Verstappen: "W11 in crisi di gomme, dovevo provarci per forza"
Nona vittoria in carriera in F1 per l'olandese, che ha condotto una gara magistrale sfruttando anche le difficoltà di gomme delle Mercedes dovute a un degrado molto alto.
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia nel parc ferme
Andy Hone / Motorsport Images
Un'opportunità inaspettata si è tramutata in una delle vittorie più belle ottenute sino a ora da Max Verstappen nel corso della sua carriera in Formula 1. L'olandese, forte di una RB16 delicata come la seta sulle gomme Pirelli di un grado più morbide rispetto al weekend passato, è stato magistrale nella lettura di gara.
ha messo pressione alle Mercedes nel momento opportuno. Inizialmente sembrava solo un capriccio di chi vuole lottare con i più forti anche solo per qualche giro, invece Max e il suo team avevano iniziato a capire che l'impresa sarebbe stata possibile. Il resto l'ha fatto Verstappen con una gara impeccabile, guidato anche dal muretto di Milton Keynes che l'ha seguito passo dopo passo anche nella gestione degli pneumatici.
"Non mi aspettavo assolutamente di poter vincere questa gara, ma dopo il primo stint sembrava che la RB16 fosse molto delicata e gentile sulle gomme"; ha detto un raggiante Verstappen a fine gara. "Poi dovevamo anche capire come sarebbero andate le Mercedes con le gomme Hard".
"Avevamo tanto passo, non ho avuto alcun problema alle gomme. Ho potuto continuare a spingere e a ottenere questo risultato incredibile. E' stata una grande giornata, anche la strategia ha funzionato bene, è stata giusta e tutto è filato liscio".
"Non abbiamo avuto mai opportunità di lottare con le Mercedes, mentre oggi l'avevamo e ho fatto di tutto per provarci. Sono andato ai box a un certo punto per poi cercare di imporre il mio passo e costruirmi il vantaggio che ho portato fino alla fine".
Max ha raccontato il momento in cui ha iniziato a capire che l'impresa poteva essere possibile. La crisi di gomme delle Mercedes lo ha spinto a mettere pressione alle Frecce Nere e questo ha dato il via a una gara che ha portato a un risultato che, sino al via, sembrava irrealizzabile.
"A un certo punto avevo davanti le Mercedes e io stavo già gestendo le mie gomme, mentre le loro erano andate. Ho potuto rendermene conto. Ma da un certo punto di vista mi aspettavo una cosa simile, perché con le macchine piene di carburante a volte può succedere".
"Non avendo mai avuto l'opportunità di essere con loro, ho deciso di metter loro pressione e ci ho provato. Ho avuto un brivido quando sono stato vicino a Lewis in curva 13, perché è davvero difficile cercare di avvicinarsi alla monoposto che ti precede senza perdere aderenza, anche se le tue gomme sono messe meglio di quelle che monta chi ti precede".
"A un certo punto, le Mercedes sono state costrette ad andare ai box. Avevano le gomme finite. A quel punto è iniziata la mia gara. Io odio essere conservativo se la macchina va forte. A volte andare forte può essere un suicidio, perché puoi distruggere le tue gomme, ma non penso fosse il nostro caso, oggi".
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