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Verstappen: "Non ho affatto cambiato idea sulla penalità di Austin!"

L'olandese ha ammesso che avrebbe potuto usare parole differenti nei confronti del commissario apostrofato come "idiota", ma in sostanza ritiene corretto il suo sorpasso ai danni di Raikkonen.

Max Verstappen, Red Bull

Max Verstappen, Red Bull

Zak Mauger / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull, at the drivers parade
Max Verstappen, Red Bull, celebrates with his team in Parc Ferme
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, pit stop
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, festeggia mentre taglia il traguardo davanti a Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Max Verstappen, Red Bull
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, sul palco della F1
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, sul palco della F1
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13

A 4 giorni dal bellissimo quanto irregolare sorpasso che Max Verstappen ha fatto nei confronti di Kimi Raikkonen al Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, in molti si attendevano parole di scuse da parte del pilota olandese della Red Bull in seguito alle frasi dette subito dopo la gara, con cui aveva apostrofato un commissario di gara - senza proferirne il nome - come "idiota".

Invece così non è stato. Il neo 20enne ha infatti precisato di aver sbagliato le parole usate dopo aver preso atto della penalizzazione, ma di ritenere ancora sbagliata la sanzione ricevuta.

"Il mio pensiero è abbastanza simile a quello espresso ad Austin. In generale penso sia stata una gran gara, mi sono davvero divertito. Il passo della mia macchina era grandioso ed è la terza volta di fila che accade. Mi sentivo davvero a mio agio e spero di continuare in questo modo", ha dichiarato in apertura di conferenza stampa del giovedì del Gran Premio del Messico.

"Dopo la gara le emozioni sono alte, soprattutto dopo che mi è stato sottratto un podio che meritavo. Credo che la punizione non sia stata corretta. In molti hanno tagliato la pista nel corso della gara e non solo in quella curva. Molti fan sono stati contenti della mia manovra, del sorpasso".

"Mi è stato detto che con quella manovra ho tratto vantaggio, ma se questo fosse vero lo avrei fatto ogni giro, dunque non è vero che mi sono preso un vantaggio illecito. Molti altri lo hanno fatto, tagliavano le curve all'interno, ma sono stato l'unico a esser stato penalizzato e questo non lo trovo corretto. E' normale che mi sia arrabbiato per questo. Certo, avrei forse potuto usare parole diverse ma in fin dei conti penso ancora che la decisione dei commissari di gara non sia giusta. Le sensazioni a 4 giorni dalla gara di Austin sono le stesse".

"Credo che avere libertà di pensiero sia molto importante. Io non mi tratterrò quando devo dire delle cose. Sono un tipo molto diretto".

Verstappen ha poi ribadito che avrebbe potuto usare termini diversi nei confronti del commissario, ma che, in fondo, le sue parole non erano riferite a nessuno in particolare.

"Avrei potuto usare termini diversi, come ho già detto, ma in quel momento ero arrabbiato perché penso non fosse corretta la penalità che avevo subito. Dunque dovete anche mettervi nei miei panni e vedere le cose dal mio punto di vista. Però è chiaro, le parole non sono state giuste, però ormai non posso cambiarle. Non volevo offendere nessuno. Se avessi voluto farlo avrei detto il nome della persona a cui mi riferivo".

Il pilota della Red Bull ha posto poi l'attenzione sui tracciati su cui spesso la F.1 si trova a correre. Ora le piste hanno enormi vie di fuga che permettono a chi sbaglia di rientrare senza pagare alcun pegno in termini cronometrici e di posizione.

"Noi sappiamo esattamente cosa possiamo fare e non fare in pista, ma nessuno ci ha mai detto nulla in gara. Tutti andavano larghi. E' andata bene per tutti. Se nessuno dice nulla, allora tutti cercano di andare più rapidi possibile. Magari sarebbe ideale mettere erba o ghiaia in quei punti, così nessuno cercherebbe di tagliare. Ad esempio, a Suzuka nessuno cercherà di fare cose del genere, perché è un tipo di pista che non te lo consente".

Nel corso del suo intervento, il vincitore del Gran Premio della Malesia ha parlato anche del suo rinnovo del contratto che lo legherà alla Red Bull sino al 2020. Ma non solo: Max ha anche ammesso di sperare di continuare a far squadra con Daniel Ricciardo, perché il loro rapporto sembra essere di buon livello.

"Normalmente non parlo di mercato. Ma ho rinnovato con Red Bull perché mi sento bene con il team. Inoltre abbiamo fatto notevoli passi avanti dall'inizio della stagione, i più grandi in questa stagione. Inoltre nelle ultime gare siamo diventati molto competitivi e credo che l'anno prossimo quando inizieremo la stagione saremo più forti. Nel team, inoltre, ho tanti ottimi amici e c'è una bella atmosfera. Perché rinunciare a tutto ciò? Se riusciremo a colmare il deficit di cavalli nei confronti di Mercedes e Ferrari allora saremo là davanti".

"Sarebbe bello se nel team restasse anche Ricciardo. Il nostro rapporto è positivo. Non ci sono due fazioni nel team, c'è armonia e ognuno è contento se l'altro fa un risultato positivo e questo è molto importante".

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