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Verstappen: "Sarò l'unico davanti a partire con le hypersoft: potrebbe essere un vantaggio"

L'olandese ha rovinato la sua qualifica in Q2 quando non è riuscito a chiudere un giro senza sbavature con le gomme ultrasoft. Per passare la tagliola ha montato la mescola più morbida e in Q3 ha accusato un surriscaldamento che lo ha vincolato la sesto posto.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Tifosi di Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14

La delusione del sabato sera di Abu Dhabi è stato Max Verstappen. L’olandese nelle prove libere aveva confermato l’ottimo stato di forma delle ultime gare, ed era atteso ad un guizzo in qualifica che nell’economia della Red Bull voleva dire seconda fila. Invece è arrivato solo il sesto tempo, con in più l’aggravante dell’utilizzo delle hypersoft per passare il taglio della Q2, gomme che Max dovrà usare domani al via della gara.

I problemi per Verstappen sono iniziati nel primo run della Q2. L’olandese è sceso in pista con le ultrasoft, come Ricciardo, le Mercedes e le Ferrari, ma nel giro lanciato ha commesso diverse sbavature che non gli hanno consentito di ottenere un tempo sufficiente ad entrare nella top-10. Nel secondo run è stato così costretto ad usare le hypersoft, le stesse con cui scatterà domani.

“Al momento non penso di avere un grande handicap – ha spiegato Max sulla difensiva – sulla carta potrò contare al via su un pneumatico che si scalda più velocemente, e questo potrebbe aiutarmi a recuperare posizioni. Dal punto di vista del team non è poi male avere due vetture su strategie differenti, vedremo come andrà. Se guardo i riscontri arrivati venerdì dalle simulazioni di gara non c’erano grandi problemi di usura con le hyper”.

L’imprevisto nella sessione Q2 ha innervosito non poco Verstappen, ed infatti il suo rendimento nella successiva Q3 non è stato quello atteso. Max ha però lamentato un surriscaldamento degli pneumatici, che non ha nascosto nei team-radio con la squadra:
“È un fottuto disastro, anche se rallento le temperature delle gomme salgono!”. “

"È stata una reazione naturale – ha poi commentato - scivolavo troppo e per quanto provassi a spingere, la monoposto non reagiva come avrei voluto. Sono stati momenti concitati, ho rallentato così tanto per provare a raffreddare le gomme che alla fine a raffreddarsi sono stati i freni…”.

Eppure la Red Bull è sembrata essere il riferimento per quanto riguarda la gestione delle gomme, un aspetto che ha reso ancora più misterioso il problema di Verstappen:
“Abbiamo un’ottima trazione, e questo ci aiuta molto nella gestione degli pneumatici perché attenua lo scivolamento. Ma bisogna comunque essere ‘gentili’ in ingresso curva, in frenata e quando vai sull’acceleratore. Credo che il problema su questa pista sia la velocità con cui sale la temperatura delle gomme, se spingi troppo all’inizio, o anche nel giro di lancio, si rischia di avere surriscaldamento nelle ultime curve del giro veloce. Comunque la gara è domani, non è detto che le ultrasoft siano un vantaggio nel primo stint, vedremo…”. 

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