ci sono tanti aspetti positivi, anche se è naturale che si tenda a guardare avanti".
Sei fiducioso sulla possibilità di confermanti al vertice anche il prossimo anno?
"Sì, e non capisco perché si possa pensare il contrario. Stiamo ancora crescendo, e c’è un enorme potenziale che non è ancora stato sfruttato del tutto. Nel complesso le cose stanno andando nel verso giusto, siamo ottimisti, abbiamo persone molto preparate nel team e porteremo in pista molte buone idee, anche nelle prossime gare".
Il tuo motto per i prossimi GP sarà…non è finita fino a quando non è finita?
"Si. Sono concentrato su questo weekend, poi vedremo. Siamo su una pista un po’ diversa dalle ultime su cui abbiamo corso, non so ancora bene cosa aspettarmi. Le condizioni possono fare una grande differenza, ma in generale i progressi che abbiamo confermato nelle ultime tappe ci dicono che la velocità c’è, quindi sono abbastanza ottimista".
I problemi di affidabilità che vi hanno colpito nelle ultime gare credi che siano una conseguenza dello sviluppo mirato alla massima ricerca della performance?
"No, non credo sia così. Ci sono dei motivi che hanno causato i problemi che abbiamo avuto, ci sono aspetti che dobbiamo perfezionare come squadra, e cose che devono essere gestite in modo migliore da parte nostra. Spingere al massimo è una cosa normale, a volte lo si può fare troppo e si commettono dei piccoli errori che comportano delle conseguenze, è sempre un mix di questi aspetti, ma in generale un componente può rompersi. Fa male molto quando succede, ma…non succede senza un motivo, quindi dobbiamo assicurarci di aver trovato la giusta soluzione al problema, non un rimedio, ma una soluzione a lungo termine".
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